Costante rifiuto, ghosting etc

Inviata da Gigi · 5 mar 2025 Relazioni sociali

Buonasera, scrivo per avere alcuni pareri. Sono G., ragazzo venticinquenne; mediocre, non ricchissimo, non bello, non brillantissimo, non intelligente (e d'altra parte non povero, non deforme o trascurato fisicamente, non stupido). Insomma, come tutti, o come tanti. So che molti ragazzi, come me, vengono costantemente rifiutati dalle ragazze; ed effettivamente è così: dopo qualche appuntamento, la reazione più normale nei miei confronti è ghosting o, da parte delle più caritatevoli, il classico "voglio concentrarmi su me stessa". Ora, questo va avanti da molto; e sì, lo so che non devo fare misurare ad altri il mio valore, ma a un certo punto mi viene il dubbio che questo valore sia effettivamente bassissimo. Anche perché: a) vado in cerca di persone simili a me per interessi e temperamento; b) cerco, e in questo mi faccio aiutare anche da mie amiche femmine, di essere il meno invasivo e inopportuno possibile; di usare quanta più cortesia, quanta più gentilezza possibile.
Io vorrei solamente una normale relazione seria con una ragazza normale, come me. Sembra che questo sia qualcosa di fuori dal mondo, di totalmente al di fuori della mia portata. E ovviamente questo non fa che crescere una mia tristezza, una mia insoddisfazione, una mia cupezza (non voglio dire depressione) che cresce ogni giorno di più e che ogni giorno di più fatico a mascherare.
E se mi lamento di questo so che verrei detto misogino o cose simili. Non è così. Però a un certo punto il costante rifiuto non può che farmi chiudere e sprofondare, e pagare uno psicologo per sentirmi dire belle parole mi pare ingiusto verso me stesso. Forse sono sbagliato e basta, sbagliato come tutti, in una società in cui tutti non vogliono sapere più niente di essere come tutti.
Qualcuno mi dica se ha qualcosa da aggiungere o suggerire. Grazie

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Miglior risposta 6 MAR 2025

Ciao Gigi,
sono molto dispiaciuta di leggere le tue parole cariche di frustrazione e dolore. Quello che vedo nel tuo racconto è una forte sofferenza e senso di rifiuto.
Una questione che mi ha colpito molto è quanto hai parlato del fatto che ti fai aiutare dalle tue amiche femmine per essere meno invadente e più cortese possibile. Perché non senti di poter essere semplicemente te stesso? Chi saresti tu in un tentativo di approccio e in una relazione senza un "copione" da seguire?
Spesso incontriamo persone che non sono giuste per noi, ma purtroppo su questo non possiamo farci più di tanto. Quello su cui potrebbe essere utile lavorare è chiedersi come mai con il tipo di persone che cerchi sembra ripetersi un pattern? Cosa porta in te questo forte desiderio di essere accettato da una ragazza, tale da cercare delle strategie quasi come fosse un problema matematico da risolvere?
Forse pagare uno psicologo per sentirti dire belle parole è ingiusto verso te stesso, ma potresti pagarlo per aiutarti a pensare di voler dire belle parole a te stesso.

Resto a disposizione,
Dott.ssa Beatrice Zucca

Beatrice Zucca Psicologo a Bergamo

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6 MAR 2025

Caro G., la tua lettera trasmette una profonda tristezza e frustrazione, sentimenti che comprendo perfettamente. Non sei solo in questa situazione, molti giovani si trovano a lottare con le stesse difficoltà nel trovare una relazione significativa.

Analisi della situazione:

1) Autovalutazione:
La tua autodescrizione, seppur onesta, sembra eccessivamente critica. Ricorda che ognuno ha i propri punti di forza e debolezze.
Concentrarsi solo sugli aspetti negativi può creare un circolo vizioso di insicurezza e sfiducia.

2)Approccio alle relazioni:
La tua strategia di cercare persone simili a te è valida, ma forse dovresti ampliare i tuoi orizzonti e aprirti a nuove esperienze.
La gentilezza e la cortesia sono qualità apprezzabili, ma a volte è necessario mostrare anche un po' di iniziativa e sicurezza in sé stessi.

3)Aspettative:
Desiderare una relazione seria e normale è legittimo, ma è importante essere realistici sui tempi e sulle modalità in cui essa può concretizzarsi.
Le relazioni richiedono tempo, impegno e compatibilità reciproca.

Suggerimenti:

1) Lavora sull'autostima:
Concentrati sui tuoi punti di forza e sulle tue passioni.
Prenditi cura di te stesso, sia fisicamente che mentalmente.
Sperimenta nuove attività e hobby per scoprire nuovi aspetti di te stesso.

2) Rivedi il tuo approccio alle relazioni:
Sii aperto a conoscere persone diverse, anche al di fuori della tua cerchia abituale.
Mostra interesse sincero per gli altri e ascolta attivamente.
Non aver paura di mostrare la tua personalità e i tuoi interessi.
Sii consapevole del fatto che, in una prima fase di conoscenza, le persone sono attratte da chi dimostra sicurezza in se stesso, e che quindi è necessario lavorare su questo aspetto.

3) Considera il supporto professionale:
Uno psicologo può aiutarti a esplorare le tue insicurezze e a sviluppare strategie per migliorare la tua autostima e le tue abilità sociali.
Non è un segno di debolezza chiedere aiuto, ma un atto di coraggio e di amore verso se stessi.

4) Non perdere la speranza:
Trovare la persona giusta richiede tempo e pazienza.
Non lasciare che le esperienze negative del passato ti impediscano di aprirti a nuove possibilità.
Cerca di vedere ogni appuntamento come un esperienza di crescita, e non come un potenziale fallimento.

Riguardo alla tua paura di essere etichettato come misogino:

Esprimere la propria frustrazione non è misoginia.
È importante distinguere tra il criticare comportamenti specifici e il generalizzare su un intero genere.
Concentrati sul comunicare i tuoi sentimenti in modo rispettoso e costruttivo.

Ricorda che sei una persona di valore e che meriti di essere felice. Non lasciare che le difficoltà ti definiscano, ma usale come opportunità per crescere e migliorare

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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6 MAR 2025

Ciao G.,
ho letto tutto e io sento tanta confusione. Ti risuona? Come ti sei sentito scrivendo questo messaggio?
Se risuona con te, credo sia stato complesso per te trovare una vera e propria chiarezza. L’unica conseguenza della confusione, di questo uragano che vortica in testa, è il rimuginio.
Confrontarti con uno psicologo/psicoterapeuta su questo potrebbe essere buono per comprendere cosa sta accadendo.


Lusy Elsharkawy Psicologo a Avola

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6 MAR 2025

capito quello che intendo.

Ti capisco, davvero. Non sei il solo a sentirti così, e quello che descrivi è una frustrazione più comune di quanto pensi. Il rifiuto ripetuto fa male, soprattutto quando ci metti impegno e sei in buona fede. Il problema non è che "sei sbagliato", e nemmeno che il mondo sia contro di te. Piuttosto, credo che ci sia una combinazione di fattori in gioco: aspettative, dinamiche sociali, insicurezze personali e, a volte, anche un pizzico di casualità.

Hai detto una cosa che mi ha colpito: "una normale relazione seria con una ragazza normale, come me." Ma che significa "normale"? Perché se la normalità fosse sufficiente, non ci sarebbero tutti questi problemi. Forse il punto non è cercare di essere normale, ma di essere te stesso in modo autentico, senza cercare di conformarti a un modello che magari nemmeno funziona.


Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi,
da quello che scrivi pare molto chiara la tua visione della vita, quello che vuoi, quello che vedi attorno a te e quello che stai cercando: e questo non ti sta piacendo (lo dici tu stesso "fa che crescere una mia tristezza, una mia insoddisfazione, una mia cupezza ...che cresce ogni giorno di più").
E' come se tu stessi indossando un paio di occhiali con le lenti colorate (scegli pure tu il colore) e tutto quello che vedi attorno a te certamente ha quel colore di sfondo.
Penso che il parlare con uno psicologo ti potrebbe essere utile non tanto per sentirti dire cose belle, ma per provare altri occhiali, altri colori, altre lenti per vedere quello che ti sta attorno. L'asse del giusto-sbagliato, bello-brutto, ricco-povero (ecc) in questo momento della tua vita non ti sta aiutando, e da solo è difficile cambiare colore delle lenti, ti auguro di provarne quante più possibili!
Restando a disposizione, tu auguro una buona giornata
dott.ssa Laura Prandini

Dott.ssa Laura Prandini Psicologo a Prevalle

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6 MAR 2025

Ciao Gigi, per rispondere alle tue parole non direi che tu sia misogino, sembri certamente abbattuto dalla situazione, ma nel complesso come reazione è abbastanza comprensibile.

Uno psicologo non è una persona che sta semplicemente lì a dirti belle parole, ma una è figura che può aiutarti a riflettere offrendoti nuovi punti di vista sulla tua situazione. Forse analizzando insieme ad uno psicologo cose è successo durante queste tue frequentazioni con le ragazze e provandone a dare una nuova chiave di lettura potrai avere un quadro più ampio e completo su cosa andare a migliorare.

Anche quella cupezza di cui parli forse non sarebbe da nascondere troppo, ma sarebbe da affrontare quando ce ne è l'opportunità. Covare dentro di sè emozioni negative senza dare loro lo spazio di essere ascoltate ed esternate può solo far accumulre il malessere, e poi ognuno di noi ha anche il diritto di sentirsi un po' giù ogni tanto, è una cosa normale che fa parte della vita.

Distinti saluti, dr. Morgione Massimo

Dottor Massimo Morgione Psicologo a Torino

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi,
sembra quasi che il definirsi una persona normale, sia un difetto o una colpa. Ma non lo è. E non è sbagliato volere accanto a se una persona simile a noi. Ciò che mi sento di dirle è di non far si che questi rifiuti diventino un problema, che potrebbero portarle poi un'effettiva rigidità nella costruzione dei rapporti. Provi anche lei a cambiare approccio verso le relazioni, non pensi tanto al cosa andrebbe fatto, come andrebbe fatto, semplicemente le viva come si sente. A mio parere l'autenticità è l'arma vincente. Probabilmente si è relazionato con persone fino ad ora, che non hanno la sua stessa ottica e voglia di intraprendere una relazione "seria", quanto lei.
Magari da queste esperienze può fare una riflessione un pò più ampia, "perchè ho "la calamita" verso persone che poi mi ghostano?"
Questo intanto, potrebbe aiutarla a conoscere di più se stesso, e su cosa per lei significa avere una relazione, i modelli relazionali che ha o ha avuto dalle persone intorno a se.
Probabilmente questo non le darà la soluzione immediata per "trovare una ragazza". Ma ne gioverà a lungo termine. Provi a partire da se stesso, è sempre la cosa migliore.

Cordiali saluti,
dott.ssa Maria Felicia Verlotta

Dott.ssa Maria Felicia Verlotta Psicologo a Salerno

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi,
mi dispiace per la situazione e soprattutto per la tristezza che le sta causando tutto questo. Lo so che non la conosco personalmente, ma sono certa che non ci sia nulla di sbagliato in lei.

Pertanto il mio suggerimento non è tanto sul cambiare qualcosa in lei, ma sul darsi la possibilità di essere se stesso così com'è.

Ha esordito descrivendosi come mediocre e con tutta una serie di etichette che attribuisce a se stesso. Sono certa che sotto a queste etichette c'è tanta ricchezza, come in ogni essere umano, nella sua mediocrità.

E credo che, ancora prima di desiderare che gli altri possano vederla, mi auguro che possa finalmente riconoscerla anche lei.

Un percorso psicologico potrebbe aiutarla a darsi la libertà di essere se stesso, allora sarà pronto per vivere la sua vita con gioia, con o senza una persona al suo fianco.

Un caro saluto

Serena Vimercati Psicologo a Lecco

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6 MAR 2025

Caro G.,

Innanzitutto ti ringrazio per aver condiviso i tuoi pensieri così apertamente. La tua riflessione esprime un sentimento che molti possono comprendere, anche se ognuno lo vive in modo diverso. Il desiderio di avere una relazione seria e appagante è legittimo e non c'è nulla di sbagliato in quello che stai cercando. A volte, però, i periodi di rifiuto e frustrazione possono farti sentire impotente, e la tua autopercezione può essere influenzata negativamente.

Mi sembra che il cuore del tuo messaggio risieda in un dubbio su te stesso e sul tuo valore. Hai ragione quando dici che non bisogna misurare il proprio valore attraverso il giudizio degli altri, ma è anche umano essere influenzati da queste esperienze. Ciò che mi sembra utile sottolineare è che i rifiuti non sono necessariamente una misura diretta del tuo valore come persona, ma piuttosto il riflesso di dinamiche molto complesse che riguardano le relazioni interpersonali.

Ogni individuo ha le proprie preferenze, e non sempre queste si allineano con le aspettative che abbiamo nei confronti degli altri. La difficoltà che stai vivendo potrebbe derivare da una combinazione di fattori: le tue aspettative di trovare una persona compatibile, la percezione che il "successo" nelle relazioni sia legato a determinate caratteristiche, o il timore che qualcosa in te non vada bene.

Il fatto che tu stia cercando di non essere invasivo, di essere gentile e rispettoso, è un aspetto positivo, perché mostra che hai consapevolezza di come ti relazioni con gli altri. A volte, però, potrebbe esserci bisogno di una maggiore consapevolezza sulle dinamiche emotive e psicologiche che entrano in gioco nei primi approcci. Le esperienze passate di rifiuto potrebbero aver influito su come ti percepisci, e su come le tue emozioni vengono filtrate da questa esperienza di frustrazione.

Inoltre, è importante non trascurare il fatto che il processo di trovare una persona compatibile con sé stessi non è solo una questione di "piacere" o di "successo" immediato, ma un percorso che può richiedere tempo e pazienza. La relazione che desideri, quella seria e appagante, richiede due persone che si incontrano nei loro percorsi di vita, e a volte questo incontro non avviene subito, e non dipende solo da te.

Detto questo, ti suggerisco di non affrontare questa situazione con l'idea che tu debba necessariamente "cambiare" per adattarti, ma piuttosto di esplorare cosa ti sta facendo sentire così insoddisfatto, e di come tu possa coltivare una relazione più sana con te stesso. La tristezza e la frustrazione che provi sono comprensibili, ma affrontarle in modo sano e produttivo può fare la differenza nel migliorare anche le tue future relazioni.

Lavorare sulla propria autostima, esplorando anche i tuoi punti di forza e le tue qualità uniche, potrebbe aiutarti a sentirti meno pesantemente influenzato dal giudizio esterno. Inoltre, parlare con un professionista potrebbe offrirti uno spazio sicuro dove esplorare più a fondo questi sentimenti, senza sentirti giudicato o sminuito. Non è una questione di "sentirsi dire belle parole", ma di dare valore ai tuoi sentimenti e risorse interiori.

Spero che queste parole possano offrirti qualche spunto di riflessione utile. Se desideri ulteriori approfondimenti o supporto, sono qui per aiutarti.

Un caro saluto,
Dott,ssa Amelia Melchionda

Dott.ssa Amelia Melchionda Psicologo a Gambettola

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6 MAR 2025

Parto da un punto chiave del tuo messaggio: "So che non devo fare misurare ad altri il mio valore, ma a un certo punto mi viene il dubbio che questo valore sia effettivamente bassissimo." È proprio qui che voglio soffermarmi con te.

La tua frustrazione è comprensibile: il rifiuto ripetuto può portare a dubitare di sé stessi, ma è importante distinguere tra il valore che hai come persona e le dinamiche relazionali in cui ti trovi coinvolto. Se molte esperienze seguono lo stesso schema, più che guardare a te stesso come “sbagliato”, potrebbe essere utile chiedersi: cosa posso cambiare nel mio approccio?

Dici che cerchi di essere gentile e rispettoso (cosa assolutamente positiva), ma ti chiedo: quanto senti di essere autentico? A volte, nel tentativo di piacere o di evitare di essere invadenti, si rischia di “smussarsi” troppo, di diventare eccessivamente accondiscendenti, e questo può far percepire meno il nostro carattere e la nostra unicità. Le relazioni si basano su connessioni genuine, non su strategie perfette.

Un altro punto importante: più un bisogno diventa urgente, più rischia di allontanare ciò che desideriamo. Se la ricerca di una relazione diventa un peso, chi ti sta di fronte potrebbe percepire (anche inconsciamente) questa pressione. Può essere utile, invece, spostare il focus: anziché pensare alla relazione come un obiettivo da raggiungere, prova a concentrarti su te stesso, su ciò che ti appassiona, sul costruire una vita che ti soddisfi a prescindere dall’avere una partner. Le persone sono naturalmente attratte da chi vive con pienezza e autenticità.

Infine, capisco il tuo scetticismo sulla terapia, ma il lavoro con un professionista non è fatto solo di “belle parole”. Un buon percorso psicologico ti darebbe strumenti per comprendere meglio le tue dinamiche, migliorare il tuo modo di relazionarti agli altri e rafforzare la tua sicurezza interiore. Perché non è questione di essere “sbagliato”, ma di trovare il modo migliore per esprimere e valorizzare te stesso.

Un caro saluto,
Dott.ssa Agnese Giuliani

Dott.ssa Agnese Giuliani Psicologo a Roma

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6 MAR 2025

Salve Gigi

Di primo acchito, ci sono due cose che mi colpiscono del suo racconto:
1- la descrizione della sua “medietà” attraverso la quale parla di sè in negativo. Non è bello, non è brillante ma non è brutto o non è povero. Mi verrebbe da chiederle chi sente di essere in realtà, oltre alle sue negazioni.
2- è interessante l’idea che è ingiusto pagare uno psicologo per farsi dire delle belle parole. Qui la svalutazione è doppia: immagina che impieghiamo anni di studio per imparare a fare i complimenti alle persone? Che senso avrebbe?
Inoltre, queste ipotetiche belle parole o rassicurazioni non se le meriterebbe neanche, sarebbero un inganno verso se stesso.
In queste condizioni è dunque bloccato: impossibilitato a chiedere aiuto o riceverne.
Ci rifletta.

Dott.ssa Maria Chiara Del Mastro Psicologo a Portici

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi, sembra dalla sue parole che il 'tutto' sia coperto da una patina di mediocrità che nn ho compreso se si riconosce o se sente che le viene rimandata. Penso che un approfondimento le sarebbe utile. Prendersi uno spazio dove raccontarsi è, dal mo punto di vista, un regalo che ci si può fare. Un caro saluto, Maria dr. Zaupa

Dottoressa Maria Zaupa Psicologo a Vicenza

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi,
Ho letto con attenzione la tua narrazione e mi è sorto un quesito: tu hai mai deciso di interrompere una o più conoscenze con queste ragazze con cui provavi ad instaurare una relazione? Se SI, domandati il perchè e in quali circostanze, se NO potresti riflettere su cosa ti muove in questa direzione. Detto questo, se il tuo stato di tristezza e insoddisfazione dovesse perdurare e invadere altre aree della tua vita, rivolgerti a un professionista è consigliato e potrebbe essere un'opportunità per trovare in te le risorse per affrontare le sfide che ti si presentano. Spero di esserti stata utile, un caro saluto, Dott.ssa Elena Uguccioni

Dott.ssa Elena Uguccioni Psicologo a Pesaro

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6 MAR 2025

Buongiorno Gigi,
Ho letto con molta attenzione la tua narrazione e mi sorto un quesito: tu hai mai deciso di interrompere una o più conoscenze con queste ragazze con cui hai provato ad istaurare una relazione? Se SI, domandati in quali circostanze e perchè. Se NO, potresti riflettere su cosa ti muove in questa direzione. Detto questo, se il tuo stato, di tristezza e insoddisfazione dovesse perdurare e invadere anche le altre aree della tua vita, richiedere una consulenza professionale potrebbe essere un'opportunità di crescita e di trovare le risorse in te per affrontare e vivere al meglio la situazioni che si presentano. Spero esserti stata d'aiuto, un caro saluto, Dott.ssa Elena Uguccioni

Dott.ssa Elena Uguccioni Psicologo a Pesaro

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6 MAR 2025

Gent.mo Gigi,
lo psicologo non dovrebbe limitarsi a dire belle parole ma anche aiutarla a capire se ci sono problemi nel suo stile relazionale, aiutarla nell'approccio all'altra, magari anche aiutarla ad uscire da quella che mi sembra una certa ansia relazionale che non può che peggiorare le cose.
AG

Adriano Grandi Psicologo a Modena

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6 MAR 2025

Salve G.,
capisco quanto possa essere frustrante sentirsi ripetutamente rifiutati e arrivare a mettere in discussione il proprio valore. Da ciò che scrivi, emerge una grande consapevolezza di te stesso e del tuo modo di relazionarti con gli altri, ed è già un punto di partenza importante.Quello che descrivi – la sensazione di non essere "abbastanza", il dubbio sul tuo valore e la crescente tristezza – è qualcosa su cui si può lavorare, non perché tu sia "sbagliato", ma perché il modo in cui viviamo certe esperienze può influenzare profondamente il nostro benessere emotivo e il nostro approccio alle relazioni.
A volte, senza rendercene conto, possiamo trasmettere insicurezze o aspettative che influiscono sulle nostre interazioni. Comprendere meglio queste dinamiche potrebbe aiutarti a vivere le relazioni in modo più sereno e a trovare quello che desideri.
Se ti fa piacere, possiamo parlarne insieme per affrontare e comprendere meglio quello che stai vivendo. Se vuoi, possiamo approfondire in un primo colloquio.

Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Panella – Psicologa Clinica

Dott.ssa Chiara Panella Psicologo a Rovigo

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6 MAR 2025

Ciao G., grazie per aver condiviso i tuoi pensieri e la tua frustrazione. Quello che descrivi è un vissuto difficile e doloroso. Partiamo dal presupposto che ciò che provi non è sbagliato.
Tu di descrivi come un ragazzo “mediocre, non bello, non brillantissimo”, sarei curiosa di capire se questa percezione di te è stata maturata dopo le tue esperienze di relazione, oppure era già presente anche prima. Ricordati di non definire la tua autostima con i rifiuti esterni, che non definiscono ciò che sei. La stessa cosa vale per il ghosting, un fenomeno molto complesso, ma che difficilmente dipende da ciò che sei tu. Piuttosto da modalità relazionali delle altre persone.
Detto questo, vedo nelle tue parole, dalla tua autoanalisi e da come cerchi di approcciarti alle persone una grande autoconsapevolezza e questo ti fa onore.
Pensa che, per quanto la società spinga in quel verso, l’amore romantico non è l’unica forma di realizzazione personale. C’è quella lavorativa, le passioni, le amicizie. Chissà magari smettendo di cercare attivamente una persona con cui stare, potrebbe arrivare da te quando meno te lo aspetti.
Un’ultima cosa che voglio dirti riguarda la possibilità di iniziare un percorso psicologico: nessuno ti dirà belle parole tanto per dire, è un percorso importante se affrontato con la giusta predisposizione che può aiutarti a vedere la tua situazione anche da altri punti di vista, è un lavoro su te stesso importante, che può aiutarti a trovare gli strumenti adatti per cercare di non mollare.

Ti auguro di trovare ciò che cerchi e rimango a disposizione.
Simona

Simona Silvestrini Psicologo a Firenze

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6 MAR 2025

Buongiorno
Possiamo "cercare " un partner oppure lavorare su noi stessi, migliorando la nostra autostima e riuscendo a far emergere le parti migliori del nostro carattere, affinché si creino le condizioni in cui, in qualche modo, il partner trovi noi. Alcune persone, forse più fortunate, non hanno bisogno di alcun aiuto esterno; tuttavia si tratta di competenze che si possono acquisire con un supporto psicologico mirato.
Saluti

Ludovico Pino Psicologo a Torino

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6 MAR 2025

Ciao G.,

Grazie per aver condiviso quello che provi. È evidente che questa situazione ti sta pesando. Il desiderio di avere una relazione stabile e autentica è legittimo, non c’è nulla di sbagliato nel voler costruire un legame con qualcuno.

E’ comprensibile che continui rifiuti possano portarti a mettere in discussione il tuo valore, tuttavia il valore di una persona non si misura in base alla risposta che riceve dagli altri. Non sempre i rifiuti parlano di te come persona.
Le relazioni, purtroppo, non sono qualcosa che possiamo “ottenere” con il solo impegno o con le giuste mosse, richiedono una combinazione di fattori che spesso sfuggono al nostro controllo.

Se questa tristezza sta diventando sempre più difficile da gestire, ti invito a non sottovalutarla. Parlare con qualcuno, che sia un amico fidato o un professionista, non significa “pagare per sentirsi dire belle parole”, ma darsi l’opportunità di esplorare il proprio vissuto con una guida che può aiutarti a vedere le cose da un’altra angolazione.

Un caro saluto.

Dott.ssa Camilla Bertocci Psicologo a Firenze

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6 MAR 2025

Salve G.
Lei si è descritto,come un ragazzo "mediocre", "non ricchissimo, non bello, non brillantissimo, non intelligente". Dalla descrizione che fa si sé, sembra quasi non avere abbastanza qualità per distinguersi o per essere apprezzato in ambito sentimentale. Forse un buon punto su cui riflettere è proprio come si vede.
Mi colpisce molto, inoltre, la sua motivazione di non volersi rivolgere ad uno psicologo perché teme di "pagare per sentirsi dire belle parole". Nella stanza della terapia, al contrario, potrebbe innanzitutto esplorare da dove nasce questa forte frustrazione, quali sono le aspettative verso la relazione che desidera, perché il rifiuto pesa così tanto e come soprattutto dare voce alla tristezza e insoddisfazione che sente.

Denise Milone Psicologo a Ostia

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6 MAR 2025

Sicuramente hai la consapevolezza di quello che sta succedendo.
Sicuramente hai ben chiaro che mondo sia quello di oggi.
Sicuramente non hai bisogno di "belle parole" ma di fatti, per riprendere in mano la tua dignità e forza.
Per questo, avendo anche fin troppo limpido quello che sta accadendo, il mio consiglio è, paradossalmente, di vivertela pensandoci meno.
Tu dirai, che senso ha?
Beh, essendo il tuo un rimuginio costante, è normale che si attui quello che in gergo si definisce "profezia autoavverante".
E, anche se tu dici di pensarci il giusto durante la giornata, inconsciamente il tuo pensiero va sempre lì, come un chiodo fisso.
Ci sono molti tipi di tecniche che disinnescano questo tipo di pensiero come anche il training autogeno. Lo si può attuare in seduta o in autonomia e, se necessario, si può abbinare attività fisica.
Il mio consiglio è quello di concentrarsi sui tuoi hobbies e, proprio perché risulta difficile darsi la spinta, potrebbe essere interessante provare con qualche seduta a vedere se riesci (mi sembri molto perspicace e con ottima centratura) a "spiccare il volo".
Un caro saluto
Dottoressa Giulia Mariotti

Dott.ssa Giulia Mariotti Psicologo a Torre del Lago Puccini

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