buon giorno mi chiamo paolo è da tantissimi hanni soffro di una forma di depressione grave mi curo con depakin 300 mg tavor e sereupin e ziprexa adesso non riesco propio piu ho dei momenti che vorrei uccidermi pensieri sempre fissi da quando mi è mancata la mamma la malattia è peggiorata, mi aiutate? grazie. paolo
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16 GEN 2013
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Gentile Paolo,
la perdita di un genitore è un evento molto significativo e doloroso per ogni persona. Probabilmente, questo ha inciso sulla sua depressione.
Ha contattato il professionista che le ha prescritto i farmaci? oltre ai farmaci sta seguendo anche una psicoterapia?
Consultarsi con loro probabilmente sarebbe la soluzione più idonea, in quanto potrebbero modificarle la terapia, sostituendole il farmaco. Di solito, in questi casi oltre alla cura farmacologica è consigliabile un percorso psicoterapeutico.
21 GEN 2013
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Caro Paolo, spero che il tuo stato d'animo in questi giorni sia migliorato!
I professionisti che hanno risposto, a mio avviso, ti hanno dato delle valide indicazioni e potresti cercare di
metterne in pratica qualcuna: ad esempio sono sicura che ti sentiresti meglio a parlarne con qualcuno di persona del tuo malessere, sai a volte i farmaci non sono sufficienti, un esperto potrebbe darti dei buoni consigli per sentirti più a tuo agio...per elaborare l'origine della tua sofferenza!
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16 GEN 2013
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Buongiorno gentile Paolo,
la perdita della sua mamma ha riacutizzato lo stato depressivo rendendolo ancora di più fragile e spaesato e dunque bisognoso di essere compreso e supportato psicologicamente. E' importante che lei si rivolga al suo psichiatra per rivedere la cura farmacologica. Vedrà che il medico riuscirà a modulare specificatamente per il suo caso la prescrizione corretta.
Cordialmente
16 GEN 2013
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Salve Paolo, ha parlato col suo psichiatra del peggioramento dei sintomi? Magari necessita di una ricalibrazione dei farmaci. Visto che la situazione è peggiorata dopo la morte di sua madre, credo sia opportuno per lei avere uno spazio dove potere elaborare questo forte dolore. Affianchi, se ancora non lo ha fatto, un percorso terapeutico; come giustamente le hanno detto i miei colleghi prima di me il farmaco tiene a bada il sintomo ma non lavora sulle cause. Si affidi a un professionista, magari consigliato dal suo psichiatra, la sua richiesta di aiuto verrà accolta sicuramente. I miei migliori auguri.
Dott.ssa Lorico Psicologa Psicoterapeuta Piacenza
16 GEN 2013
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Caro Paolo, il grave lutto che di recente l'ha colpita va naturalmente a scardinare la protezione offerta dai farmaci, ma non confondiamo il dolore della perdita con il disturbo depressivo. E' anche vero che se dopo molto tempo i farmaci non sortiscono più l'effetto di prima è necessario apportare delle variazioni nella posologia o nella tipologia. Non abbatterti cara Paolo pur dovendo fare i conti con l'enorme dolore, la tua vita vale la guarigione. Ne hai parlato con il tuo medico? E ad una psicoterapia di sostegno hai pensato? Mi sembra che sia giunto il momento... Rimango disponibile per eventuali chiarimenti. Dott.ssa Sabina Orlandini, Torino
15 GEN 2013
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Se le hanno prescritto quei farmaci evidentemente è per aiutarla.
Vi associ un percorso psicoterapeutico.
Le cure, come gli allenamenti sportivi, sono faticose, ma restituiscono una buona forma.
15 GEN 2013
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Gent.le Paolo,
dato che assume i farmaci che ha elencato, immagino sia seguito da uno psichiatra. Non le ha proposto un percorso di psicoterapia insieme alla terapia farmacologica? Se non è così o le è stato suggerito ma non l'ha iniziato, le consiglierei di cercare e scegliere uno psicoterapeuta vicino che la sostenga e la aiuti ad elaborare il suo disagio, che da quanto ho compreso, le porta parecchia sofferenza. I farmaci da soli, come ben dice lei stesso, aiutano certamente, soprattutto all'inizio, ma è necessario anche andare in profondità e comprendere quale sia la sua storia ed elaborare gli eventuali eventi che probabilmente hanno portato a questo "mal di vivere".
I miei migliori auguri .
15 GEN 2013
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Salve Paolo...Non deve essere facile affrontare giorno dopo giorno la sua sofferenza...
Credo che sia assolutamente importante che Lei prosegua la sua terapia farmacologica, ma penso anche che potrebbe esserle sicuramente d'aiuto affiancare ad essa un percorso psicoterapeutico. Avere un suo "spazio" in cui portare il dolore e la "fatica" che, a volte, il vivere quotidiano porta è qualcosa di cui Lei non ha solo bisogno, ma anche diritto... Sono consapevole che ora può sembrarle un "compito arduo" pensare di intraprendere un percorso psicologico, ma anche se la strada per recuperare quel benessere emotivo e psicologico è difficile da percorrere, sono sicura che potrà camminarci sopra...
Buona camminata Paolo...
Cordialmente.
Dott.ssa Stefania Corda
15 GEN 2013
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Caro paolo, ha mai intrapreso un percorso di terapia individuale? spesso la sola terapia farmacologica può non funzionare, ma abinare ad essa una psicoterapia porta notevoli benefici. E' importante comprendere le origini del suo problema e le motivazioni che lo mantengono in vita così prepotentemente. Inoltre il lutto di un genitore è un'esperienza terribile e a livello psicologico può liberare sentimenti e vissuti di disperazione di difficile gestione ed elaborazione. Tutto questo non può affrontarlo certo da solo, è importante il sostengo della sua famiglia e che si affidi ad un professionista accreditato della sua zona.
un caro saluto
Dr.ssa Scipioni, roma
15 GEN 2013
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Buongiorno Paolo, i farmaci attenuano i sintomi ma non rimuovono le cause; ha mai provato a fare una psicoterapia per capire i motivi e le cause della sua depressione? Di fatto fino ad ora chi l'ha seguita? Uno psichiatra? Ha parlato con lui delle sue perplessità sulla cura?
Io le consiglierei di associare alla cura farmacologica un percorso di psicoterapia, non necessariamente con la stessa persona, sarà cura dei professionisti mettersi in contatto e procedere in sinergia per aiutarla al meglio, in bocca al lupo!
Dott.ssa R.M. Scuto
15 GEN 2013
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Gentile Paolo, i farmaci da soli non bastano, infatti occorre affiancarli a terapia psicologica, per cui prenda appuntamento con il collega più vicino alla sua abitazione, auguri!
15 GEN 2013
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Gentile Paolo, immagino che abbia parlato della possibile inefficacia della terapia con lo psichiatra che le ha prescritto i farmaci. Che cosa le ha detto? In aggiunta, l'aiuto che mi sento di poterle offrire è consigliarle di iniziare una psicoterapia quanto prima, se non l’avesse ancora fatto. Non sempre i soli farmaci sono sufficienti alla cura di forme più gravi di disagio mentale. È comprensibile, inoltre, che un lutto doloroso come quello che si trova costretto ad affrontare appesantisca ancora di più la sua situazione. Cerchi di cominciare un percorso che le faccia comprendere realmente quali siano le sue difficoltà, per gestirle in modo diverso e magari più proficuo. Tanti auguri.
15 GEN 2013
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Gentile Paolo,
sicuramente eventi traumatici come un lutto rendono la sofferenza più acuta, tanto più in una situazione difficile come la sua; la terapia farmacologica spesso, se non affiancata ad un percorso psicoterapeutico, può non essere sufficiente. Le consiglio di rivolgersi ad uno psicoterapeuta della sua zona, nel servizio pubblico o in ambito privato, che possa ascoltarla e supportarla, aiutandola a gestire al meglio e a superare la malattia di cui soffre. Un cordiale saluto, dott.ssa Lucia Mantovani, Milano