Depressione, doc da relazione o ansia generalizzata?
Buonasera a tutti, dopo un po' di mesi che continuo a consultare diverse pagine e motori di ricerca ho deciso di scrivere a voi per ottenere un appoggio/consiglio, nonostante già sappia di dover iniziare un percorso psicoterapeutico.
Ho 20 anni, ho una separazione dei miei genitori alle spalle molto dolorosa (5 anni fa) e né io né i miei fratelli minori siamo mai stati seguiti da professionisti. Ovviamente anche la situazione che vivevamo in casa prima della separazione non era rosea, sono sempre stata lasciata a me stessa e devo dire che sono cresciuta con delle profonde insicurezze. Mia mamma è sempre e solo stata più una amica che una mamma e questo lo avverto troppo... Mio padre invece era un padre padrone, ho sempre dato affetto e amore profondo con le lacrime agli occhi senza ottenere mai una carezza. Mio papà ha subito forti traumi infantili e l'ho sempre giustificato. Ma tornando a me ad oggi, non riesco più a sostenere la mia situazione attuale e riguarda la mia relazione amorosa. Sono fidanzata da 1 anno e la nostra relazione è dolorosa perché abitiamo a 500 km di distanza ma siamo semore riusciti a vederci molto spesso. Mi ritengo fortunatissima ad averlo conosciuto, è una persona formidabile che non avrei mai pensato di riuscire a meritare. Lui è molto determinato, deciso, attivo e concreto, mentre io, io sono una insicura cronica bisognosa di attenzioni e certezze. I mesi del lockdown li ho trascorsi a casa sua e dei suoi, studiando io e lavorando lui, sono stati 3 mesu trascorsi molto bene ed ero arrivata all'apice della mia felicità, perdutamente innamoratola e piena di stimoli. Una volta tornata a casa mia, cado in depressione, non riesco a mangiare, a studiare, ad alzarmi dal letto non facevo altro che piangere, dormire e tormentarlo di chiamate. Lui mi è stato molto vicino anche se stava comprensibilmente esaurendo. Avevo una paura matta di perderlo da un momento all'altro ed ero convinta che lui dovesse smepre dimostrarmi di amarmi in continuazione, per farvi capire anche meglio io purtroppo prendo male anche le critiche che mi vengono fatte a fin di bene, da tutti, se fatte da lui percepisco poco amore. So che tutto ciò non è sano, so che il problema non è lui ma sono io e la mia emotività, forse il mio poco amor proprio. Lui mi sprona sempre ad essere diversa ma io non riesco a cambiare. Dopo i miei episodi depressivi e i miei pensieri ossessivi, sono stata meglio, ho iniziato a lavorata tutta l'estate ma noi ci vedevamo poco, anzi ci siamo visti soltanto 2 giorni a luglio e lo percepivo diverso, finche non mi confessa di sentirmi lontana emotivamente era stressato anche per via del lavoro intenso, io la prendo malissimo ma lui continua ad essere presente e a dirmi che non vuole fare altro che lottare per noi e fare andare le cose per il meglio. Ma io niente, continhava a vomitare e a vedere tutto nero, sentivo che la mia relazione non poteva evolversi. Non sono riuscita a godermi al massimo la nostra vacanza, che ci siamo sudati lavorando ad agosto... Piena di pensieri ma sempre sapendo che quello che ci lega è forte e speciale. Dopo quella vacanza bella nonostante il mio unore altalenante, torniamo ognuno nella propria casa e il mio cervello inizia ad attuare pensieri ossessivi e intrusivi, non riesco a non pensare alla mia relazione, ci penso 24 ore su 24, sono arrivata a mettere in dubbio i miei sentimenti, piango disperata, non riesco ad alzarmi dal letto, non riesco a svolgere le minime faccende, a volte anche lavarmi risulta essere pesante da fare. Sto rovinando la mia relazione, non ho mai avuto un minimo dubbio, ora metto a fuoco soltanto i dettagli negativi, i momenti meno belli e anche se nonostante tutto andiamo avanti come sempre, volendoci riunire anche in questa orribile situazione di pandemia, ho un'ansia perenne di stare fingendo con lui, penso di essere diventata matta. Mi viene in mente anche se parlo con una mia amica di tutt'altro, anche se gioco o guardo un film con i miei fratelli, dal nulla, tremo e ho davvero la sensazione di non provare nulla. Sono anastetizzata nei confronti della vita, come se pensassi di non meritare la felicità e non volessi provare piacere. Mia mamma crede che io deliri, io penso invece che ho tanto lavoro da fare con una terapia. Forse sono depressa, oensavo di esserne uscita tempo fa, forse i miei pensieri ossessivi si sono spostati sui miei sentimenti, credetemi, lui è stato un fulmine a ciel sereno e io ero (e sono credo) disposta a trasferirmi da lui, non domani, ma in un futuro ovviamente. Non riesco a credere di non aver piu stimoli né emozioni. Grazie per l'attenzione e perdonate la lunghezza del mio sfogo.