Mio figlio ha 7 anni, seguito da una logopedista da 2 anni, dopo vari test ci confermano la sindrome di deficit di attenzione, aAdhd.
Oltre al percorso che stiamo attuando ci hanno consigliato l'uso di una terapia farmacologica con il Ritalin.
Nutro forti perplessità in merito, e vorrei avere più informazioni per prendere la decisione giusta.
Grazie mille
Debora
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19 OTT 2016
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Gentile Debora,
il fronte del farmaco è molto dibattuto, e le reticenze sono perlopiù italiane. Se il neuropsichiatra lo ha consigliato evidentemente sta seguendo il protocollo. I protocolli sono scritti dai clinici e quindi da chi ha esperienza e visto i risultati in ambulatorio. I farmaci sono vari (non esiste solo il Ritalin) e hanno un emivita e una posologia diversa. Sta al medico valutare caso per caso e monitorare la situazione, trovando la giusta terapia per il bambino. Nei casi dove è consigliato il farmaco, a poco valgono i trattamenti cognitivo-comportamentali da soli (anche se associati a parent-training e a teacher-training). Se i tempi d'attenzione sono troppo brevi, il ragazzo non riesce comunque a "riflettere" sui comportamenti e attuare le strategie proposte.
I medici italiani sono perlopiù reticenti al farmaco, ma se lo consigliano vuol dire che serve.
Si tranquillizzi inoltre sull'effetto del medicinale. Non è che "intontisce e il ragazzo" per farlo stare fermo, ma, in realtà, attiva le capacità attentive, e lo sguardo si fa più "attento, curioso e presente".
Cordiali saluti
Dott.ssa Sabrina Fontolan
19 OTT 2016
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Buonasera Debora,
personalmente sono scettica sul l'assunzione di farmaci.....Ie potrei consigliare, in virtù della patologia diagnosticata, di provare a strutturare la giornata di suo figlio il più possibile. I bambini affetti da ADHD hanno bisogno di sapere che cosa faranno durante la loro giornata in maniera dettagliata e prevedibile......in questo modo avrebbe la possibilità di contenere il suo comportamento al meglio. Prima di prendere la decisione di far assumere farmaci al suo bambino proverei a sentire un parere di uno psicologo dell'età evolutiva della sua zona e magari provare appunto con delle tecniche finalizzate alla gestione del comportamento che magari le saprà indicare strada facendo. Cordiali saluti
Dott.ssa Pozzi Manuela
Psicologa dell'età evolutiva del Centro Il Glicine Grosseto
18 OTT 2016
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Salve Debora, le sconsiglio di far assumere a suo figlio il Ritalin, al centro di grosse polemiche. Ogni bambino ha i suoi tempi e le nostre scuole non sono certo le più adatte a coltivare la diversità che ogni bambino manifesta. Non dice cosa le consulenti didattiche consigliano. Sarà il caso di consultarle, se non lo avesse già fatto. Auguri dr. Annalisa Lo Monaco