Ho 52 anni 2 figli adolescenti e un po' ribelli, un lavoro statale e un matrimonio infelice. Siamo in conflitto da 2 anni e ci sopportiamo a vicenda...senza affetto, senza sesso e senza rispetto. Ci siamo traditi entrambi ma io ho chiuso subito dopo la sua scoperta, lui ha continuato imperterrito fino a un mese fa dopo che ha saputo che lei è incinta. Prima che io sapessi del tradimento lui era abbastanza assente e poco vicino ai miei problemi...ma si lamentava della mia freddezza sessuale. Dopo, ciò che mi ha ferita di più è stato il suo sentirsi libero: notti fuori, viaggi e in più offese,schiaffi, parolacce... mentre faceva tutti i fatti suoi. Non se n'è mai andato, mangia con noi, mi dà i panni da lavare, non mi dà soldi per i figli perché 10 anni fa ha comprato la casa ed io a vita devo provvedere a tutte le spese e ai lavori di casa. Adesso che non sta più con lei è un po' più rispettoso ma da tempo dormiamo separati, è a casa più spesso, ma non c'è matrimonio, né uscite, né niente. Condiziona la mia libertà controllandomi e denigrandomi se voglio uscire per svago, ritiene che io sia una puttana, incapace, bugiarda e buona a nulla. Che fare? Io gli voglio bene, provo un senso di possesso ma non credo di amarlo più. L'amante o ex mi telefona, mi offende e si definisce la madre del futuro figlio e poiché non ha ottenuto ciò che voleva si vendica con me...Sono a pezzi. Mi consola solo il sentirmi desiderata da un ragazzo di 30 anni che farebbe follie per me ma io lo respingo per paura di complicarmi la vita anche se mi piace molto.
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19 NOV 2012
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Carissima Brigida,
la sua è una situazione molto comune, ma emotivamente arrivata al limite. Deve avere la forza di reagire e capire che non può più andare avanti. Si sa benissimo che non è facile, ma l'essere umano non dovrebbe mai mettere sotto i piedi la propria dignità. Prima che lei lo faccia, si rivolga magari ad un professionista che la può accompagnare in questa difficile presa di posizione.
In bocca al lupo
Amleto Petrarca
19 NOV 2012
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Salve Brigida,
la sua è una situazione conplessa e difficile, che dura da troppo tempo. Sono del parere dovete trovare un modo di risolvere la situazione, tanti tradimenti, tante ambiguità, rovinano e inquinano i pensieri. A volte meglio una "sana" separazione che accettare una situazione come la sua per tanto tempo.
auguri dott.ssa Carmela di Blasio
16 NOV 2012
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Cara Brigida,
la prima domanda che mi viene da porle è: che cosa l'ha portata in questi due anni ad accettare questa situazione? se lo è mai chiesto?
una situazione così pesante, anche se ci fosse ancora dell'amore alla base, è davvero difficile da sopportare quindi mi viene da chiederle: qual'è il limite al quale è disposta ad arrivare? che cosa, nella sua vita, nelle sue relazioni passate, con altre figure di riferimento importanti, ha vissuto? che cosa le hanno "insegnato" circa i rapporti di coppia? perché è arrivata a sopportare tanto?
E' una donna ancora giovane ed ha molti anni davanti quindi si faccia aiutare a "volersi più bene" adesso che sembra pronta per farlo. Se si trova dalle mie parti e le fa piacere, non esiti a contattarmi.
cari sauti
Dott.ssa Valentina Barbagli
16 NOV 2012
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Salve Brigida,
la situazione che lei porta è molto carica di emozioni e di nodi da sciogliere pian piano.
Una relazione importante che lei ha vissuto è fonte di intensa di esperienza e le segna la sua storia personale, sia come donna sia come moglie e mamma. Darle un consiglio su che cosa fare diventa difficile darglielo senza conoscere bene la sua storia personale e di amore.
Le consiglio di rivolgersi ad un professionista che possa darle una mano affinché lei possa decidere e intraprendere la strada della sua vita che la possa rendere felice.
Cordiali saluti
16 NOV 2012
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Carissima Brigida... quanta sofferenza.... ma perché sopportarla? Mi chiedo quali siano le ragioni profonde di tutta questa tolleranza. Tolleranza ad oltranza. Dalle tue parole si comprende la tua consapevolezza, la tua lucidità ed allora perché? Questo tuo marito pare non faccia altro che svilirti, forse per riuscire a sola propria immagine attraverso questo meccanismo di "abbassamento-del-valore dell'altro"... E la cosa più seria è che tu, come la maggior parte delle donne in situazioni simili alla tua, finisci per indossare questa seconda pelle "opaca", "vizza" e negativa che questo tuo uomo ti ha cucito addosso ed a credere che ti rappresenti. Chiediti quante volte nella tua vita sei caduta in questa trappola e decidi di darti nuovamente alla vita. Dott.ssa Orlandini Sabina, Psicologa, Psicoterapeuta, Torino
16 NOV 2012
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Gentile signora Brigida,
ho letto molto attentamente quanto di spiacevole scrive. Vive anche lei una volta sola quindi non ostante tutto penso abbia comunque diritto alla felicità. Purtroppo i consigli che rioceve virtualmente non potranno modificare il suo presente e darle un migliore fututo, come penso lei chieda. Tuttavia i vari consigli degli psicologi potranno orientarla a scegliere come ristrutturare la sua vita con il marito e figli e tutelarsi dal punto di vista psicologico legale. Quindi la proposta è una serie di consulenze psicologiche ad obiettivo concreto raggiungibile e concordato, meglio se assieme ad uno psicoterapeuta (secondo la mia esperienza) e ancor meglio se lo specialista ha anche una specifica formazione, anche universitaria, in psicologia legale.
dr Paolo Zucconi, psicoterapeuta e sessuologo clinico comportamentale a Udine
16 NOV 2012
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Gentile signora Brigida,
la sua vita merita di essere vissuta pienamente e armonicamente. Ha davanti a sé ancora molti anni e persone che la desiderano. Si faccia aiutare a dare una svolta alla sua esistenza, giacché ci sono dei nodi emotivi da sciogliere per camminare più leggera e spedita.
Dr. Di Carlo Stefano (Verona,Trento, Bolzano)
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15 NOV 2012
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Salve Brigida,
è molto complessa la situazione che descrive, ma quello che ha attirato la mia attenzione è la domanda posta a priori: "devo rassegnarmi?" sarebbe interessante comprendere a pieno come lei intenda la rassegnazione: come una scelta? un'opportunità? un dovere? un castigo?
Una piccola riflessione sulla parola forse permetterà a lei stessa di trovare una risposta.
Mi faccia pure altre domande se lo ritiene opportuno.
Auguri!
D.ssa Valentina Strippoli
Psicologa psicoterapeuta cognitivo comportamentale