Crisi scelta università

Inviata da Luca · 20 gen 2017 Orientamento scolastico

Salve, come da titolo, la scelta dell'università mi mette in crisi. Dopo una maturità classica conseguita con il massimo, e la cosa non mi ha pesato più di tanto malgrado studiassi molto, mi sono iscritto a ingegneria, poiché negli ultimi due anni di liceo, grazie ad un professore molto in gamba, avevo maturato un interesse per la matematica e la fisica. Dopo poco, mi accorgo che l'interesse era fittizio, e nonostante i miei sforzi, non ottenevo risultati. Così decido di cambiare e da allora non ho pace. Non so dove andare, all'improvviso non ho voglia di impegnarmi. Questa mia mancanza di voglia, mi fa sentire in colpa nei confronti dei miei genitori che pur di vedermi sereno mi hanno detto che posso starmene a casa e poi riprendere l'università. Io vedo i miei amici che vanno avanti malgrado le difficoltà (anche se un paio sono nelle mie condizioni) e specialmente quelli che al liceo zoppicavano ora corrono: com'è possibile invece che io, che non ho mai avuto intoppi non riesco nemmeno ad aprire un libro? Per quanto riguarda la scelta, non so cosa fare. Posso ancora cambiare corso fino a fine marzo, per non perdere l'anno ma questa situazione va avanti da mesi: avevo pensato a economia solo per trovare lavoro dopo, ma a me non piace affatto, la trovo arida. Avevo pensato anche a lettere classiche, perché magari essendo materie trattate al liceo non dovrei faticare troppo, ma poi dopo mi ritroverei disoccupato (mi piacerebbe anche insegnare ma oltre a non amare molto la letteratura, si sa che la situazione per i neo insegnanti è un calvario). Avevo pensato anche a medicina, mia prima scelta, ma non penso di essere all'altezza. Come posso ricordarmi tomi di migliaia di pagine? Inoltre non sono motivatissimo e probabilmente mi arrenderei subito. Al liceo ero solito prepararmi in modo maniacale per le interrogazioni, quasi a memoria, e i risultati infatti non mancavano: ora però quando penso di dover fare lo stesso per migliaia di pagine mi abbatto. Cosa posso fare?

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Miglior risposta 23 GEN 2017

Caro Luca,
quanti pensieri affollano la tua mente! Quante preoccupazioni e quante cose a cui devi pensare: te stesso, le tue aspirazioni, le tue paure e insicurezze, le aspettative, le motivazioni e i pro e i contro delle scelte, i sensi di colpa, i tuoi genitori e tutto ciò che si collega a loro, i tuoi amici, il confronto con gli altri...immagino come tu possa appunto sentirti confuso e in crisi! Sono davvero tante cose per un ragazzo giovane come te e non c'è niente di male a sentirsi abbattuti e a non saper bene dove e come procedere. Tu sei stato abituato a dare il massimo dell'impegno e ad andare avanti fino a raggiungere l'obiettivo, ma nella vita ci sono momenti in cui l strada non è così lineare e spedita. E questo è normale sai? Il problema non è se arrivano i momenti di crisi ma se non riusciamo a superarli ed io credo che tu, già solo scrivendo questa mail, stai dimostrando che sei intenzionato ad affrontare il tuo problema e superarlo. Io credo che ti sarebbe davvero utile intraprendere un breve percorso di consulenza psicologica mirato al problema universitario: ti aiuterebbe a prenderti un tempo e uno spazio in cui mettere ordine tra tutti i pensieri e a ridefinire le tue vere priorità e le cose per te importanti. Se tu avessi bisogno di altri consigli o di un aiuto sarei felice di poterti aiutare, non esitare a contattarmi. In ogni caso ti auguro di cuore di risolvere il tuo problema, un caro saluto
Dott.ssa Capuano Maria Concetta (Padova e Verona)

Dott.ssa Capuano Maria Concetta Psicologo a Padova

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23 GEN 2017

Buongiorno Luca,
capisco bene la tua angoscia perchè molti laureati l'hanno vissuta. L'università è un periodo di grandi cambiamenti, e non solo legati all'approccio ad un nuovo metodo di studio e a nuove materie. Cambiamo noi e il modo in cui il mondo ci guarda, cambiano le aspettative delle persone che abbiamo accanto e cambiano le nostre prospettive. Mi sembra che l'ansia di non aver scelto o scegliere la strada "giusta" (che poi, ne esiste davvero solo una?) non Le stia permettendo di fermarsi e prendere fiato. Le consiglierei di rivolgersi ad uno psicologo in modo da comprendere il motivo di questo blocco, che può essere legato appunto al timore del futuro che La aspetta o all'ansia di non riuscire a vivere il presente come fanno alcuni dei Suoi coetanei.
In ogni caso Le auguro il meglio, e mi creda,non è solo!

Cordiali saluti,
Dott.ssa Morone Sara

Dott.ssa Sara Morone Psicologo a Torino

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23 GEN 2017

Caro Luca penso che dalla delusione per aver abbandonato le aspettative sul progetto di ingegneria è scaturito un periodo in cui non riesci ad investire psicologicamente parlando in niente. Mi chiedo se la situazione riguarda solo l'area degli studi.Il punto a mio avviso è capire il perché e come questo è legato con la tua personalità e con i tuoi ideali. Cosa ti aspetti da te stesso nel futuro? E nel presente? Un periodo di psicoterapia per capirti meglio può essere utile.
dott.ssa Valentina Belbusti

Dott.ssa Valentina Belbusti Psicologo a Fano

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23 GEN 2017

Ciao Luca, intanto sappi che la situazione di stallo di cui ti lamenti colpisce molti ragazzi e ragazze, che come te si trovano a passare dallo studio metodico liceale, seguito e controllato dai professori con verifiche orali e scritte ad un tipo di studio più libero ,nel senso che è lo studente a decidere quando e come studiare non solo ,ma anche come suddividere le ore di concentrazione sui libri. Non lasciarti spaventare dalla consistenza dei tomi da studiare , frequentare le lezioni universitarie ha proprio lo scopo di rendere più fruibile ai giovani studenti la materie degli esami. Non scoraggiarti se all'inizio ti sembrerà tutto più difficile di prima è solo una questione di tempo e ti abituerai a tutte le novità. Però è importante che tu ti chieda se dietro le tue difficoltà c'è una paura inconsapevole di crescere , di fallire o di sbagliare, se risponderai a questa domanda e individuerai la tua paura avrai risolto in parte il tuo problema. Per quanto riguarda la scelta della facoltà oltre a farti aiutare da qualche centro di orientamento agli studi , potresti contattare il professore che ti aveva trasmesso entusiasmo per gli studi di ingegneria e parlarne con lui , sono certa che ti aiuterebbe a schiarirti le idee . Pensa sopratutto a fare felice te stesso , dato che la tua vita appartiene solo a te ,inoltre se tu sei felice i tuoi genitori lo saranno di conseguenza. Good luck!

Studio Catarinella Psicologo a Napoli

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21 GEN 2017

Caro Luca,

ho l'impressione che il passaggio dal liceo all'università ti abbia proiettato in un mondo così diverso da quello a cui eri abituato e che riuscivi a padroneggiare con ottimi risultati, che ti senti perduto.
Troppe scelte, un nuovo metodo di studio che richiede maggiore organizzazione del tempo, pianificazione delle attività, interi tomi da digerire, docenti che non sono così attenti agli studenti ecc ecc.
Può darsi che tu abbia optato per una facoltà non adatta alle tue propensioni ma cosa ha determinato la tua scelta? E nel valutare nuove possibilità pensi che basti sapere che avrai maggiori opportunità lavorative? O che farai pìù o meno felici i tuoi genitori?
Qual è la tua motivazione profonda? Perchè sarà quella che ti aiuterà a scegliere e a sostenere nel tempo la scelta che farai. Fosse anche di non proseguire negli studi o optare per una specializzazione post diploma.
Ti consiglio di rivolgerti ad uno sportello di orientamento universitario per avere qualche indicazione su come procedere nella valutazione.
Spero tu possa trovare presto la tua strada.
In bocca al lupo

D.ssa Daniela Sirtori Psicologo a Villasanta

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