Salve, sono un ragazzo di 26 anni.
Sono un ragazzo normalissimo, amici e genitori presenti e fantastici, godo di piena salute e non ho mai avuto grossi problemi di alcun tipo.
Eppure, fin da ragazzo ho avuto problemi di ansia, curati a seguito di una cura psicoterapeutica accompagnata da quella farmacologica. Adesso, dopo anni parecchio fermi sia dal lato dell'università e lavorativo che da quello sentimentale, questo male unito ad uno stato depressivo si è ripresentato.
Purtroppo lo stress c'è: ho cambiato un percorso universitario dopo 5 anni di corso intraprendendone uno nuovo. Nel frattempo ho lavorato come camiere con turni stancantissimi. Mi sento completamente vuoto, non riesco a trovare un senso a nulla, non riesco neanche a dare una spiegazione a tutto ciò, anche perché non ho motivo di stare così. Vado avanti a forza d'inerzia, studiando e facendo quello che facevo prima ma con uno sforzo immane e con zero voglia. Il nuovo percorso universitario che sto facendo mi piace, ma questo stato mi sta distruggendo la vita. È possibile che sia tutta "colpa" della mia biologia? È solamente un fatto organico? Non riesco a dare altre spiegazioni a tutto ciò. Grazie
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8 FEB 2021
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Gentile Leonardo
L'ansia nasce sostanzialmente come un meccanismo di difesa, un campanello d'allarme che ci dice che forse qualche cosa nella nostra vita non ci soddisfa e ci fa paura. La farmacologia ci aiuta senza dubbio nel tenere sotto controllo il sintomo ma non ad eliminarlo. Probabilmente si trova in un momento della sua vita in cui si sente bloccato magari da scelte di cui non è convinto o da cambiamenti che la spaventano. Sicuramente fare un po' di chiarezza su ciò che viole fare e trovare nuovi stimoli possono aiutarla ad uscire da questa impasse. Il mio consiglio è quello di provare a capire dove e in che modo può trovare nuovi stimoli magari provando a vedere le cose da una prospettiva diversa e in questo sicuramente l'aiuto di un professionista può facilitarla.
La saluto cordialmente
9 FEB 2021
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Salve Leonardo, non penso che il suo stato attuale sia "colpa" della sua biologia. Mi pare che stia vivendo un periodo di forte cambiameneto e di stress, accompagnato da un senso di impotenza e scoraggiamento. Potrebbe esserle utile andare ad approfondire il suo vissuto in merito, sono sicura che una spiegazione si può trovare! Così come si può trovare una soluzione per tornare a stare bene. Riprendere la psicoterapia potrebbe essere una svolta: contatti chi l'ha già seguita o qualcuno di nuovo (sono a disposizione, nel caso) qualora fosse interessato a riprendere in mano la sua vita. Un caro saluto!
9 FEB 2021
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Ciao Leonardo, questo tuo stato mi fa pensare ad una sorta di cambiamento che sta avvenendo dentro di te e che tu non hai potuto o voluto riconoscere, a volte non siamo capaci di guardare oltre il nostro naso, per questo ri consiglio un percorso con uno psicologo che ti potrebbe aiutare ad allargare i tuoi orizzonti. Sono a disposizione online
8 FEB 2021
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Caro Leonardo,
difficilmente lo stato che descrive sarà causato esclusivamente dalla biologia. Così come non penso che Lei non abbia motivo per stare così. Certamente è un grande vantaggio avere gli amici e i genitori presenti e fantastici e godere di piena salute. Ma anche chi ha apparentemente tutte le condizioni per essere felice, può non esserlo. Solo che in questi casi a volte è più difficile riconoscere e riconoscersi il diritto di soffrire.
Qualche fattore che potrebbe spiegare, almeno in parte, il Suo malessere o costituire un "rischio", si intravede dalle Sue poche righe; l'ansia fin da ragazzo, difficoltà, presenti o passate, a livello di studio, lavoro, vita sentimentale.
Descrive alcuni sintomi depressivi come il sentirsi vuoto, non trovare un senso a nulla, sentire la fatica di fare qualsiasi cosa. Direi che sia il caso di fare qualcosa per uscire da questo stato faticoso. Se si era trovato bene con il Suo terapeuta e c'è la possibilità, potrebbe ritornarci. Altrimenti ne contatti uno nuovo.
Le auguro di stare meglio al più presto.
Dott.ssa Katarina Faggionato