Cronofobia e ansia
Salve a tutti, mi chiamo Ilaria e sono una studentessa di 22 anni.
è da un po’ che penso di aver la paura del tempo, sono completamente ossessionata dal tempo ed ho capito di avere una fobia soltanto di recente.
sono finita fuori corso e mi trovo a dover dare degli esami (seppur ormai pochi, 3) che vedo come insormontabili.
tutto questo peggiora con la mia ossessione dello scorrere del tempo, in cui però non riesco a prendere in mano le redini della situazione tragica della mia vita e continuo a contare il tempo che passa.
mi sento costantemente vecchia, guardo sempre gli altri: chi alla mia età si è già realizzato, chi ha già fatto tante cose e poi io.
io, che mi sento ferma e immobile mentre lui scorre senza curarsi di me, il tempo, non mi aspetta.
quando studio, uso un cronometro
e quando vedo che il tempo passa ed io ho studiato poche cose, mi sale uno sconforto fortissimo. e penso: “ho studiato tre cose e sono passate già 4 ore? ma com’è possibile?”
sto sempre a pensare alla mia vita futura, sono una sognatrice nel senso peggiore del termine: mi isolo e pur di non affrontare i problemi e lo studio, non faccio altro che crearmi scenari immaginari in cui tutto va bene e vivo una vita felice.
quando mi rendo conto di aver sprecato ore della mia vita a fantasticare e realizzo quindi di aver buttato del tempo, cado immediatamente nello sconforto e da lì inizia l’angoscia finché non mi addormento.
si può dire che l’unico momento di pausa da questo loop infinito da cui non riesco ad uscire sia solo durante sonno. ormai faccio anche fatica ad addormentarmi ed uso pasticche da 1mg di melatonina, senza non riesco davvero ad addormentarmi a causa del mio continuo pensare.
la fobia del tempo e la mia ossessione nel voler a tutti i costi finire l’università, almeno prendermi questa triennale (in chimica), mi tormenta. perché costantemente dico tra me e me: “ma se anche con tante difficoltà ce l’hai fatta fino ad ora, perché a 3 esami sei così sconfortata?”
e ancora, a me ormai interessa solo del tempo. non faccio altro che rimuginare, sul passato, sulle mie scelte passate. le solite cose che mi dico sono: “eh, se avessi dato prima questo esame e non lo avessi ora! sarebbe tutto più semplice”
oppure: “eh, se avessi studiato meglio prima, se avessi rivisto quel capitolo, non sarei così ora”
e mentre la mi mente crea tutti questi pensieri intrusivi, allo stesso tempo mi ripeto: “non posso piangere sul latte versato” e così un altro loop perenne. vivo le mie giornate rimuginando sul passato, immaginando una vita bella in cui ho realizzato il mio sogno e faccio il lavoro che mi piace, tutto ciò finisce poi con la mia angoscia sul tempo.
sono mesi che vado avanti così.
a dirla tutta, sono sempre stata una persona che si rifugiava nell’immaginazione, ma ora è diventata davvero un’ossessione.
e mi sento perennemente dire: “basta, non rimuginare! non pensare! studia e basta, muoviti! prendi in mano le redini di questa situazione, studia effettivamente per questi tre esami e basta!”
eppure non ci riesco, tra la paura di fallire, le tremila paranoie, il tempo che scorre e tutti i consigli diversi che mi danno le persone, mi trovo ad un punto morto.
sono arrivata addirittura a pensare: “e se l’universo mi stesse semplicemente dicendo di lasciare l’università e questi sono tutti segnali?”
ripenso spesso a quando, in passato, quando ero una matricola o al secondo anno, tutti mi dicevano: “sei così appassionata alla chimica! si vede proprio che ti piace tanto” studiavo proprio con piacere, era quasi come se non avessi paura di niente. materie difficili? pazienza, le passerò.
era questo il mio mood, ero così diversa mi dico.
cosa potrei fare per poter uscire da questa situazione? continuare a rimuginare, l’overthinking non fa che farmi restare in un punto in cui ormai sto male anche fisicamente.
spero che possiate darmi qualche consiglio.