Buonasera, mi sono da poco diplomata con 6 anni di ritardo, precedentemente avevo abbandonato gli studi causa depressione (scaturita da atti di bullismo).
Durante lo studio la depressione sembrava sparita, ero felice, avevo aspirazioni per il futuro e sentivo di rendere orgogliosa la mia famiglia.
Da quando mi son diplomata mi è crollato il mondo addosso, non trovo lavoro e mi sento incapace in tutto.
È ormai da un mese che non dormo, ho violenti attacchi d'ansia.
Tutto d'un tratto mi ritrovo senza esperienze lavorative a ben 27 anni e una realtà locale che non offre nulla.
Inizio ad avere forti pensieri suicidi e la situazione familiare pressante non aiuta.
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10 AGO 2020
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Buongiorno Paola,
durante lo svolgimento di un'attività come lo studio, è probabilmente stata molto rinforzata dalla percezione di auto efficacia data dai suoi risultati: l'attivazione comportamentale è infatti funzionale anche in psicoterapia, ai fini del superamento della deflessione del tono dell'umore. L'attuale mancanza di rinforzi, attiva schemi interpretativi che la sola attivazione comportamentale non può essere esaustiva nel ristrutturare.
Il quadro depressivo e particolarmente le ideazioni autolesive, meritano una valutazione, un approfondimento diagnostico ed un supporto clinico adeguato di cui risorse importanti come quelle che esprime, possono soltanto beneficiare.
8 AGO 2020
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Buongiorno Paola,
mi permetta di farLe innanzitutto complimenti per il diploma. Ce l'ha fatta dopo aver affrontato una malattia pesante, è riuscita ad arrivare con determinazione all'obiettivo che si era posta. Perché la depressione è una malattia come qualsiasi altra, anche se molte persone fanno fatica a riconoscerlo, perché a volte è difficile comprendere che non dipende dalla "forza di volontà".
Non avere progetti per il futuro, perdere la fiducia che le cose possano migliorare, sentirsi incapaci, non dormire, desiderare di fuggire da una situazione pesante arrivando ad avere pensieri suicidi sono alcuni sintomi depressivi. Non aspetti, si faccia aiutare subito. Lo può fare anche rivolgendosi al servizio pubblico, al Suo medico di base che saprà indirizzarla, proporle una terapia farmacologica se necessario ed eventualmente una visita specialistica (psichiatrica e psicologica). Non abbia paura di esprimere qualsiasi Sua perplessità per ricevere il miglior aiuto possibile. E mi raccomando, non si faccia influenzare da certi stigmi, lo psichiatra e lo psicologo sono figure professionali che si occupano di questo tipo di problematiche, esattamente come il cardiologo si occupa delle malattie del cuore o come con una frattura della gamba si rivolgerebbe a un ortopedico. Le faccio un grandissimo in bocca al lupo!
Dott.ssa Katarina Faggionato
8 AGO 2020
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Buongiorno Paola,
e congratulazioni per la sua maturità!
Mi chiedo e le chiedo: come ha trattato la depressione in precedenza?
Se aveva iniziato un percorso psicoterapeutico o farmacologico, penso che potrebbe valere la pena continuare; forse anche abbinare le due cose, sotto consiglio di specialisti.
So che per lei può essere pesante anche solo il pensiero, ma credo che l'unica via d'uscita sia una cura, magari con farmaci anche solo inizialmente abbinata ad una psicoterapia che possa farla sentire compresa, a rafforzarla nei confronti delle avversità e che possa aiutarla a trovare la sua strada.
che cosa le piacerebbe fare?
dott.ssa Giuliana Gibellini, psicologa psicoterapeuta, specialista in psicologia clinica