Salve,
Sono un ragazzo di 27anni e da un bel po' di tempo la mia vita è abbastanza triste e priva di emozioni.
La depressione si è presentata dai 18 anni, dopo aver avuto un pessimo periodo scolastico rappresentato da solitudine e bullismo. Non ho neanche un amico e ne una ragazza. Vivo con mia madre. Mio padre non mi ha mai riconosciuto ed ha preferito andarsene appena sono nato rifacendosi un'altra famiglia...abbandonando mia madre che è stata costretta a fare tutto da sola senza l'aiuto di mio "padre", senza ricevere nessun aiuto economico.
Sono sempre stato un ragazzo molto timido (forse troppo), riservato e con pochissimi amici. Il mio cellulare non squilla mai, l'unico contatto è mia madre...Ogni giorno lo passo da solo senza vedere e sentire nessuno. Sembra che tutto quello che per gli altri è normale per me non lo è. Ho mille problemi e pensieri che non mi lasciano vivere con serenità. Attualmente non lavoro, questo mi porta ad essere ancora più depresso...Spesso io e mia madre ci siamo ritrovati con pochissimi soldi...ed è stata dura. Per mio "padre" provo solamente rabbia e rancore...
Spesso vedo i miei coetanei felicemente fidanzati, con gli amici e con una famiglia normale alle spalle...normalità che per me è sempre mancata.
A volte quando mi metto a letto (sperando di riuscire a dormire) spero di svegliarmi da un incubo e ritrovarmi in un posto lontano dai problemi che ho. Mi sento costantemente prigioniero di una gabbia senza sbarre...invisibile.
Oltretutto necessito di alcune visiste specialistiche che non posso fare per mancanza di soldi.
È giusto tutto questo!!? È giusto che un ragazzo debba vivere una vita del genere!!?
Io conosco solo tristezza, disperazione, rabbia e rancore...la felicità mi è evidentemente negata da vari anni.
La solitudine mi sta letteralmente distruggendo. Faccio sempre pensieri negativi, mi è difficile vedere una via d'uscita da questa galleria.
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26 MAG 2020
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Caro ragazzo , leggendo le sue parole mi sono sentita invasa da una tenerezza infinita, lei ha sofferto e sta soffrendo molto. L’abbandono e l’indifferenza di un genitore sono ferite incolmabili. Credo che in un angolino dentro di se deve avere sperato tanto che suo padre scoprisse quanto lei fosse importante per lui. Ma la delusione ripetuta nel tempo le ha fatto creare delle protezioni da eventuali dolori per cui senza accorgersene nel tempo ha imparato a tenere gli altri un po’ a distanza. Ma se chiede aiuto significa che in lei ci sono bisogni che aspettano risposta, ha solo un enorme terrore di potersi fidare e lasciarsi volere bene. Queste sono le parole che vorrei esprimerle, non ho consigli da darle, spero le siano utili per iniziare una riflessione su di se.
1 GIU 2020
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Buongiorno Davide,
è molto importante che lei prenda in mano la situazione e inizi a pensare al suo benessere.
Attraverso un percorso psicologico potrebbe rielaborare il suo vissuto e quindi capire molto di più su di sé, liberandosi da rabbia e rancore e da quella gabbia di cui parla. Non conosco la sua storia ma dalle sue parole traspare molta sofferenza e comprendo quanto possa sembrare difficile inizialmente risollevarsi da questa situazione, ma è possibile lavorando su di sé e prendendosi in cura, con costanza e amore.
Rimango a disposizione.
Un cordiale saluto
Dott. G. Gramaglia
25 MAG 2020
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Gentile utente 27enne. Lei descrive una situazione esistenziale che è alla base della maggioranza dei disturbi di tipo depressivo (e non solo): abbandono e/o trascuratezza. A ciò aggiungiamo le ristrettezze economiche ed il vedere la propria madre fare tanto senza riuscire a garantire materialmente e psicologicamente quella "felicità" che Vi compete. Considerando il Suo riferimento alle ristrettezza economiche, Le consiglio di cercare nei Servizio Pubblici uno psicoterapeuta che possa prevenire il peggioramento del Suo stato depressivo, e, alla distanza, favorire l'accesso a quella autostima che sembra difettare, considerando i suoi trascorsi. Cordialmente.
25 MAG 2020
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Ciao Davide perché non inizi tu a volerti bene? Comincia oggi! Intanto vai dal tuo medico di famiglia e fai la richiesta per una consulenza psicologica per depressione e inizia il tuo percorso personale e gratuito. Devi affrontare il pezzo di tuo padre in parte causa del tuo ritiro sociale come se tu non meritassi di esistere. In parte è lí la chiave.
Quindi? Cominci da oggi? Io spero di sì!
Dr.ssa Romina Bove
Terapeuta EMDR e Mindfulness
25 MAG 2020
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Caro Davide,
tutte le emozioni e i sentimenti negativi che provi e che hai descritto sono assolutamente legittimati da ciò che hai provato nel passato. Ma con l'aiuto di uno specialista potrai iniziare a vedere che c'è un posto nel mondo anche per te e che non sei solo. Riguardo le tue difficoltà economiche potresti informarti nei servizi pubblici come poter accedervi. Prenditi cura di te, questo percorso è molto importante per la tua salute.
25 MAG 2020
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Davide, mi dispiace sentire che soffri così tanto.
Mi sento di dire che non puoi stare bene, meritiamo tutti di essere felici e vista la tua età vale la pena lavorarci.
Ti suggerisco di iniziare quanto prima un percorso psicologico per aiutarti a gestire i pensieri negativi e migliorare la parte relazionale che sono convinta tu riuscirai ad imparare a gestire come tutti i ragazzi della tua età, supportato ed accompagnato però per superare i blocchi che probabilmente si attivano ormai in automatico.
Le emozioni sono parte della nostra natura, di esseri umani e quando sentiamo di non riuscire a provarle come tu hai scritto, vuol dire che facciamo fatica a dare loro libero accesso. Per questo puoi essere aiutato.
Se vorrai contattarmi sarò felice di poterti aiutare
25 MAG 2020
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Ciao Davide, meritiamo tutti di essere felice e di vivere la nostra vita a pieno anche se abbiamo incontrato diversi ostacoli. Quindi anche tu meriti di essere felice. Un percorso con uno specialista ti aiuterà sicuramente ad uscire da questo mondo tutto nero e a trovare un pochino di luce, devi solo provarci e volervo.
Per qualsiasi altro dubbio mi può contattare.
25 MAG 2020
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Davide devi assolutamente cercare aiuto, sei giovane hai ancora tutta la vita davanti, devi cercare una via d’uscita. Gli eventi avversi della vita possono diventare risorse se li elaboriamo all’interno di una relazione terapeutica: ci sono moltissimi colleghi pronti a lavorare con te e costruire insieme qualcosa di nuovo per il tuo futuro.
Dott.ssa Michela Roselli