Crisi di identità causa lavoro

Inviata da Ingegnera · 31 ago 2021

Buongiorno a tutti, sono una ragazza di 26 anni e da Dicembre 2020 ho iniziato a lavorare in una piccola azienda vicino casa.
Premesso che è il mio primo lavoro, la paga è buona ed è un'area di lavoro coerente al mio titolo di laurea.
Sì tratta si un ambito lavorativo prettamente maschile (ingegneria), dove devo aver a che fare con operai e in ufficio prevalentemente devo rapportarmi con 3 uomini (di cui 2 sono i capi).
La mia crisi nasce per diversi motivi:
1. Essendo laureata da poco, sto imparando praticamente tutto da zero o quasi, il che mi rende poco indipendente
2. Mi sento a disagio a lavorare in un ambito prettamente maschile, spesso vengo esclusa dalle riunioni, vengo guardata dalla testa ai piedi quando arrivo in ufficio, mi sento sottovalutata e Guardata con un atteggiamento di inferiorità, soprattutto da parte degli operai che sembrano non apprezzare la mia presenza
3. Sembra che il mio ruolo sia quello di una segretaria tecnica addetta alla parte commerciale (mansioni che nulla hanno a che vedere con ciò che ho studiato)
4. Per i motivi di cui sopra, vivo i 5 giorni della settimana in attesa che arrivi il weekend per evadere da quella sta diventando una vera a propria gabbia.. Ogni mattina, quando mi sveglio, provo ansia e timore nel raggiungere il luogo di lavoro, ho paura ad entrare in quell'ufficio perché mi sento solo un pesce fuor d'acqua, inadatto a quell'ambiente di lavoro.
5. Il collega che lavora con me è molto in gamba, condividiamo la stessa stanza e rispetto a lui mi sento impreparata e non competente.. Ho paura di non riuscir mai a raggiungere il suo livello..
A questo punto, dato il mio continuo malessere che si protrae da quando ho iniziato a lavorare, credo che la causa sia proprio questo lavoro, sto cercando altro ma non ho trovato ancora niente.. Mi sento infelice e insoddisfatta, sento che questo non è il posto giusto per me.. Nell'attesa di trovare un'altra occupazione, vorrei capire se il problema sia io o l'ambiente di lavoro.. Grazie

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Miglior risposta 1 SET 2021

Buongiorno,
sicuramente andrebbe approfondito meglio questo suo malessere.
Bisognerebbe capire se sia legato più in generale a lei stessa ed al suo modo di approcciarsi e vivere determinate situazioni, oppure sia inerente solo ed esclusivamente all’attuale situazione lavorativa.
Nel secondo caso, potrebbe esserle utile un cambio di occupazione. È giovane, ha 26 anni, quindi non si precluda nulla.
Potrebbe pensare ad un consulto psicologico che la aiuti a fare maggiore chiarezza.
Rimango a disposizione, cordiali saluti,
Dott.ssa Laura Balduchelli

Dott.ssa Laura Balduchelli Psicologo a Carnate

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6 SET 2021

Buongiorno carissima,
comprendo il tuo malessere, le tue paure e insicurezze.
Sei alla tua prima esperienza di lavoro e non ti sei trovata in un ambiente facilitante, anzi.
Hai iniziato subito col botto!

È come se in questo momento tu sentissi di non avere le risorse e capacità necessarie per affrontare le persone, le mansioni e l'ostilità che "senti" arrivare dai colleghi. Così come il paragonarti con il collega "in gamba" ti genera insicurezza e sfiducia nelle tue capacità...ma lui da quanto lavora lì?!

Quello che mi sento di dirti è che il "problema" non sei tu e nemmeno il tuo posto lavoro: questo è il modo in cui tu stai vivendo questa situazione, è il frutto dell'incontro tra le tue insicurezze (che sono fisiologiche data la tua giovane età e trattandosi del primo lavoro) e un contesto che sembra non ti stia rendendo le cose più semplici (forse mancano un po' di sensibilità?).

Quel collega tanto in gamba...puoi provare a vederlo come un esempio da cui imparare?
Fra tutte queste persone che ti circondano ci può essere qualcuno che possa essere un "alleato" e farti da supporto?
Sei laureata da poco, stai imparando: datti obiettivi realistici! Stai imparando!
Fra le tue mansioni in cosa ti senti capace? Quali sono i tuoi punti di forza? In cosa invece vorresti migliorare?
Queste riflessioni possono aiutarti a trovare un senso nel tuo lavoro oggi, un significato per te, anche per il tuo futuro.

Nulla ti impedisce di cercare un ambiente più adatto a te, anzi se è quello che desideri, vai in quella direzione.
Ma l'esperienza che stai facendo oggi, se la utilizzi per avere maggiore consapevolezza, accrescere le tue risorse per affrontare le difficoltà, ti sarà utile sempre in futuro.

In bocca al lupo per tutto e se ne senti il bisogno, puoi contattarmi.
Saluti,
Dott.ssa Melania Rivalta - Psicologa

Dott.ssa Melania Rivalta Psicologo a Ravenna

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2 SET 2021

Buongiorno,

mi sembra da quello che racconta che da un lato stia già cercando un'altra occupazione perché crede che sia questo lavoro a generarle malessere, ma dall'altro c'è una parte di lei che vorrebbe capire se il problema sia invece più personale.

Mi sembra di capire che viva male la sua quotidianitò lavorativa e che abbia la sensazione, se non la certezza, di non essere apprezzata lì, di venire esclusa da alcune attività, di non essere all'altezza del collega con cui lavora.

Non so se lei è d'accordo, ma mi sembrano sospetti fondati e forse varrebbe la pena di vedere quanto effettivamente siano presenti. Se dovessi proporle un piccolo esercizio, le chiederei di andare alla ricerca di tutti i piccoli segnali che confermano queste sue sensazioni, magari segnandoseli da qualche parte. Potrebbe addirittura chiedere al collega come valuta la sua performance o agli operai se apprezzano o meno la sua presenza, e così via.

Rimango a sua disposizione per un confronto. Faccio colloqui anche online e avere un punto di vista esterno potrebbe essere utile per superare questo empasse che va avanti mi sembra da un po' di tempo.

Buon proseguimento,

Paolo Perez

Dott. Paolo Perez Psicologo a Torino

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2 SET 2021

Cara Ingegnera,
l’approccio alla prima esperienza lavorativa spesso fa emergere insicurezze e porta a metterci in discussione, da una parte ci sono i libri di testo sui quali abbiamo studiato e dall’altra c’è la paura di non essere in grado di applicare concretamente ciò che abbiamo appreso. La prima domanda alla quale rispondere è se l’ambito e il settore lavorativo da Lei scelto la soddisfano e in seguito chiedersi se l’ambiente nel quale svolge quel lavoro è la principale causa di ansia e insoddisfazione o se derivano da sue insicurezze personali e bassa autostima che se adeguatamente trattate, da un punto di vista psicologico, potrebbero aiutarla a gestire un ambiente da Lei vissuto come ostile e discriminatorio.
Ancora oggi l’essere donna e giovane spesso porta le persone a riporre poca fiducia nel loro operato, tuttavia le prime ad avere fiducia nelle nostre capacità dobbiamo essere noi stesse perché solo così riusciremo a dimostrare agli altri di essere competenti e parimenti intelligenti.
Non si incolpi per non saper rispondere a tutte le richieste che le vengono fatte o di percepire maggiore esperienza e competenza nei suoi colleghi, probabilmente lavorano lì da più tempo di Lei o hanno avute precedenti esperienze lavorative che gli hanno permesso di acquisire le giuste capacità, potrebbe provare a confrontarsi con loro e scoprire che all’inizio è difficile un po' per tutti orientarsi in un nuovo contesto. Si ricordi che è il suo primo lavoro a ha tutto il diritto di imparare e mettersi alla prova, consapevole che a volte avrà successo e altre no ma questo fa parte del processo di apprendimento.
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che possa aiutarla a rispondere a queste domande e che le permetterà di vivere più serenamente il contesto lavorativo.
Rimanendo a sua disposizione,
Cordiali saluti,
Dott.ssa Valeria Parisi

Dott.ssa Valeria Parisi Psicologo a Modena

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2 SET 2021

Gentilissima,
il mondo del lavoro non sempre è facile, soprattutto quando si è agli inizi della propria carriera perchè cambia la propria quotidianità, i ruoli, le responsabilità e si devono costruire nuove relazioni. Per questi motivi può essere normale, in alcuni casi, sentirsi un pesce fuor d'acqua come lei sottolinea. A questo punto, il mio consiglio è quello di comprendere se vale la pena soffermarsi su questi aspetti (che potrebbe ritrovare in qualunque altro contesto di lavoro essendo, come dice lei, un ambiente prettamente maschile) o se con il tempo sarà possibile superarli. Per fare ciò le consiglio un supporto psicologico che la possa aiutare a incrementare la propria autostima e sicurezza personale.
Rimango a sua disposizione e le auguro buona fortuna
Dott. Massimiliano Compagnone
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Dott. Massimiliano Compagnone Psicologo a La Spezia

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1 SET 2021

Salve, mi dispiace per il disagio espresso. Potrebbe essere utile crearsi uno spazio d’ascolto in cui riflettere su ciò che sente, avviando un percorso psicologico che possa esserle di supporto in questo momento e in cui indagare meglio pensieri e vissuti emotivi connessi alla situazione riportata.

Un saluto
Dott.ssa F.M.

Dott.ssa Francesca Moscetta Psicologo a Roma

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1 SET 2021

Carissima ingegnera,
purtroppo i tempi sono cambiati poco.
Lavorare in un ambiente maschile d essere laureata da poco non aiuta.
Da ciò che scrive sembra che abbia poca sicurezza nelle sue capacità.
Questa poca attenzione nelle sue risorse e capacità è presente anche in altri settori oltre a quello lavorativo?
Le consiglierei di intraprendere un percorso psicologico per cercare di credere e potenziare le sue risorse interne.
Resto a disposizione anche online se vorrai.

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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1 SET 2021

Buongiorno, essendo da poco in questa azienda e alla tua prima esperienza lavorativa credo potrebbero essere plausibili alcune delle situazioni che racconti e quindi una difficoltà di adattamento da parte tua a quel tipo di ambiente.
La disciplina è si, per lo più maschile Penso tu lo.sapessi già...però. .Dovresti riflettere se tu hai queste difficoltà in generale o.se è la prima volta, questo potrebbe indicarti la strada per rispondere alla tua domanda e nel secondo caso fare qualche colloquio per mettere meglio a fuoco le tue fragilità , o rischiano di ripresentarsi anche se cambi lavoro /ambiente
Cari saluti Dott.ssa Belinda Doria

Dott.ssa Belinda Doria Psicologo a Vecchiano

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1 SET 2021

Carissima Ingegnera,
purtroppo ancora oggi, nonostante quello che si dica, atteggiamenti di discriminazione di genere sono tutt'altro che sopiti.
In più la sua giovane età non le faciliterà il compito, soprattutto il venire presa sul serio. Quello che bisognerebbe approfondire è capire se lei è la prima che crede in sé stessa anche se dalle poche righe che scrive sembra che non abbia molta fiducia nelle sue capacità. Questa mancanza di autostima è presente anche in altri ambiti della sua vita? Bisognerebbe andare a fondo per capire se è questo il suo funzionamento o se queste difficoltà le avverte solo in ambito lavorativo.
Sicuramente un percorso con un professionista potrebbe aiutarla prima di tutto a sostenere il momento e poi a capirsi e capire meglio il suo funzionamento e come è fatta per poter affrontare questa ed altre sfide con maggiore sicurezza.
Sono a disposizione
Un caro saluto
Dott.ssa Stefania Barbaro
(ricevo anche on line)

Dottoressa Stefania Barbaro Psicologo a Milano

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1 SET 2021

Buongiorno Ingegnera,
Per rispondere alla sua domanda ho necessità di fargliene io una: il disagio che avverte nell’ambito del lavoro lo ha avvertito anche in altri contesti?
Le auguro il meglio e resto a disposizione
Dott.ssa Oriana Parisi

Dott.ssa Oriana Parisi Psicologo a Bari

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