Ad aprile è morto il mio compagno, padre di mia figlia di 13 anni, 15 anni di convivenza, collaborazione lavorativa insieme.... Ora vivo col reddito di cittadinanza, enormi problemi economici, ricerca di un lavoro... Mi sento a 0..... Mi sento una fallita xche non riesco a trovare un lavoro e mi stanno passando 15 anni di relazione (alti e molti bassi)
In una sera è finita una vita. Voglio restare i indipendente economicamente, questo è quello che più mi fa paura.... Sopravvivere!! Limitarmi a tutto per non arrivare neppure a fine mese. Mi sono ancora più chiusa e odio ancora di più la vita. Sono una pittrice... Il lutto si è portato via anche tutta la mia creatività.... Sono all. Opposto della mia linfa vitale.
Mi sento un pezzettino sbagliato del puzzle
Forse dovrei farmi aiutare ma odio chiedere aiuti, è umiliante e la psicoterapia costa
Consigli o.... 2 parole confortanti!?
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26 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Cara Alessia, comprendo molto bene il suo malessere e la sua sofferenza. Riconoscere che la vita, in questo periodo della sua esistenza, sia un sopravvivere è sicuramente un primo passo di accettazione del dolore per la sua perdita. Lei è una pittrice, quindi dotata di creatività ed estro, è sa benissimo che per dare origine a qualcosa su una "tela bianca", nella sua anima si debbano attivare determinati meccanismi (ora annebbiati dagli ultimi eventi). Molti di questi meccanismi vengono attivati soprattutto dalla sofferenza, che non deve essere cacciata o allontana, ma accolta e usata per una crescita personale, perché mediante questa "forza interna di dolore" lei può trarne giovamento nel lungo periodo, migliorando la sua capacità di risposta alla vita e agli eventi.
Consigliabile un counseling psicologico presso una struttura pubblica.
Se vuole parlare mi può tranquillamente contattare in privato.
26 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Alessia,
da quanto scrive sembrano emergere sia sentimenti comprensibili di frustrazione e rabbia nei confronti della sua situazione di disagio economico sia sentimenti ambivalenti e quindi meno comprensibili nei confronti della sua convivenza di 15 anni col suo compagno purtroppo scomparso.
Se però è stata aiutata con il reddito di cittadinanza come primo intervento, probabilmente sarà aiutata anche nella ricerca di una collocazione lavorativa per cui non dovrebbe scoraggiarsi.
Quanto al chiedere aiuto psicologico, non vi è nulla di umiliante e può rivolgersi anche alla sua ASL di appartenenza tramite la richiesta del suo medico di base.
Cordiali saluti.
Dr.Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno Alessia,
diciamo che la vita le da dato, soprattutto nell'ultimo periodo, una grande sfida da superare, la quale non coinvolge solo l'ambito amoroso, ma anche quello famigliare e lavorativo. Capisco quando si descrive come un pezzettino di un puzzle sbagliato, forse ha perso la strada, la speranza e un pochino la voglia di andare avanti. Si faccia forza ed intraprenda un percorso psicologico presso un ente pubblico della sua città.
Resto a disposizione per eventuali chiarimenti, se vuole mi può contattare
Cordiali saluti
Dott.ssa Alice Noseda
25 AGO 2019
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve, la sua vita ha subito un drastico cambiamento forzato dagli eventi. Un cambiamento sotto tutti i punti di vista: lavorativo, economico, sociale ed anche mentale e fisico. La sua mente ed il suo corpo hanno subito uno shock. Ci vuole tempo affinchè trovino un nuovo equilibrio.
Capisco come si sente, sembra che nulla abbia più significato e che deve fare qualcosa anche se non ne ha voglia.
Si dia tempo e cerchi aiuto se sente di non farcela da sola. A volte è difficile fare tutto da soli, un supporto è necessario in questa fase della sua vita. Non è una sconfitta.
Un saluto