Detesto il mio lavoro
Come da titolo odio il mio lavoro. Ho 30 anni, una laurea con il massimo dei voti, un master di secondo livello con lode, tirocini su tirocini fatti ovviamente a titolo gratuito, e nonostante tutto, mi ritrovo ancora al punto di partenza. Mi sono laureata in giurisprudenza a 25 anni, quindi in tempo, ho cominciato a fare la pratica forense presso uno studio legale( la pratica forense di 18 mesi è obbligatoria de si vuole fare l’esame di abilitazione alla professione). In quei 18 mesi ho lavorato tantissimo, senza orari e senza neanche vedere un centesimo neanche a titolo di rimborso spese. Finita la pratica ho fatto l’esame di abilitazione che purtroppo non è andato bene, ho passato gli scritti ma non l’orale. Ho continuato quindi a lavorare presso questo studio legale pattuendo con il mio “capo” una cifra forfettaria almeno a titolo di rimborso spese (non dico la cifra perché è davvero imbarazzante) e quando mi è stato possibile ho rifatto l’esame e sto aspettando i risultati. Voglio prendermi l’abilitazione per avere un titolo in più ma non voglio fare l’avvocato. Questi anni in quello studio mi hanno demotivato, mi hanno fatto capire che quella non è la mia strada e sopratutto il fatto che lavoro come se fossi un avvocato, sbrigando tutte le pratiche del mio dominus, lavorando 10/12 ore al giorno, andando in udienza e avendo clienti che seguo direttamente io senza avere nessun tipo di riscontro economico mi sta massacrando psicologicamente. Ho sempre pensato che la gavetta fosse importante, non sono una di quelle che pensa che usciti dall’Università tutto le sia dovuto.l, ma dopo 5 anni non ne posso più. Il problema è che cambiare studio legale non cambierebbe nulla, la situazione negli studi è questa, sfruttamento e basta e poi non è quello che voglio fare nella vita. Quel poco tempo libero che mi rimane lo uso per studiare per i concorsi pubblici, erano usciti vari bandi che mi interessavano ma purtroppo con il lockdown è tutto fermo e chissà per quanto lo sarà. Insomma, devo resistere in quel posto di lavoro che ormai odio. Mi sveglio la mattina con un’ansia terribile, a volte scoppio a piangere senza motivo, le giornate non mi passano mai e arrivò a fine giornata esausta. Non so cosa fare. Lasciare un “lavoro” (lo virgoletto perché non è un lavoro, non ho uno stipendio, non ho un contratto, non ho niente), che mi garantisce poche centinaia di euro al mese e che mi fa uscire di casa, o lo lascio? Ho paura di rimanere a casa a deprimermi, perché per quanto io cerchi il lavoro non si trova e per i concorsi pubblici chissà quanto tempo ci vorrà prima che si sblocchi tutto. Non so cosa fare ma sto malissimo m, sto cominciando ad odiare tutto di quel posto, anche la strada che faccio la mattina per andarci. Ho la tentazione di mollare, di andare via da lì ma Allo stesso tempo ho paura.. spero che qualcuno possa aiutarmi a capire come devo comportarmi.. grazie