Buongiorno mi chiamo Gian Paolo, da 1 anno a questa parte mi sono successe 3 cose che mi hanno provocato ansia, depressione e attacchi di panico.
Una è stata la separazione dopo 23 anni che eravamo insieme, abbiamo avuto anche una bambina (adesso ha 10 anni); l'altra mia mamma malata terminale sta quasi per morire e l'ultima il lavoro con mio fratello, che non andiamo d'accordo.
Mi curo con xanax e entac però le manifestazioni dei sintomi peggiorano, cosa posso fare?
Io sono cosi e non ce la faccio più. grazie
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4 DIC 2015
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Caro Gian Paolo,
hai citato 3 situazioni particolari che sono fonte di grave stress in grado di giustificare la tua attuale psicopatologia.
Ai farmaci ti consiglio vivamente di associare un percorso di psicoterapia perchè i farmaci possono attutire i sintomi ma non educarti e darti le competenze e gli strumenti per far fronte alle tue difficoltà modificando anche il tuo modo di vedere i problemi e la vita.
La prima cosa da fare è trovare un punto di incontro con tuo fratello per non compromettere il tuo lavoro che ti necessita per mantenere almeno te e tua figlia e per non squalificare quello che è, e rimane, un legame di sangue.
La psicoterapia ti potrà anche aiutare ad essere un padre migliore e a mantenere con la ex-moglie un buon rapporto, benchè siate separati.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
8 DIC 2015
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Caro Gian Paolo,
stai vivendo un periodo di stress intenso e prolungato ed il tuo corpo sta esprimendo il disagio che nella tua interiorità forse stai reprimendo.
Ci sono molti strappi affettivi all'orizzonte, un matrimonio finito forse non abbastanza elaborato, un rapporto con la ex da mantenere per il bene della figlia, un rapporto nuovo con quest'ultima, il dolore per una madre che se ne sta andando e il rischio di rompere anche con il fratello. Forse uno spazio di parola in cui concedersi il tempo per prendere coscienza degli aspetti connessi con tutto ciò di permetterebbe di riprendere in mano la tua vita senza sentirtene travolto.
8 DIC 2015
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Salve Gian Paolo,
da quello che racconta sta vivendo un periodo "colmo" di cambiamenti di vita molto importanti. Lei è sotto shock e la sua mente e il suo corpo non lo sopportano. Non c'è più equilibrio e per ritrovarlo ha bisogno di tempo.
Si è affidato alle medicine, che potrebbero essere un bastone a cui appoggiarsi insieme all'aiuto di uno psicoterapeuta, che potrebbe supportarlo ad affrontare questo periodo della sua vita così difficile e faticoso da sopportare.
La saluto
Dott.ssa Fiammetta Favalli - psicologa e psicoterapeuta.
7 DIC 2015
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Buongiorno Gian Paolo, sicuramente gli avvenimenti da lei elencati sono situazioni di forte stress psico-fisico, emotivo, relazionale, esistenziale ed è quasi inevitabile che il Corpo comunichi in qualche modo questo disagio. I farmaci sicuramente non sono l'unica ma soprattutto la prima "via d'uscita" da tutto ciò, poiché i farmaci non fanno altro che creare ulteriore dipendenza psicofisica dalla sostanza e non migliorano la sua qualità di vita, anzi possono creare gravi effetti collaterali. Sarebbe più utile ed efficace esplorare e conoscere il suo problema dal fondo attraverso un colloquio e percorso di consulenza psicologico, che l'aiuterà a migliorare la sua qualità di vita e il suo benessere psicofisico.
Cordiali saluti
La Dott.ssa Margherita Giordano, Psicologa specializzata in ArtCounseling e Tecniche di rilassamento.
5 DIC 2015
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Buon giorno Gian Paolo, Tu dici " io sono così ......". Non sono d'accordo, Tu credi di essere così, ma in realtà tutti noi abbiamo risorse interiori che aspettano solo di essere liberate. Mi rendo conto che il carico emotivo che stai sopportando è grande ed è comprensibile sentirsi affaticati. In questo l'aiuto di un bravo psicologo può essere il sostegno di cui hai bisogno per vedere le cose da una prospettiva aperta al superamento della sensazione di non avere vie d'uscita. Da cui i sintomi che descrivi. Non è così. Puoi dissipare questa nebbia di angoscia. Fuori c'è il sole che ti aspetta. E un nuovo inizio. Con simpatia. Marco Tartari, Asti
5 DIC 2015
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Buonasera Gianpaolo, comprendo il momento difficile che sta attraversando e immagino la sofferenza con cui è costretto a vivere quotidianamente. Purtroppo tali esperienze dolorose fanno parte della vita di ogni persona e, se da un lato ci causano disagi, dall'altro conducono ad un rafforzamento di personalità. È comprensibile, da ciò che scrive, fare ricorso ad un uso di farmaci che siano in grado di placare temporaneamente il disturbo, ma mi permetto di consigliarle terapie mirate al sintomo che non prevedano l'uso di medicinali, ma che siano funzionali ed efficaci, che permettano (anche) di sondare meglio il terreno su cui la malattia regge attraverso un colloquio approfondito. L'uso prolungato di antidepressivi e ansiolitici spesso può causare assuefazione e non rimuovere il suo disturbo.
Si faccia forza e mi faccia sapere
Cordialmente
Dr.ssa Godioli
5 DIC 2015
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Gentile Gian Paolo,
3 eventi stressanti in un anno sono veramente molti; tuttavia se nei confronti di uno di essi (la malattia di sua madre) si può fare probabilmente poco, non è la stesso per le altre due situazioni.
Infatti potrebbe fare molto per migliorare la comunicazione e i rapporti sia con la moglie o ex partner che sia, che con il fratello, grazie all'aiuto di un bravo psicologo psicoterapeuta.
A tale scopo le consiglierei uno psicoterapeuta della Gestalt perchè questo approccio, ben utilizzato, è molto veloce ed efficace per le relazioni interpersonali.
Cordiali saluti
5 DIC 2015
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L'intersecarsi negativo di tre aspetti di fondamentale importanza della tua esistenza hanno assorbito la tua energia ed i tuoi sintomi ne sono la ovvia conseguenza. La terapia adeguata non è completa in quanto i farmaci avrebbero potuto produrre un effetto positivo soltanto se in te non permanesse un conflitto di base. Pertanto ti suggerisco di rivolgerti subito ad un/a specialista in psicoterapia che possa seguirti nella gestione della componente emotiva della tua personalità.
Dott.ssa Carla Panno
psicologa-psicoterapeuta
4 DIC 2015
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Caro Gian Paolo
certo questa è una situazione molto pesante e difficile che richiede forza interiore.
Sembra che tu abbia esaurito questa forza e non trovi più in te le risorse necessarie per far fronte a questi momenti bui.
Tutto deve essere elaborato, la fine del tuo matromonio, l'imminente perdita della mamma... forse i disaccordi con tuo fratello potrebbero essere rimediati e superati in qualche modo?
Comunque sia tieni presente che ha unai una figlia e, nonostante tutto, lei ha bisogno di avere un padre.
Quindi trova il modo di farti aiutare da qualcuno perché penso che da solo sia molto difficile.
Uno psicoterapeuta dalle tue parti?
Un caro saluto Dott. Silvana Ceccucci