Buongiorno,
ho 24 anni e dopo 2 anni sto affrontando una seconda crisi depressiva, da cui non riesco più ad uscire.
Sono in trattamento antidepressivo e ansiolitico da vari mesi, sono seguito da una psicologa e nonostante abbia in parte controllato la componente ansiosa e riesca a volte a provare serenità in momenti di completo isolamento dalle persone e dalla quotidianità, i sentimenti di autosvalutazione ed estremo disagio sociale non mi permettono più di vivere.
Il motivo di base è che mi sento mentalmente deficitario e, fra le varie conseguenze, non mi sento in grado di interagire normalmente con le persone.
Ho sempre mantenuto rapporti con gli altri per autoappagamento di un desiderio personale di conformità agli standard, mascherando agli altri e soprattutto a me stesso una situazione di profondo disagio. Disagio derivato dal fatto che non ho mai niente da dire, mi tengo presente nei discorsi facendo domande e qualche battuta/commento, ma da sempre non riesco a tenere un discorso mio e non sono mai stato in grado di parlare per mezz'ora di fila anche con persone che ho ritenuto essere veri amici. Non ho pensieri che mi passino in testa, non ricordo le cose che ho fatto o di cui ho provato ad interessarmi, mi sento vuoto, privo di passato e conoscenze per una sorta di superficialità di vivere e conoscere. E se prima mi bastava questo contatto breve superficiale con le persone per vivere felice, insieme all'appagamento derivante da sport/scuola/università/beni materiali, ora tutto questo non basta più e mi sembra un enorme illusione. Nella vita mi sembra di avere avuto tutto, ma sotto questo tutto di non essere niente e di aver aperto gli occhi solo ora.
Sto male e non so come uscirne, sto perdendo quel poco che di vero mi rimane e sono così debole da non riuscire nemmeno a reagire.
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25 APR 2018
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Gentile utente,
al di là della depressione del tono dell'umore per la quale sei in terapia farmacologica e psicologica (terapia che ovviamente deve continuare), è possibile che tu sia in cerca di conoscenze, esperienze e valori più profondi che riescano a darti maggiore gratificazione.
Tuttavia, paradossalmente, credo che dovresti ritornare ad apprezzare con umiltà proprio quelle piccole cose della vita che ora ti sembrano insignificanti.
Chi è umile e non è rigido nella struttura di personalità non va mai in depressione!!
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 APR 2018
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Bisogna capire chi sei, questo é il punto fondamentale da cui occorre partire, chi sei davvero con i punti che portano autostima e quelli invece che la debilitato,senza aver timore di guardarli in faccia. Dopo di che occorre costruire chi vuoi diventare.con metodo e la persona adeguata di può fare questo lavoro di comprensione e costruzione di te. Sono a disposizione per ogni chiarimento
26 APR 2018
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Gentile Beguz,
è importante che lei si domandi come mai lo sport, la scuola, l'università ecc.non l'appaghino più come prima e da cosa derivi questa sua sofferenza. Consiglio una terapia psicologica.
A sua disposizione,
dott.ssa Rossana Curatolo
26 APR 2018
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Gentile Beguz,
è positivo il fatto che lei si chieda come mai lo sport, la scuola, l'università ecc. non la appagano più come prima. Sarebbe utile per lei capire da dove provenga questa sua sofferenza. E' consigliabile l'inizio di una terapia. psicologica.
A sua disposizione,
dott.ssa Rossana Curatolo
25 APR 2018
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Buonasera,
Da quello che scrivi è chiaro che non ti accetti ma a volte la percezione che abbiamo di noi stessi non corrisponde a quella che diamo, potresti chiedere ai tuoi amici cosa ne pensano di te - é un primo passo per argine il tuo disagio quando stai con gli altri, poi con uno psicologo analizzare la profondità le radici del tuo disagio.
25 APR 2018
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Nel momento che non cui siamo più deboli, ecco quello è il momento in cui siamo più forti. Dentro di te, al fondo del pozzo nero, c'è la consapevolezza di cosa è veramente importante nella vita, concentrati su questo, su cosa resta dopo che la vita ti ha tolto tutto. Se hai raggiunto il fondo puoi solo risalire. Chiedi aiuto e vedrai che una piccola luce dentro di te ti indicherà la via d'uscita. Ora puoi iniziare a scrivere un diario su te stesso e sul tuo percorso. Poi con le strategie giuste e l' aiuto di un professionista potrai trovare le risposte che hai già dentro di te. Alessandra Monticone