Salve.. sono una ragazza di 25 anni. Mi capita spesso che senza un reale motivo cominci a piangere da non riuscire piü a farmarmi. Il pianto si accompagna talvolta ad iperventilazione. Questo mi capita al lavoro o quando sono a letto. A letto comincio a pensare ad una eventuale morte di un familiare e all'impossibilitá di reagire se ciò dovesse succedere. Ho spesso un atteggiamento aggressivo con gli altri e critico tutto ciò che le persone fanno. Vivo da 3 anni circa in Germania,lavoro come infermiera e denoto molto stress soprattutto all'inizio a causa della lingua. Ultimamente sul palmo della mano ho anche un'eczema disidrotico, penso dovuto allo stress. Vorrei un consiglio, è consigliabile andare da uno psicologo? Ho un pò il timore che non riesca a capirmi realmente o che io non riesca ad esprimermi al meglio.
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17 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Gentile Eugenia,
da quello che scrive, potrebbe trattarsi di una sintomatologia ansiosa che è opportuno indagare, comprendere e ascoltare attraverso una psicoterapia.
Quali sono le sue reali preoccupazioni? Di non essere capita, compresa? Ha questi timori anche nei confronti delle persone a lei più vicine?
Resto a sua disposizione
Un caro saluto
Dr.ssa Valentina Nappo
Psicologo Napoli Soccavo - Pompei - San Giuseppe Vesuviano (NA)
18 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Eugenia, quello che sta descrivendo può essere un momento in cui tutte le sue difese, atte a sostenere ritmi di vita duri e richiestivi, stanno cedendo. I sintomi che descrive possono ascriversi ad una sintomatologia ansioso-depressiva, che val la pena di sottoporre all'attenzione di un/a psicoterapeuta, che possa aiutarla a far luce su cosa le sta accadendo dentro. Al momento è il suo corpo che parla, col pianto improvviso e con l'irritazione sulla mano. La presenza di pensieri e preoccupazioni fanno pensare ad un "troppo pieno" che sta facendo fatica a contenere, per cui si affidi con fiducia ad un professionista che sarà certamente in grado di comprenderla. Un cordiale saluto,
dott.ssa Annalisa Sammaciccio psicologa psicoterapeuta a Padova
11 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Eugenia
lei sta dimostrando di essere una donna forte e determinata e sta costruendo il suo futuro con tanti sacrifici e con ottima volontà di andare avanti.
Tuttavia dal suo racconto mi sembra di percepire una certa durezza e quello che le chiedo è: dove ha messo la sua emotività? Il suo essere donna e il suo femminile stanno soffrendo troppo sacrificati da una dominante razionalità.
Credo lei debba ritrovare una "morbidezza" una capacità di connessione con gli altri e con il mondo.
Penso soprattutto a quando dice: "Ho spesso un atteggiamento aggressivo con gli altri e critico tutto ciò che le persone fanno."
E' stata brava ad individuare in se stessa questo atteggiamento particolarmente limitante nelle relazioni e rivelatore di un criticismo e durezza che senza dubbio lei rivolge anche a se stessa.
Lei ha bisogno di ritrovare molta calma e una dimensione serena e accettante.
Deve aprirsi alla vita e mettere in primo piano i suoi bisogni.
Certamente una Psicoterapia le sarà molto d'aiuto.
Non abbia timori di non essere compresa , piuttosto si apra così come ha fatto con noi e il resto verrà da solo.
Un caro saluto
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna
11 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno Eugenia,
Da quanto scrive emergono dei sintomi espressi con estrema chiarezza. È probabile che vi sia corrispondenza tra ciò che sente, in termini psicologici, e ciò che manifesta anche a livello corporeo.
Consultare un professionista, oltre a comprenderla ed aiutarla, potrebbe condurla verso una maggiore consapevolezza rispetto ai processi che stanno coinvolgendo la sua vita in questo momento. Quindi si le consiglio di provare a contattare una figura nei confronti della quale affidarsi.
Sulla base del mio personale parere, ritengo che lei stia vivendo un periodo di forte sovraccarico, o stress, rispetto al quale probabilmente non ha piú risorse efficienti ed adeguate per superarlo. I momenti di crisi, o di esaurimento, per quanto difficili e fonte di sofferenzam diventano spesso anche occasioni per conoscersi più profondamente e per capire quale possibile svolta dare alla propria vita, in meglio.
Quindi abbia fiducia nel suo modo di esprimersi perché è molto chiaro, e abbia fiducia anche nel rivolgersi ad uno psicologo perché sicuramente la aiuterà a ritrovare se stessa, oltre che a comprenderla.
In bocca al lupo per tutto!
Dr.ssa Anna Gallucci
10 MAR 2015
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Eugenia,
lei si è espressa benissimo e si è fatta capire altrettanto bene. Sia sicura di questo.
Molte cose nella sua vita stanno accadendo per dirle che è arrivato il momento di chiedere un po’ di aiuto per sé. Così giovane sta affrontando delle prove molto difficili: l’allontanamento dalla casa e dalla famiglia, prima ancora, immagino, degli studi non facili, terminati regolarmente, un lavoro duro da affrontare in terra e lingua straniere, e tutto questo, mi pare, da sola.
Non dice niente delle vicende riguardanti la sua vita personale e familiare, ma mi sembra che lei sia abituata a combattere la vita a muso duro e da sola, pretendendo molto da se stessa.
Chissà quante lacrime non si è potuto permettere, quanta paura di non farcela, con conseguenti sensi di colpa , ha dovuto soffocare, L’aggressività è spesso una difesa alle nostre paure e la critica proiettata sugli altri può nascere da un perfezionismo ferreo intollerante verso errori e debolezze, soprattutto propri. Questo naturalmente può provocare uno stress forte che, non potendo essere compreso con la mente e con l’anima, si riversa nel corpo.
Si faccia aiutare, Eugenia, a ritrovare un equilibrio più naturale nella sua vita e a utilizzare le sue grandi energie per una vita serena e soddisfacente.