Cosa vuole realmente l'amante? Parte 2
Gent..mj dottori,
eccomi a scrivere la seconda parte del mio precedente "intervento". In primis vorrei rispondere alla dott.ssa Noseda: è vero quello che dice, non parlo molto di mia moglie perché credo che il nostro rapporto ormai sia agli sgoccioli, quindi, e non giudicatemi negativamente, non avrei particolari difficoltà a separarmi da lei. Abbiamo provato in tutti i modi ma ormai si è perso tutto.... Per quanto riguarda la storia con la mia amante devo dire che essendo io un tipo molto geloso ed “esclusivista” del rapporto, non riesco ad essere più tanto dolce e carino con lei. Purtroppo mi viene troppo spesso in mente la sua vita di coppia col marito. Devo dire che prima non era cosi: sapevamo che eravamo entrambi sposati e avevamo accettato il tutto, ma come già detto, la nostra storia si è tramutata in ben altro tanto da farci progettare una vita insieme e sentirci davvero uno parte dell’altra in modo esclusivo, soprattutto alla luce delle cose che lei mi diceva e che ho scritto nel mio primo intervento. Ora lei mi rimprovera il fatto di non essere più lo stesso ed io le rispondo che paradossalmente mi sento tradito. Ha pianto per questo, e non poco, ed ho davvero toccato con mano il suo dispiacere nel darmi questo dolore dicendomi che non era sua intenzione e chiedendomi scusa tante volte. Lei sta facendo di tutto per farmi sentire la sua vicinanza il suo amore, mi dice in continuazione che per lei non è cambiato nulla nei miei confronti. Caspita dico io, prima non volevi nemmeno che ti toccasse, che ti faceva, passi pure il termine, schifo, che lo odiavi, che ti dava fastidio la sua presenza ed ora vuoi stare con due piedi in una scarpa?!? Lei mi risponde che non prova piacere con lui e ad oggi ancora non sono stati “insieme”. Anche se a fatica, le credo… o almeno le dico di crederle… Ieri le ho detto che deve darmi un po’ di tempo per ritornare ad essere come ero qualche mese fa: cosciente del fatto che è sposata e che non posso e non devo essere geloso del marito. Lei mi risponde che mi aspetterebbe tutta la vita. Inoltre le ho detto che non chiederò mai più dove va a coricarsi (dato che non dormono insieme) e di come si comporta il marito, ne tantomeno le dirò dove dormo io, dato che non mi corico nemmeno io nel letto matrimoniale. Per tutta risposta mi dice che invece lo vuole sapere perché LEI E’ LA MIA DONNA! Le sto ribadendo che per come si sono messe le cose lei NON è la mia donna, e mi dice che se penso questo le spezzo il cuore. Possibile si senta davvero mia nonostante stia col marito? Vi chiedo: è mai possibile che per evitare musi lunghi e liti a casa lei debba “concedersi” a comando? Ho ironizzato con lei anche sul fatto che se non prova piacere non ci sta (col marito) quindi preferirei non mi raccontasse frottole, ma lei giura sui figli che non è cosi. E su questo ci metto la mano sul fuoco perché non giura mai, specie sui figli. Mi ha molto ma molto confuso. Non sono psicologo altrimenti non sarei qui (!!!) ma inizio a credere che abbia davvero bisogno lei un sostegno psicologico serio! Non so come comportarmi, da una parte sento che lei ha fiaccato il nostro amore con questa sua sorta di tradimento nei miei confronti (assurdo vero? Alla fine il tradito sono io e non il marito!), dall’altra vorrei cercare di ritornare ad essere amorevole come prima ma qualcosa mi blocca. Cosa fare? Vorrei ribadire che tra noi non è semplice sesso ma qualcosa davvero di più profondo che entrambi non avevamo mai provato prima. Non farei centinaia di chilometri per andare a letto con una donna altrimenti. Vi ringrazio per le risposte che vorrete darmi.