Cos'è il vittimismo?
Salve vorrei sapere cos'è il vittimismo e in quali casi si può manifestare e se c'è un rimedio a questo disturbo, grazie.
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Gentile Luca,
il vittimismo può essere definito come quell'atteggiamento psichico per cui la persona si sente sempre bersaglio di circostanze negative e di un destino avverso nonchè di ingiustizie e prevaricazioni da parte degli altri.
A volte però questo atteggiamento può essere usato come strategia per far sentire gli altri in colpa ed ottenerne dei vantaggi.
In ogni caso, questa condizione richiede di essere corretta mediante un percorso di psicoterapia che tenda ad elevare il livello dell'autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
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Caro Luca,
L'individuo che si sente vittima, tende a percepirsi come bersaglio finale di comportamenti aggressivi o di circostanze negative.
E' pervaso dalla percezione di essere prevaricato e di non poter sopportare le ingiustizie che subisce (vere o presunte).
Questa situazione porta l'individuo a vivere la giornata secondo i propri modelli cognitivi, con ripercussioni nelle interazioni sociali e sulla propria autostima. Il riconoscimento delle proprie condizioni, e un percorso motivazionale, potrebbero esser l'inizio per una rivalutazione generale della propria vita.
Spero di esserti stato utile,
Dott. Brugnola
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Gentile Luca,
in maniera generica si può definire il vittimismo come, la tendenza a deprimersi di fronte alle difficoltà, il continuo lamentarsi anziché agire e prendere posizione, la continua ricerca di rassicurazioni sociali.
Il pessimismo spesso si basa su una scarsa considerazione di se stessi e delle proprie risorse e una tendenza all' autocommiserazione.
Atteggiamenti che se diventano abitudinari e diffusi, possono radicarsi e diventare vere strutture di personalità.
Cordiali saluti
Dott.ssa Vanda Braga
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Gentile Luca,
La sua domanda è molto generica, provo a risponderle in ogni caso.
In effetti chi gioca il ruolo di vittima ha una sfiducia di base verso le possibilità positive della vita.
E' il disagio interiore che porta ad accusare gli altri senza assumersi le proprie responsabilità.
Occorre affrontare l'insicurezza di fondo che spesso ha origini relazionali antiche. E' opportuno sperimentare il ruolo adulto in se contro il ruolo di bimbo-vittima.
Si prende coscienza quindi delle proprie responsabilità senza imputarle agli altri o al destino.
In caso di vittimismo patologico è consigliato un percorso psicologico specifico.
Cordialmente
Dott.ssa Costa
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