Buonasera, sono una ragazza di 23 anni, quasi 24.
Ci sono troppe questioni che mi fanno ritenere una persona di poco valore, e questi pensieri poi si riflettono sulle mie azioni e per me questo sta diventando insopportabile.
Vado da una psicologa da un anno,mi trovo molto bene ma mi sento comunque ancora in balia di una crisi che non vuole finire.
Sto facendo un lavoro di rigenitorizzazione, perché purtroppo con me stessa uso solo il genitore normativo.
Il punto é che io so le cose, ma non riesco a cambiarle e questo aumenta in me la consapevolezza di avere qualcosa di esistenziale sbagliato.
Perché è così difficile lavorare su se stessi? perché mi viene quasi impossibile provare emozioni, perché non riesco a fidarmi neanche della mia psicologa, dei miei genitori?
Ho bisogno di un sacco di cose ma non riesco ad ammetterlo e questo mi provoca un senso di inadeguatezza che mi impossibilita a vivere serena.
Ho una paura esagerata riguardo al futuro, questo mi porta a vivere il presente male.
Insoddisfatta, frustrata, consapevole, ecco cosa sono.
La mia domanda é una richiesta di comprensione, una richiesta legata al fatto se secondo voi é possibile cambiare tutto ciò, perché io davvero non vedo futuro e questo mi fa stare male.
Poi, un altra cosa, potreste darmi consigli su come fidarmi di più, perché queste paure io vorrei condividerle con qualcuno e, seppur le persone a cui farlo le ho, mi risulta impossibile.
Non so se effettivamente si possa dare risposta a questa domanda, forse vi farò perdere solo tempo, ma in ogni caso, grazie per l'attenzione.
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23 MAG 2023
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Cara Giulia,
Immagino quanto sia difficile vivere senza una base minima di fiducia, Innanzitutto in se stessi. La fiducia è una condizione Certamente incompatibile con il genitore normativo che alloggia dentro di te. Infatti, questo si nutre di divieti, obblighi, imposizioni giudizi e rigidità mentre la fiducia si basa su accoglimento, morbidezza, flessibilità, riconoscimento, pazienza. Sul relativo e non sull'assoluto che il dovere richiama. Non ci sono consigli per imparare a svilupparla, poiché la fiducia è uno stato interiore che va curato e coltivato sin da quando siamo bambini, innaffiato come una piantina che cresce e mette radici sempre più profonde. Quando questo processo viene deviato ci si trova di fronte a disfunzioni per eccesso o per difetto come nel tuo caso. Ma ciò non significa che tu non possa acquisirla, Basta continuare ciò che stai facendo, ovvero stare in relazione con la psicologa, aprirti rispetto a queste tue difficoltà, darti il tempo necessario. È naturale che ciò che hai capito con la testa non sia ancora stato pienamente metabolizzato digerito compreso e trasferito ad un livello più profondo, occorre molto molto tempo. Prova ad accostati a questo processo con un atteggiamento di curiosità attesa e accoglimento nei tuoi confronti e qualcosa accadrà.
Essendo un po' più clemente con te stessa compie già un atto di grande fiducia.
Spero di esserti stata utile
Resto a disposizione anche online.
Caramente
Dott.ssa Simona D'Urso
23 MAG 2023
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Salve,
Com'è stato innanzitutto dire qui che ha bisogno di tante cose?
Perché l'ha finalmente detto.
Buona continuazione ,
Un abbraccio
Roberta Del Monte
23 MAG 2023
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Ciao Giulia,
grazie per aver condiviso con noi ciò.
Il lavoro personale è difficile e richiede tempo. Ritengo sia importante portare questi aspetti che hai condiviso qui con la tua psicologa.
Resto a disposizione
Dott.ssa Marianna Mura
23 MAG 2023
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Gentilissima Giulia, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrivi, e comprendo come sia complesso e faticoso trovarsi ad avere molti pensieri. è molto complesso lavorare su noi stessi, e soprattutto doloroso. Credo che per te potrebbe essere importante l'esporre questi dubbi e difficoltà, anche di fiducia, direttamente alla specialista che ti segue, proprio per provare ad approfondire con lei le cause sottostanti, nonchè potenziare l'alleanza terapeutica fondamentale per una buona riuscita del percorso che state facendo.
Un saluto!
AV
23 MAG 2023
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Cara Giulia
può capitare di sentirsi così durante il proprio percorso di psicoterapia che richiede del tempo per prendere consapevolezza delle trasformazioni che stanno avvenendo. Sta gradualmente entrando in contatto con parti di sè che prima non conosceva e che, all'inizio, possono risultare sgradevoli.
Quanto le sta succedendo è molto importante e varrebbe la pena di raccontarlo alla sua terapeuta. Metterla al corrente della mancanza di fiducia nei suoi confronti vi aiuterebbe a lavorare sulla vostra relazione, a far emergere ciò che non funziona e a darle anche la possibilità di negoziare la sua posizione. Dal momento che lei si ritiene di poco valore, questa potrebbe essere un'ottima opportunità per iniziare a esistere all'interno di una relazione.
Le auguro un in bocca al lupo per il suo percorso.
23 MAG 2023
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Giulia, si è possibile. Mi sento di dirle di parlarne direttamente con la sua psicoterapeuta. Se il suo genitore normativo/critico è così ingombrante provi a sostituire i 'Devo' con i 'Posso', proprio a partire dal linguaggio. In lei intuisco anche una contaminazione forte del Bambino con tanta autosvalutazione e diffidenza. Lo spazio sicuro della terapia può aiutarla non solo a comprendere le sue paure ma anche a decidere che può fare diversamente. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa.
