sono un laureato in Ingegneria (con voti molto bassi), ora ho un lavoro abbastanza ben retribuito nell'ambito del medicale, ho una bella macchina, la moto e non ho mai avuto problemi a trovare delle ragazze.
Però adesso dopo qualche anno che lavoro ho già voglia di cambiare (per la seconda volta) per poter guadagnare di più. Ogni volta che trovo una ragazza trovo sempre qualcosa che non va per non impegnarmi e cercare "di meglio", ho tutto ma non riesco ad apprezzarlo e non capisco perché, negli ultimi tempi ho anche allontanato i miei amici e non ho nessuno di cui mi fido per poter condividere il mio malessere, cosa devo fare?
Vi ringrazio in anticipo per le risposte.
Saluti
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2 APR 2015
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Buongiorno Paolo,
ha fatto bene a scrivere. Se uno lancia una richiesta d'aiuto, c'è sempre qualcuno disposto a dar una mano.
Anche a me le cose non tornavano. Soddisfatto in ogni ambito, ma da nessun punto di vista, realmente. Tutto sembra andare per il meglio, ed invece ci sarebbero delle domande che non hanno risposta. Ed anzi, a chiedere agli amici cosa ne pensano, veniamo etichettati come strani.
Capisco il tuo punto di vista e mi piacerebbe, anche solo per email, cercare di trovare delle risposte.
Cordialmente, Dottor Antonino Savasta.
10 APR 2015
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Buonasera,
la continua ricerca di cambiamento è indice di instabilità che è una caratteristica prevalente del periodo adolescenziale.In età adulta potrebbe provocare non pochi disagi relazionali e potrebbe indicare difficoltà di crescita personale e sociale.La sua situazione andrebbe maggiormente indagata in modo da consigliarle il miglior percorso psicologico.Spero di esserle stato utile, cordiali saluti. Dott. Pierluigi Barale
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10 APR 2015
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Salve Paolo, dovresti capire innanzitutto cosa ti spinga a lasciare per cercare qualcosa di più, cosa ti risulti stretto di una relazione duratura. Soprattutto dovresti evitare di isolarti, ma ti consiglio di intraprendere un percorso, consigliandoti con qualcuno di cui ti fidi, per capire il significato del tuo "muoverti", visto che, se scrivi qui, vuol dire che non ti rende felice.
Tanti cari auguri
Erika Berton
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10 APR 2015
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Salve Paolo, forse dovresti provare a chiederti cosa ti renda insoddisfatto nella tua vita, e ti spinga a provare sempre nuove sensazioni, più elettrizzanti e stimolanti, senza mai fermarti su una,(relazione, lavoro) che col tempo assume dimensioni più rassicuranti, ma meno vivaci. Se scrivi qui vuol dire che non ti rende felice, prova a fare un percorso, affidandoti a qualcuno, di cui hai sentito parlare da persone di cui ti fidi, magari vicino a te, e vedrai che pian piano scoprirai il perché del tuo modo di "muoverti".
Auguroni
Berton Erika
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8 APR 2015
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Buongiorno Paolo tra le sue parole leggo la fatica nel riconoscere la sua sofferenza emotiva. Mi dispiace molto che lei possa avere tante ricchezze , ma i valori quelli che in questo momento sente come mancanti sicuramente sono preziosi da cercare dentro di lei e poi magari da riconoscere anche fuori nella quotidianità. Non esiste Paolo una ricetta magica, per ciò che chiede, ma sicuramente può rivolgersi ad un psicoterapeuta che insieme a lei si permette di capire il motivo per cui non riesce ad apprezzare le cose ed i valori che ha, e a capire come mai fatica nelle relazioni amicali e affettive. Spero di esserle stata utile. Buona giornata.
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7 APR 2015
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Caro Paolo, condivido l'idea che forse ha già dato il via ad un cambiamento in quanto si è dato la possibilità di fermarsi. Leggendo la sua lettera mi è venuta in mente l'immagine di una persona che mangia di tutto velocemente, nel tentativo di riempirsi, senza mai assaporare nulla. Mi viene da chiederle quale fame deve soddisfare?quale vuoto? oppure a chi deve piacere? Questo però può essere solo l'oggetto di un percorso dentro di sé, che magari le dia la possibilità di capire in quali cose sente di essere realmente, quali sente sue e la soddisfano pienamente. Chissà che non scopra che c'è qualche talento o aspirazione a cui, in questa corsa, non sta dando spazio!
Saluti,
dr.ssa Laura De Martino
Psicologa Psicoterapeuta Relazionale, Napoli
7 APR 2015
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Gentile Paolo, questa attitudine a "vedere sempre il bicchiere mezzo vuoto" e a trovare elementi critici costituisce un "filtro" molto doloroso attraverso cui guardare il mondo. E' fonte di insoddisfazione costante. Il fatto che te ne sia accorto ora è un ottimo segnale, può essere l'inizio per un'importante cambiamento che ti permetta di vivere con obiettività e serenità godendo appieno di ciò che ti appartiene. Se vuoi effettuare un primo colloquio per valutare un possibile percorso di terapia contattami. Dott.ssa Rossella Grassi Psicologa e Psicoterapeuta
7 APR 2015
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Potrei sapere per curiosità quanto sono stati bassi i suoi voto? Spesso ci sono persone che valutano come insoddisfacenti delle performance che ad altri sembrano eccellenti e potrebbe essere il suo caso, visto che so che il semplice fatto di essersi laureato in ingegneria e aver trovato lavoro la propria laurea è cosa non da poco per molti. In quel caso potrebbe darsi che lei dipende fortemente dai propri risultati e li valuta con criteri estremamente severi, non riuscendo ad apprezzarli, quindi ad apprezzare se stesso
2 APR 2015
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Buongiorno Paolo,
evidentemente ha bisogno di fermarsi e di capire/capirsi.
Forse è il momento giusto per trovare le sue risposte e per conoscere cosa è per lei soddisfazione, cosa le dà benessere.
E per fare questo percorso può decidere di rivolgersi ad un terapeuta che la guidi nella conoscenza di se stesso in questo momento della sua vita.
Cordiali saluti
D.ssa Ilaria Di Nasso - Pisa
1 APR 2015
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Caro Paolo,
Da quello che scrive mi sembra opportuno che contatti uno/a psicoterapeuta per comprendere al meglio il suo modo di funzionare.
Cordialmente,
Dott.ssa Gerbi
1 APR 2015
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Buongiorno,
beh da quanto racconta a una prima impressione non sembra se la passi male, soldi, ragazze e un lavoro. Le consiglio di fermarsi a riflettere magari assieme a un professionista sulla sua condizione e troverà quello che le manca per apprezzarsi e apprezzare ciò che ha.
Dott. Silvia Piantanida
1 APR 2015
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Gentile Paolo,
sembrerebbe che il nucleo centrale dei suoi problemi sia una certa sfiducia generalizzata che la porta ovviamente a non apprezzare ciò che la circonda.
Non credo potrebbero essere sufficienti risposte sul da farsi in questa sede, le consiglio di consultare uno psicologo/a psicoterapeuta che saprà indagare sia le origini di tale atteggiamento,sia sopratutto i rimedi. Potrebbe essere sufficiente anche una terapia breve.