Depressione, un mese dopo

Inviata da ANTONIO ANDREA · 7 nov 2017 Depressione

Ciao a tutti cari dottori, Brevemente, avrei bisogno di un parere.
Ho 25 anni, studio, lavoro, fidanzato da 5 anni rapporto molto stabile e senza particolari difficoltà.
Questo fine Agosto, in un periodo di ferie, inizio a sentirmi un pò male. Percepivo vari disturbi gastrointestinali, senso di agitazione. Decido pertanto di iniziare alcune visite specialistiche. Analisi, ecg, visita gastrointestinale. tutto ok, il gastroenterologo mi prescrive per un mese levopraid. In questo mese alternavo giorni in cui stavo meglio e giorni in cui stavo peggio.
Capisco che è venuto il momento di una visita psichiatrica quando durante la notte mi svegliavo tremando, oppure la mattina mi svegliavo prestissimo senza motivo (al contrario della mia routine).
Lo psichiatra mi diagnostica una depressione ansiosa moderata, poichè nonostante poca concentrazione e svogliatezza comunque riuscivo in qualche maniera a mantenere i rapporti lavorativi e sentimentali vivi. Mi prescrive Cipralex 20mg gocce inizialmente 5 gocce poi 10. Contemporaneamente xanax 10 gocce per una settimana, che ora sto riducendo di 1 goccia ogni 3 giorni. sono a 2 oggi. Il cipralex è attualmente a 15 gocce.
In questo mese e qualche giorno è migliorato il sonno, anche l'umore, ed anche i pensieri negativi di un mese fa sembrano non scalfirmi più come prima. Sto per avviare anche un percorso psicologico.
Ora quello che mi preoccupa sono alcune sensazioni, mi sembra che io sia più rigido emotivamente sia ad eventi positivi che negativi, ed ho paura di questo.. non mi piace.. ritornerò grintoso, voenteroso, coinvolto nelle cose come una volta? Grazie

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Miglior risposta 8 NOV 2017

Gentile Antonio,
la cura farmacologica ha purtroppo il limite di non consentire una analisi e una elaborazione delle cause psicologiche del suo malessere ma può ridurre i sintomi d'ansia operando una sorta di appiattimento dissociativo della partecipazione emotiva agli eventi di vita.
E' quello che lei descrive come essere poco "coinvolto" nelle cose.
Procedendo con la psicoterapia ed eliminando gradualmente i farmaci potrà ottenere il risultato desiderato.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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8 NOV 2017

Buona sera Antonio
Sono piacevolmente colpita dalla sua dettagliata descrizione e dalle misure prese da lei per gestire la situazione. Non mi è molto chiaro solo il passaggio in cui ha iniziato ad avere dei malesseri. Inoltre sicuramente la terapia farmacologica ha dato dei frutti, ma potrebbe essere anche la causa del “poco coinvolgimento” e poi è importante che i farmaci non rimpiazzino lo status in cui si trova ma la aiutino solo a superare il momento. Credo sia indispensabile un buon percorso di psicoterapia.

Dott.ssa Silvia Manai Psicologo a Roma

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8 NOV 2017

Caro Antonio....la risposta alla Sua domanda e' contenuta nella sua stessa diagnosi: Disturbo ansioso - depressivo implica che lei in questo periodo soffra anche di ansia cioe', in soldoni, paura.
Quando l'ansia scemera', calara' anche la Sua attuale estrema attenzione a qualsiosa evento potenzialmente dannoso.
Fa benissimo a seguire una psicoterapia,chi ha la Sua diagnosi spesso recidiva.

Anonimo-157342 Psicologo a Montebelluna

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8 NOV 2017

Buongiorno Antonio,
mi congratulo per la tempestività con cui ha saputo affrontare e gestire la situazione di disagio.
La farmacoterapia ha già iniziato a dare buoni risultati e la scelta di iniziare un percorso di supporto psicologico la porterà senz'altro ad un'elaborazione dei vissuti alla base dello stato ansioso depressivo e ad una graduale remissione dei sintomi e parallela riduzione dei farmaci.
Le scelte effettuate dimostrano già "la sua grinta", che le permetterà di stabilire una buona alleanza terapeutica e mantenere la motivazione necessaria al cambiamento.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Vanda Braga

Dott.ssa Braga Vanda Psicologo a Rezzato

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8 NOV 2017

Carissimo, sono sicura che un buon percorso psicoterapeutico, potrà aiuterla nel gestire meglio il suo disagio, e magari forse, lasciare anche un po i farmaci. Sia sincero ed aperto con il suo terapeuta, gli faccia presente il suo obiettivo e lavorate su questo. Si ricordi che è fondamemtale la sua motivazione e aderenza alla terapia. In bocca a lupo. Dott.ssa Barbara De Luca

Dott.ssa Barbara De Luca Psicologo a Catanzaro

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8 NOV 2017

Gentile Antonio,
le domande che Lei si pone fanno già parte del percorso psicologico che intraprenderà. Le consiglio di riportare i suoi pensieri, sensazioni ed emozioni al professionista da Lei individuato per iniziare questo nuovo percorso.
In bocca al lupo!
Dott.ssa Sara Scalzo
Lecce-Nardò

Dott.ssa Sara Scalzo Psicologo a Lecce

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8 NOV 2017

Caro Antonio,
comprendo i suoi dubbi, dietro ogni desiderio di cambiamento si celano paure e resistenze al cambiamento stesso. Ha preso una decisione importante, quella di intraprendere un percorso psicologico con un professionista che la aiuterà ad affrontare eventuali resistenze e blocchi emotivi al fine di aprire un varco nei pensieri depressivi e ritrovare la grinta, a cui aspira, per vivere una vita più soddisfacente.

Dott.ssa Lorena Castano Psicologo a Casorezzo

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7 NOV 2017

Gentile Antonio,
Lei ha intrapreso il cammino per la cura delle proprie difficoltà iniziando con l'approccio farmacologico come indicato dallo specialista. Ha curato correttamente i sintomi, ora occorre approfondire i pensieri disfunzionali. Vi possono essere dei timori e delle paure significative che si nascondono dietro queste domande che lei pone. Bisogna guardare in tale direzione.
Lo spazio psicologico che ha programmato le permette di esplorare tutto ciò sostituendo i pensieri negativi con altri maggiormente costruttivi.
Cari saluti
Dott.ssa Donatella Costa


Studio Psicologia e Benessere Psicologo a Rezzato

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7 NOV 2017

Buonasera Antonio Andrea,
mostra di possedere molte risorse e competenze, ha riconsociuto un problema e ha intrapreso la giusta strada per risolverlo. Come per ogni malattia si formano sempre dei pensieri rispetto alla guarigione e al poter tornare come prima, i dubbi che sente sono normali. Le consiglio di iniziare il percorso psicologico che ha in programma e di portarli allo psicologo in modo da poter lavorare insieme in modo costruttivo sia sulla sintomatologia, sull'origine e sulla remissione di questa difficile situazione.
Cordiali saluti
Dott.ssa Ambra Caselli (Brescia)

Dott.ssa Ambra Caselli Psicologo a Brescia

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