cotta per un collega. ..

Inviata da confusa · 19 ott 2015 Terapia di coppia

Sono una donna di 40 anni, sposata, e con un bambino piccolo.
Io e mio marito stiamo insieme da 8 anni. Prima di lui non avevo praticamente mai avuto una storia importante. Solo un paio di relazioni durate al massimo qualche mese e di cui una risalente ai tempi dell'università. Mi sono sempre sentita non brutta ma bruttina. E questo mi ha fatto in passato soffrire molto. A volte mi chiedo comunque come sarebbe stata la mia vita se avessi avuto una famiglia diversa e/o un carattere diverso magari avendo lo stesso corpo. Da un paio di anni lavoro con un collega, lui single ( non so e non capisco bene il perché
) e bello! Ci siamo trovati bene sul lavoro e lui a volte mi faceva commenti su quanto fosse carina una tal collega o qualcuna che per motivi anche occasionali avesse a che fare con il nostro ufficio. Poi ad un certo punto a iniziato a fare battute ambigue, mai a sfondo sessuale, del tipo a farmi presente che quella sera sarebbe passato sotto casa mia alla tale ora... per andare a.... oppure che il giorno prima era passato li vicino ... ed altri che sarebbe lungo raccontare anche se magari utile per capire. Poi ci sono giorni che parla di meno e altri che sembra riavvicinarsi. ... questo mi ha fatto riflettere su di me e sul mio matrimonio. .. avrei bisogno di provare o di riprovare quella sensazione di poter piacere ad un uomo che forse è capitata poche volte nella vita. Per quanto riguarda il rapporto con il collega diciamo che non lo capisco e anche questo mi " spiazza". A volte ho avuto modo dii credere che lui potesse provare qualcosa per me altre volte penso che al massimo mi consideri un' " amica di ufficio " e questo comunque a causa dell'oggettiva disparità fisica. ... considerando che in ufficio siamo in pochi è difficile evitarlo. Questa situazione mi da fastidio perché sono sempre stata razionale. Mi aiutate a capire?

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Miglior risposta 19 OTT 2015

Gentile Confusa
lei si è presa una cotta e spesso quando si è infatuati si tende a interpretare gli eventi in modo distorto; non è detto che il collega le dica che è passato sotto casa sua per "provarci"... forse è semplicemente un tentativo di trovare dei punti in comune per avviare uno scambio comunicativo.
Questo sentimento verso il suo bel collega che lei giustamente ridimensiona chiamandolo "cotta" le può tornare molto utile per contattare i suoi bisogni profondi (che si stanno facendo ascoltare sotto forma di infatuazione simil-adolescenziale).
Mi riferisco al bisogno di piacere, di essere corteggiata, di sedurre ed essere sedotta che il legame con suo marito in questo momento non soddisfa abbastanza.
Prima di abbandonarsi alla cotta, e fuggire dal problema principale, sarebbe utile che lei rifletta se c'è la possibilità, insieme a suo marito, di migliorare l'intesa di coppia.
Cordialmente
Dott.ssa Stefania D'Antuono

Dott.ssa Anna Stefania D'antuono Psicologo a Venezia

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21 OTT 2015

Cara confusa
credo che lei abbia sempre sottovalutato se stessa in particolare sotto l'aspetto fisico e, non piacendosi, ( anzi mettendo come una cortina tra lei e il suo corpo vista la neutralità con cui si definisce "bruttina" neanche brutta) ha sviluppato soprattutto la sua parte razionale come modalità di compensazione al problema.
Ora i 40 anni offrono la condizione d'età per una "revisione" delle posizioni interiori e sta sbocciando in lei il desiderio di vedersi diversamente e di trovare quella condizione di piacersi e piacere tannto importante per noi donne.
Questo suo collega, che lei definisce single e piacente le offre occasione, sia attraverso i suoi commenti ad altre donne sia per le attenzioni che rivolge a lei, di ripensarsi in modo nuovo e questo sgretola un poco le sue barriere razionali.
Se la mia riflessione può avere senso per lei, lei ora dirà: che fare dunque?
Inizi a piacersi e a valorizzarsi molti di più. Esca dalla zona d'ombra in cui si è volontariamente rinchiusa e lavori alla sua autostima ritornando al corpo, alle emozioni e al volersi davvero bene.
Colga questo momento di crescita e di autosviluppo e non pensi troppo al domani; c'è una vita di donna da vivere oggi.
Cari saluti Dott Silvana Ceccucci Psicologa-Psicoterapeuta.

Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicologo a Ravenna

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20 OTT 2015

Gentile lettrice,

ho letto attentamente la sua richiesta e capisco la confusione che sta provando. Afferma di essere sempre stata molto razionale e forse in questo momento la presenza di emozioni forti e ambivalenti la destabilizza. Credo che lei abbia già centrato un aspetto fondamentale della situazione che sta vivendo, vale a dire il suo bisogno di essere riconosciuta e di essere apprezzata come donna che piace. Racconta di essersi sentita bruttina in passato e di avere avuto poche esperienze sentimentali, può darsi che abbia avuto anche poche occasioni di sperimentare una maggiore sicurezza nel rapporto con gli uomini ma soprattutto nella percezione di sé e di altri importanti aspetti in gioco, come il riflesso nello sguardo dell'altro e la capacità di sedurre (inteso come condurre a sé) l'altro. Le attenzioni di questo collega posso aver riacceso il desiderio di misurarsi con questi aspetti e può darsi che l'ambiguità del vostro rapporto tenga viva la questione. Una possibilità da considerare, prima ancora di decidere se agire o meno nella relazione con lui, è quella di usare quest'occasione come momento di riflessione e di confronto con se stessa, per lavorare sulla percezione che ha di sé e valutare se ci sono delle cose che vorrebbe cambiare e quali siano i possibili e diversi modi per farlo. Penso che un lavoro in questo senso potrebbe cambiare la percezione che ha della relazione col collega, ma soprattutto rivelarsi molto interessante. Buona fortuna,

dott.ssa Simionescu

Anonimo-142267 Psicologo a Como

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19 OTT 2015

Gentile lettrice,
da ciò che dice si capiscono due cose : 1) che lei non è molto soddisfatta della sua relazione coniugale perchè magari non riceve le attenzioni che vorrebbe da suo marito; 2) che ha un basso livello di autostima anche perchè si svaluta e non si piace fisicamente.
Detto ciò è altrettanto evidente che si è invaghita del suo collega di lavoro e magari interpreta le sue parole in sintonia con i suoi bisogni/desideri.
E' anche possibile che il suo collega, scapolo e belloccio, si sia accorto di questo suo tallone di Achille e giochi un pò come fa il gatto col topo.
Pur comprendendo il suo bisogno/desiderio e senza mettere in dubbio che lei anche se si ritiene "bruttina" possa piacere, la inviterei a non fare passi falsi col rischio di incappare poi in qualche amara delusione ma piuttosto a riavvicinarsi a suo marito sia emotivamente che fisicamente anche per salvaguardare la sua famiglia.
Se questa cosa le dovesse riuscire difficile prenda in considerazione l'idea di intraprendere una psicoterapia di coppia o, in caso di indisponibilità di suo marito, individuale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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19 OTT 2015

Cara Lettrice,
è importante che lei si soffermi sul significato che hanno, per lei, le frasi che le dice il suo collega e sui bisogni che soddisfano.

Se i bisogni soddisfatti sono l'essere corteggiata, piacere ad un uomo, sentirsi piacevole e desiderata, si chieda se sia possibile riportare queste componenti nella suo matrimonio. Per fare questo, può farsi aiutare da uno psicologo.

Un saluto
Dott.ssa Francesca Fontanella

Dott.ssa Francesca Fontanella Psicologo a Rovereto

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