Salve, sono uno studente di medicina al terzo anno, considerato un po' da tutti uno dei più difficili della carriera. Da dicembre circa sto iniziando ad avere qualche dubbio sulla mia scelta. Da una parte non mi vedo a fare nient'altro, mi interessa quello che studio (almeno alcune cose), e sono convinto che tra le mille specializzazioni esistenti ci sia quella adatta a me. Ho anche avuto un percorso piuttosto brillante (finora). Purtroppo però per andare bene all'università sto sacrificando tutto il resto: non ho mai cercato una vita sentimentale decente, vedo gli amici molto poco e comunque sempre in situazioni inerenti all'università, ho interrotto o ridimensionato tutti gli interessi che avevo prima di iscrivermi in questa facoltà. Insomma, sento che lo studio si sta portando via gli anni migliori della mia vita. Di recente ho dedicato tre mesi alla preparazione di un esame importante, che poi è andato molto male peggiorando solo tutti i dubbi che avevo.
Se non ne valesse la pena? Non avendo mai sentito chissà quale "vocazione" tendo a vedere la medicina più come un (bel) lavoro che come una missione. In più sento spesso di come i medici (e gli studenti di medicina) siano più proni a depressione, stress estremo e burn out, e capisco benissimo il perché. Anche tutta la diffidenza che si sente e si legge online nei confronti della categoria non aiuta. Vale davvero la pena di fare tanti sacrifici per questo? Due anni fa avrei risposto di sì molto convinto, ora non saprei. Ovviamente essendo al terzo anno e non avendo nessun piano B non posso semplicemente mollare tutto.
So che sacrificare la mia vita personale per un esame non ha senso, ma è quello che ho fatto finora, a mancarmi questa volta è solo la motivazione di fondo. In più, credo che sia quasi necessario vista la difficoltà del percorso che ho scelto, non conosco molte persone che coniugano bene vita personale e buoni risultati. Semplicemente fare delle pause non basta a liberarsi dallo stress.
Ho in programma di parlarne con uno psicologo di persona, ma avrei bisogno di qualche consiglio da mettere in pratica nei prossimi mesi di sessione, prima di iniziare una vera e propria terapia.
Grazie per aver letto questo sfogo,
Giulio
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1 LUG 2018
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Caro Giulio,
è comprensibile quanto tu possa pensare alla scelta che hai fatto considerando i pro e i contro, come è comprensibile che questi pensieri siano particolarmente presenti in ottica negativa in questo periodo che per altro descrivi come molto stressante. L’insuccesso dell’esame che hai sostenuto, può aver ulteriormente enfatizzato la situazione proiettandoti in un vortice di pensieri e considerazioni che con il tempo divengono paralizzanti. È in questa ottica che sarebbe necessario intervenire, e intraprendere concretamente un percorso psicologico ti aiuterebbe a fare chiarezza, sviluppare nuove risorse e comprendere quello che è meglio fare per prenderti cura della tua persona e allo stesso tempo perseguire i tuoi obbiettivi.
2 LUG 2018
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Caro Giulio, capisco quanto possa essere complicato gestire uno studio tanto impegnativo come quello di medicina e conciliare il tutto con la vita sociale. In realtà, però, questa è anche una cosa fondamentale: se non ti crei momenti di "svago" per staccare dallo studio alla lunga il tuo umore e la tua concentrazione ne risentiranno. Sicuramente il fallimento a quell'esame può aver inciso sul tuo malessere e sulla crisi in generale, ma proprio per questo è necessario vedere oggi cosa questa crisi ha da dirti. Parli di vocazione o non vocazione per la professione di medico: beh, a volte quando si è stanchi e stressati non c'è vocazione che tenga! siamo umani e va bene così...ma questo non significa che non vuoi fare il medico o che non sarai un bravo medico. Bisogna solo essere un pò più compassionevoli con noi stessi, prenderci meglio cura di noi magari anche riconoscendo quando è il caso di fermarci un attimo (e questo non vuol dire mollare l'università o fermarsi per un anno...). Da come ti racconti mi sembra che il successo e la riuscita a tutti i costi siano molto importanti nella tua vita, e bisognerebbe vedere cosa vuol dire questo per te e dove l'hai imparato. Dici che hai in programma di andare da uno psicologo: perchè domani e non oggi?
Un grosso in bocca al lupo per la tua vita, Dott.ssa Daniela Cannistrà.
2 LUG 2018
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Gentile Giulio,
è abbastanza comune avere momenti di incertezza durante un percorso universitario impegnativo, come è quello della facoltà di medicina, a maggior ragione se un esame sul quale si è lavorato molto, non è andato bene. Investire molte energie nello studio va bene, ma è bene anche mantenere ampi spazi da dedicare a se stessi, ai propri interessi e alla vita sociale e sentimentale. Che cosa succede in queste altre aree della sua vita?
Un cordiale saluto.
D.ssa Patrizia Mattioli