Salve dottori, sono un ragazzo di 20 anni, vi scrivo per chiedere qualche informazione e capire a primo acchitto secondo voi se il mio è uno stato di tristezza naturale dovuto alla mia condizione attuale di vita o se sia qualche forma depressiva di cui ho tanta paura. Ho letto che chi sia affetto da depressione non ha più voglia di vivere, di uscire, di mangiare e di fare anche una semplice doccia, magari avendo anche apparentemente una vita gratificante, nel mio caso la faccio breve, quest estate è stata molto dura per me, ho perso i pochi amici fidati che avevo per motivi personali, quindi ho passato l'intera estate in solitudine ed ho sofferto non poco, soffro molto la solitudine, poi a volte mi faccio domande esistenziali sulla vita perché desidero avere una ragazza, un lavoro che mi dia soddisfazioni e invece non ho nulla di tutto questo, faccio anche musica quindi sono una persona molto creativa che sogna una vita migliore, sono sempre stato un ragazzo socievole e simpatico ma non nascondo che negli ultimi periodi ho sofferto di varie fobie, ossessioni e attacchi di panico, soprattutto sono un soggetto ansioso, il fatto è che ho paura di essere depresso, però a differenza di chi è depresso a me se propongono qualcosa che mi alletta improvvisamente divento allegro e mi sento in pace con me stesso, se propongono di uscire e fare qualcosa di divertente accetto divertito, poi riguardo l'appetito non manca mai anzi mangio parecchio (chi soffre di depressione non ha voglia di fare nulla) invece quando torno a casa da solo i pensieri distruttivi invadono la mia mente, perché mi sento insoddisfatto della mia vita, come se lo stare in casa e non avere uno scopo mi faccia stare male e fare tutte queste fisse, anche perché basta l'appoggio di una persona fidata che mi dia rassicurazioni mi sento subito meglio, lei crede che si tratti di depressione o sia un male di vivere legato alla mia condizione vitale (senza lavoro, senza ragazza, pochi amici) è quindi normale? Sento come se mi manchi qualcosa nella vita e attualmente soffro perché non riesco a trovare uno scopo concreto. Pensa sia il caso di fare qualche seduta o secondo lei risolti questi problemi sociali torni ad essere sereno senza bisogno di sedute psicologiche? Confido in un parere sincero, ringrazio in anticipo.
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1 SET 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Rik,
da quello che scrivi non direi che sei affetto da depressione ma piuttosto da instabilità emotiva, ansia ipocondriaca e insoddisfazione derivante anche da un basso livello di autostima.
Tu stesso dici che hai sofferto di fobie, ossessioni e attacchi di panico e molto probabilmente per questi disturbi (che sono diversi dalla depressione) non hai mai fatto psicoterapia.
A 20 anni sei insoddisfatto della tua vita ma cosa pensi di fare dal momento che, a quanto sembra, non studi nè lavori?
Quanto alla carenza di amici (che perdi) e alla mancanza di una fidanzata, forse dovresti prima acquisire delle competenze sociali oltre a migliorare l'autostima.
Pertanto, più che qualche seduta, ti gioverebbe un vero e proprio percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
31 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buonasera RK,
dalle sue parole e dalle sue richieste emerge la sua grande capacità introspettiva, oltre alla volontà di stare meglio e avere degli scopi nella vita. Le consiglio di iniziare con il domandarsi come mai proprio ora sono affiorati in lei questi interrogativi. Il consiglio che posso darle è quello di individuare i valori importanti nella sua vita e cercare di impegnarsi per seguirli, a prescindere da quello che ora possiede o no. Qualora lei senta il bisogno di avere dei chiarimenti o voglia affrontare le sue difficoltà potrebbe rivolgersi ad uno psicologo per intraprendere un percorso che possa aiutarla a migliorare la sua qualità di vita.
Restando a disposizione per eventuali chiarimenti, le porgo cordiali saluti,
Dott.ssa Annalisa Settanni
Psicologa Psicoterapeuta cognitivo-comportamentale - Triggiano (BARI)
31 AGO 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Rk,
penso che il suo stato attuale sia una reazione ad alcuni eventi che cita come la perdita di alcuni amici, il non avere un lavoro e non avere una ragazza. È positivo che abbia la passione per la musica, che abbia appetito, che si senta meglio quando riesce a confidarsi con qualcuno e che se spronato e coinvolto, si dedica a varie attività con soddisfazione. Questi elementi mi fanno pensare che non ci troviamo davanti a una depressione, ma soltanto a un momento un po' particolare in cui lei ha bisogno di trovare la sua strada e i suoi obiettivi. Vale la pena chiedersi: chi è Rk? Quali sono le sue doti? Cosa gli riesce bene? Cosa gli piacerebbe fare nella vita? Come si vede tra 10 anni? Inizi a pensare a queste risposte e si mantenga attivo nel portare avanti le sue passioni e i suoi interessi, come ad esempio la musica.
Potrebbe essere utile darsi da fare a cercare un lavoro o un corso di studi che potrebbe piacerle, interessarle e in cui pensa di riuscire bene. A 20 anni una domanda che molti si pongono è se intraprendere l'università o meno. Alcuni pur di riuscire a frequentarla, hanno anche dei lavoretti in parallelo per mantenersi gli studi. Potrebbe interessarle questa ipotesi o preferirebbe lavorare? E nel caso volesse lavorare, quale lavoro le potrebbe piacere, in quale potrebbe avere le capacità per riuscire? Se da solo ha difficoltà a rispondere a queste domande, prepari un suo curriculum e si rivolga alle agenzie per il lavoro. Se anche il lavoro non arriva subito, consideri che può dedicarsi al volontariato o ad altre sue passioni.
Riguardo alla ragazza: lei è molto giovane e oggi non mancano le occasioni per fare nuove conoscenze, tra social networks e siti di incontri, presentazioni di amici, frequentazioni di pubs, discoteche, eventi, palestre o altri luoghi in cui ama andare.
In sintesi, vedo molte strade e molte possibilità davanti a lei, si tratta solo di capire cosa scegliere e cosa fare, tenendo conto che se strada facendo una scelta non la soddisfa può anche tornare indietro e cambiare strada. Questo percorso di riflessione, di domande su stesso e su cosa può fare nella vita può portarlo avanti sia da solo oppure, se ne sente la necessità, anche appoggiandosi a uno/a psicologo/a della sua zona.
Le auguro tutto il meglio per il suo futuro.
Cordiali saluti,
dott.ssa Elisa Canossa, psicologa psicoterapeuta a Sustinente (MN) e Padova