Salve, ho 40 anni e 2 figli, sono da un anno da sola, mio marito mi ha tradito e lasciato in difficoltà con i figli, adesso ho saputo che mia figlia di 15 anni ha avuto il suo primo rapporto sessuale, non so cosa fare, come reagire, sono molto delusa di me, di mia vita, di mia figlia, il figlio ha problemi linguistici, forse è dislessico, sono mo demoralizzata
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12 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Gentile Thalia,
lei sta certamente attraversando un periodo difficile per diverse cose che la preoccupano al punto da fare probabilmernte ingiustificati pensieri di fallimento come donna e come madre.
Tuttavia bisogna mettere dei correttivi a questi pensieri disfunzionali cercando di fare un adeguato esame di realtà.
Innanzitutto, relativamente alla rottura della relazione coniugale, le cause possono essere di varia origine e andrebbero approfondite in un percorso di psicoterapia individuale o di coppia; ad ogni modo, se non vi è margine di recupero, la questione è da definire anche per gli obblighi di mantenimento secondo i criteri di legge.
Quanto poi alla questione del rapporto sessuale di sua figlia quindicenne, il fatto di averlo voluto raccontare a lei può essere indicativo di un rapporto di fiducia nei suoi confronti ma anche di una possibile preoccupazione da parte della ragazza. Pertanto non serve rimandarle parole di biasimo o di critica ma serve di più fare un discorso sulla responsabilità e sui rischi di rapporti sessuali precoci e non protetti magari accompagnandola ad un controllo ginecologico.
Infine, per il sospetto di dislessia del ragazzo più piccolo può consultarsi con gli insegnanti e chiedere un approfondimento diagnostico presso la ASL di pertinenza per l'eventuale provvedimento di un piano educativo individuale da parte della scuola.
Ultimo consiglio è quello di prendersi cura di sè e cercare di migliorare, tramite un supporto psicologico, il suo livello di autostima.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
6 LUG 2025
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Buongiorno gentile Thalia, le sue parole raccontano un momento di grande fatica, carico di tensione emotiva, preoccupazioni e senso di smarrimento. Essere genitore in condizioni di fragilità personale, dopo una separazione dolorosa e con due figli che vivono momenti delicati del proprio percorso di crescita, è comprensibilmente molto impegnativo.
Quando la vita ci mette di fronte a tante sfide contemporaneamente, si rischia di sentirsi sopraffatti, giudicarsi duramente e perdere fiducia in sé stessi e nel proprio ruolo. Tuttavia, da quello che scrive emerge una cosa molto importante: lei c’è, è presente, si preoccupa, si interroga, e tutto questo è già un segnale prezioso di cura e responsabilità.
La notizia del primo rapporto sessuale di sua figlia, in un momento in cui lei si sente particolarmente sola e vulnerabile, può averla colpita profondamente. È naturale provare smarrimento, delusione, forse anche paura. Tuttavia, questo può essere un punto di partenza per instaurare con lei un dialogo aperto e non giudicante, che le permetta di sentirsi accolta e di poter parlare della propria crescita affettiva in modo sicuro. È importante cercare di separare il proprio vissuto personale da quello dei figli: ciò che sta accadendo nella vita di sua figlia non è un fallimento suo, ma un passaggio delicato della sua adolescenza che può essere accompagnato con presenza e ascolto.
Per quanto riguarda il figlio, le difficoltà linguistiche e la possibile dislessia meritano un’attenzione specifica. Una valutazione da parte di un’équipe specializzata (neuropsichiatra infantile, logopedista, psicologo dell’apprendimento) potrà fare chiarezza e consentire di attivare i giusti supporti, anche scolastici, che possono fare davvero la differenza. I DSA al giorno d'oggi sono comuni e non qualificano la persona, indicano solo la necessità di intraprendere una strada differente per apprendere.
È comprensibile che in questo momento si senta demoralizzata, ma non è sola. Un percorso psicologico può aiutarla a ritrovare un equilibrio interiore, a rielaborare la delusione legata alla separazione, a rimettere insieme le forze e a trovare modi nuovi e più sereni per affrontare le sfide quotidiane come donna e come madre. Prendersi cura di sé non è un lusso, è una necessità. Anche per poter poi essere più stabile e presente nella cura dei propri figli.
Se dovesse avere bisogno di ulteriori informazioni o di intraprendere un percorso mi trova a disposizione,
Dott. Luca Vocino
14 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
salve , credo che sua figlia ha bisogno che lei le stia vicina in questo momento di crescita con la giusta informazione e con un atteggiamento non giudicante ma accogliente e pronta a chiarire tutti i dubbi che una ragazza adolescente ha , il suo ruolo è quello di sostenere i suoi figli nelle loro scelte , anche se non le condividiamo sempre , essendo per loro dei punti di riferimento a cui rivolgersi , magari un sostegno per Lei le farebbe affrontare tutto con più consapevolezza.
Dott.ssa Lucia Rubinetti
14 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Thalia, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stessa utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL
13 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno,
Capisco la sofferenza di essere stati traditi e mi dispiace per ciò che sta affrontando.
Rispetto a ciò che riporta di sua figlia Anche se complesso cerchi di non esprimere giudizi.
Sua figlia ha bisogno di sentire che può parlare con lei, facendo si che sia un dialogo, non un interrogatorio.
La prima cosa da fare è assicurarsi che sua figlia sia al sicuro e in salute. Parli con lei dell'importanza della contraccezione e della
protezione dalle malattie sessualmente trasmissibili se non lo ha già fatto,
potrebbe essere utile fissare un appuntamento con un ginecologo per una visita di
controllo e per avere informazioni professionali.
Normalizzi la conversazione: Il sesso fa parte della vita e, sebbene lei possa avere le
Sue aspettative o preoccupazioni, è importante che sua figlia non si senta sbagliata o
giudicata. Le spieghi che è un momento importante nella sua vita e che lei è lì per
supportarla.
Parli di responsabilità e consenso: Questo è un buon momento per rafforzare
l'importanza del consenso in qualsiasi relazione sessuale e della responsabilità che
deriva dall'intimità.
cerchi anche di distinguere la delusione per la situazione generale della sua vita da quella specifica legata sua figlia. Tua figlia ha bisogno del tuo sostegno e della tua guida in questo momento.
Non si lasci abbattere, per quanto faticose, le cose affrontate una per una sono gestibili (anche le più compresse) e ci permettono di comprendere quanto valiamo.
A disposizione per eventuali chiarimenti e confronti.
12 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentilissima Thalia, il carico che lei deve portare è evidentemente molto importante, in quanto deve gestire la sua sofferenza per la fine di una relazione in modo burrascono ma allo stesso tempo farsi carico di due figli in fasi particolari della loro vita.
Come prima cosa, la invito a riconoscersi il grande sforzo che sta facendo per portare avanti la sua famiglia nel modo migliore possibile, e perdonarsi se ritiene di fare qualche errore.
Per quanto riguarda sua figlia, sta attraversando una fase fisiologica legata alla scoperta del corpo e dell'altro, che in adolescenza è del tutto normale. Se ritiene che sua figlia abbia bisogno di un supporto per acquisire maggiore consapevolezza in questo ambito, potete rivolgervi insieme al consultorio a voi più vicino, così che possiate essere accompagnate entrambe nella gestione della sessualità. Non la faccia sentire giudicata o sporca per ciò che ha fatto, ma la inviti a riconoscere l'importanza di determinate azioni e la guidi nel cercare le protezioni migliori per sè.
Per quanto riguarda invece suo figli, le NPIA del territorio possono fare una presa in carico del ragazzo per valutare se davvero è dislessico, e se necessita di qualche supporto o qualche strumento compensativo. La invito a parlare con le maestre/professoresse di uno figlio per evidenziare i suoi dubbi e cercare in loro un confronto.
Quello che mi preme però maggiormente chiederle è perchè si sente delusa di sè e della sua vita. Ciò che vedo io è infatti una madre che sta facendo il meglio che può, e che anzi cerca aiuta in un momento di particolare difficoltà. Mi piacerebbe capire meglio cosa vedono invece i suoi occhi e cosa la porta a stare così male.
Si prenda cura di questo malessere, così che possa essere una versione ancora migliore di sè, per essere più felice, più soddisfatta della sua vita.
Resto a disposizione se volesse intraprendere un percorso di supporto psicologico e genitoriale,
cordialmente,
dottoressa Elisa Scaramella
12 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Thalia
Mi dispiace davvero tanto per tutto quello che stai vivendo. È comprensibile che tu ti senta sopraffatta e demoralizzata: stai affrontando tante sfide e ti ritrovi a gestirle da sola. Stai facendo il meglio che puoi in una situazione difficile, e questo dimostra quanto tu sia forte.
Per quanto riguarda tua figlia, è normale provare emozioni contrastanti: preoccupazione, paura, persino delusione. Ma il tuo ruolo più grande ora è essere un punto di riferimento per lei. Parlarle con apertura e senza giudizio può aiutarti a capire meglio la sua esperienza e a trasmetterle valori importanti. Più di tutto, l’importante è che si senta protetta e guidata, piuttosto che sola o colpevolizzata.
Riguardo a tuo figlio, se pensi possa avere difficoltà di apprendimento come la dislessia, sarebbe utile confrontarti con un esperto. Rivolgerti a uno specialista potrebbe darti strumenti per aiutarlo al meglio, così da capire se ha bisogno di un supporto specifico.
Tutto questo è tanto da affrontare, e capisco che tu possa sentirti esaurita e scoraggiata. Però voglio dirti che sei una madre che sta lottando per i suoi figli, e questa è già una grande dimostrazione di amore e forza. Cerca di non essere troppo dura con te stessa. Affidarti a persone di cui ti fidi—amici, familiari, uno psicologo—può darti il sostegno di cui hai bisogno per affrontare questi momenti difficili.
Spero che queste parole ti siano di conforto. Hai dentro di te più forza di quanto immagini.
Dott.ssa Antonella bellanzon
12 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Mi dispiace molto per la sua situazione e comprendo il suo disagio nel dover gestire ora tutto da sola. Ormai gli adolescenti si approcciano alle attività sessuali in modo molto precoce. Sia accanto a sua figlia Senza giudicarla ma cercando di capirla. Sarà l' unico modo per capirla.
12 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Thalia,
un pezzetto alla volta, come ha fatto finora. Sentirsi disorientate dopo una separazione che ha lasciato tracce è piuttosto normale ma da un anno sta gestendo tutto questo con forza e coraggio.
Se c’è qualcosa che può fare immediatamente è ascoltare, ascoltare se stessa, sua figlia che ha certamente bisogno di una guida in questo periodo adolescenziale così avventuroso ma pieno di opportunità di crescita e suo figlio che chiede attenzioni diverse.
Un passo alla volta, le risorse, anche se ora non sembrano visibili, si possono sempre costruire.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera Thaila,
mi dispiace per la situazione che sta vivendo emotivamente.
Cosa intende per sola?
Si sente sola come ruolo genitorale oltre che come compagna di vita?
Se non dà gli alimenti può fare presente ciò ad un avvocato.
Se invece la problematica è dal punto di vista emotivo/ affettivo ci vorrà del tempo per elaborare la fine di una storia.
Potrebbe parlarne con uno psicologo.
Per quanto riguarda sua figlia sta attraversando un momento normale nella fase adolescenziale, sta scoprendo il suo corpo e si sta interfacciando con la sua sessualità facendo esperienze.
Comprendo che per una madre sia difficile soprattutto per il periodo che sta attraversando.
Per quanto riguarda suo figlio, invece, potrebbe rivolgersi ad un centro specializzato che possa fare una valutazione completa valutando anche la dislessia.
Centro Dsa.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Mi dispiace molto per quello che stai passando. È assolutamente comprensibile che tu ti senta demoralizzata, delusa e sopraffatta. Stai affrontando tantissime sfide contemporaneamente: la separazione dolorosa, le difficoltà economiche, le preoccupazioni per i tuoi figli.
Prendiamoci un momento per affrontare questi punti uno alla volta.
La reazione al primo rapporto di tua figlia
È normale sentirsi disorientati o addirittura delusi in un momento come questo, specialmente considerando le tue recenti esperienze personali. Però, è importante cercare di non riversare la tua delusione generale sulla situazione di tua figlia.
Il fatto che abbia avuto il suo primo rapporto sessuale a 15 anni non è di per sé un segnale negativo, anche se può spaventare. È un momento delicato della crescita, e quello che conta adesso è come potete affrontarlo insieme. Più che giudicare, prova ad aprire uno spazio di ascolto e dialogo, per capire come si sente, se si è sentita libera, sicura, rispettata. Invece di reagire con rabbia o paura, prova a esserle vicina come punto di riferimento. Anche se ti sembra distante, ha bisogno di te.
Ecco alcuni passi che potresti considerare:
- Mantieni la calma e parlane con lei: la prima cosa è cercare di avere una conversazione aperta e calma con tua figlia. Evita reazioni eccessive o giudicanti. Chiedile come sta, cosa prova, se ha domande o preoccupazioni. L'obiettivo è farla sentire a suo agio a parlare con te di questi argomenti, piuttosto che spingerla a nasconderti le cose in futuro.
- Priorità alla sua salute e sicurezza: assicurati che abbia avuto un rapporto protetto e che sia consapevole dell'importanza della contraccezione e della prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili (MST). Se non l'hai già fatto, potrebbe essere un buon momento per accompagnarla da un ginecologo per una visita di controllo e per avere tutte le informazioni necessarie da un professionista.
- Ascolta senza giudicare: cerca di capire il suo punto di vista, le sue emozioni e le sue ragioni. Ricorda che è un'adolescente e sta esplorando la sua sessualità. Il tuo ruolo è quello di guida e supporto, non di giudice.
- Rassicurala e offri supporto: fagli sapere che sei lì per lei, che la ami e che sei pronta ad aiutarla in qualsiasi situazione. Questo è fondamentale per costruire un rapporto di fiducia.
- Parla di responsabilità: è importante che comprenda le responsabilità che derivano dalle relazioni sessuali, sia a livello emotivo che fisico.
Le difficoltà con tuo figlio e la possibile dislessia
Le preoccupazioni per tuo figlio sono altrettanto valide. I problemi linguistici possono essere un indicatore di dislessia o di altre difficoltà di apprendimento.
Ecco cosa puoi fare:
- Rivolgiti a specialisti: il primo passo è consultare un pediatra o uno psicologo dell'età evolutiva. Potranno indirizzarti verso una valutazione specialistica (logopedista, neuropsichiatra infantile) per capire la natura esatta delle difficoltà di tuo figlio. Solo una diagnosi professionale può confermare la dislessia o identificare altre problematiche.
- Supporto specifico: se dovesse essere confermata la dislessia, esistono percorsi di supporto specifici che possono aiutarlo a gestire le difficoltà di apprendimento e a sviluppare strategie efficaci per lo studio.
- Parla con la scuola: informa gli insegnanti delle tue preoccupazioni e dei passi che stai intraprendendo. La scuola può offrire supporto didattico e adattare i metodi di insegnamento alle sue esigenze.
Il tuo benessere e la gestione della demoralizzazione
È evidente che ti senti sopraffatta e che il tuo benessere è messo a dura prova. Non puoi prenderti cura degli altri se non ti prendi cura anche di te stessa. Quindi:
- Non colpevolizzarti: non sei responsabile delle scelte di tuo marito, né puoi controllare ogni singola azione dei tuoi figli. Stai facendo del tuo meglio in una situazione estremamente difficile. La delusione verso te stessa è un peso inutile che devi cercare di alleggerire.
- Amici e familiari: appoggiati a persone fidate. Parlare con qualcuno può aiutarti a sfogarti e a trovare nuove prospettive.
- Supporto professionale: valuta la possibilità di iniziare un percorso di psicoterapia. Un professionista può aiutarti a elaborare il tradimento e l'abbandono, a gestire lo stress e l'ansia e a ritrovare la fiducia in te stessa e nel futuro.
- Gruppi di supporto: Esistono gruppi di supporto per genitori single o per donne che hanno subito tradimenti, dove puoi confrontarti con persone che vivono esperienze simili.
- Piccoli passi per te: Anche se sembra difficile, prova a ritagliarti dei piccoli momenti per te. Anche solo una passeggiata, un caffè con un'amica, leggere un libro. Sono piccoli gesti che possono fare una grande differenza nel tuo umore.
- Focalizzati sulle tue risorse: ricorda che sei una persona forte. Hai cresciuto due figli e stai affrontando tutto questo. Non sottovalutare la tua resilienza.
Infine, ricorda che la vita è fatta di alti e bassi. Questo è un periodo di grandi sfide, ma con il giusto supporto e la determinazione, puoi superarlo. Non esitare a chiedere aiuto. Non trascurarti. Meriti cura, attenzione, ascolto. Se puoi, ripeto, cerca uno spazio per te, che sia un'amica fidata, un percorso di sostegno psicologico, un gruppo di donne. Non devi fare tutto da sola, anche se sei sola in casa.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Non scappare delle situazioni, porsi delle domande, mettersi in discussione, cercare di dare il meglio come madre, cercare di conciliare la vita familiare e lavorativa da sola mi fa pensare ad una persona con tante risorse. E’ comprensibile che, in momenti di transizione e cambiamenti, come una figlia adolescente che cresce, ci si possa sentire soli, spaesati, demoralizzati.
Rispetto a sua figlia sarebbe importante mantenere un dialogo aperto, senza giudizio. Accompagnarla, ad esempio, in un consultorio e condividere un momento così importante di esperienza e di crescita. Normalizzare questo momento può significare continuare a costruire il vostro rapporto mantenendo la sua fiducia, sapendo di poter contare sul suo appoggio, accoglienza ed ascolto.
Per suo figlio la invito a rivolgersi ad un servizio pubblico di neuropsichiatria infantile per comprendere se c’è qualche difficoltà biologica. Con una diagnosi potrà, poi, avere le indicazioni adeguate.
E c’è lei, una donna sola, che si sta sentendo sopraffatta. Il mio consiglio è di iniziare un percorso di sostegno psicologico che la potrebbe aiutare ad avere dei momenti nei quali LEI è al centro, utili per condividere emozioni e pensieri e lavorare sulle dinamiche relazionali e comportamentali all’interno del vostro nucleo con il fine di utilizzare al meglio le sue risorse per affrontare le situazioni che le si sono presentate.
Resto a disposizione per approfondire quanto proposto.
Tutto il Meglio
Dott.ssa Barbara Biffi
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Cara Thalia,
mi dispiace molto che lei stia affrontando una situazione così dolorosa. Scoprire un tradimento può lasciare delle ferite emotive profonde, specie se al tradimento fisico si aggiunge il tradimento emotivo nell’essere rimasta sola ad affrontare le difficoltà di crescere due figli.
Percepisco in lei una profonda sfiducia nel futuro e un senso di fallimento. Probabilmente si starà chiedendo dove ha sbagliato come moglie o come madre. Tuttavia, lei non è affatto una cattiva moglie o una cattiva madre… E’ solo molto, molto stanca! Sta affrontando pesi enormi per qualunque essere umano.
Capisco che si senta colpevole o responsabile di tutto ciò che le sta accadendo, ma colpevolizzare sé stessa è solo il modo in cui la sua mente cerca di venire a patti con una nuova realtà, ma non è un dato di fatto!
Gli avvenimenti non dipendono esclusivamente da noi e da ciò che facciamo, anche se ci impegniamo a dare il meglio di noi nei rapporti con gli altri. Spesso diamo del nostro meglio ma non riceviamo altrettanto. Tutto ciò potrebbe lasciarle un profondo senso di ingiustizia per ciò che sta affrontando… È comprensibile e fa parte del processo di guarigione.
Separarsi da un partner è come affrontare un lutto che porta ad attraversare varie fasi. In questo momento in lei c’è un profondo dolore, forse anche non accettazione e rimprovero verso sé stessa…ma non sarà sempre così! Ciò che adesso prova e pensa cambierà nel tempo.
Credo che l’importante sia vivere in maniera efficace questo “tempo”, che lei si prenda cura di sé, di questi pensieri e di queste emozioni, restando nel presente, sebbene sia doloroso. Quando questi pensieri ed emozioni negative le giungono alla mente provi a riconoscerle come semplici nuvole passeggere, che ci sono adesso, ma che un domani svaniranno. Col supporto di un professionista questo processo di guarigione sarà certamente facilitato.
La invito a riflettere, soprattutto, sul fatto che ciò che le è accaduto, non definisce lei, né il suo valore come moglie e come madre. Lei vale ed è preziosa a prescindere da tutto…indipendentemente dalle azioni e dalle scelte che gli altri hanno fatto!
Da un punto di vista pratico, relativamente all’abbandono del tetto coniugale da parte di suo marito, consideri che per lui sussiste comunque l’obbligo al mantenimento dei vostri figli, per cui può rivolgersi ad un avvocato.
Quanto a sua figlia di 15 anni, comprendo che per una madre possa essere fonte di preoccupazione sapere che ha iniziato ad avere rapporti sessuali. L’adolescenza è una fase molto difficile in cui si verificano molti cambiamenti ormonali e si apprende a socializzare e stare in relazione con gli altri. Imparare a relazionarsi a livello sentimentale e sessuale fa parte di questo delicato processo ed è del tutto normale.
Il modo migliore per aiutare sua figlia è accompagnarla col dialogo e col sostegno emotivo. So che potrebbe essere difficile trovare il modo giusto per parlare di certi argomenti con una ragazza di 15 anni, ma credo sia molto importante creare una complicità, anche perché sua figlia probabilmente starà affrontando le conseguenze emotive dell’abbandono da parte del padre.
Creare un clima di fiducia e vicinanza emotiva con sua figlia è importante perché lei riceva una corretta educazione sessuale e sia consapevole anche di eventuali rischi associati nell’avere rapporti, ma soprattutto per farla sentire accolta e protetta.
Può sembrare che non sia così, ma per gli adolescenti sentire di poter parlare di tutto con i genitori, essere capiti e accettati senza giudizio migliora la loro qualità di vita e offre loro molte risorse psichiche per affrontare meglio le sfide del mondo esterno. Anche in questo la può aiutare un professionista.
Capisco anche la preoccupazione per suo figlio, ma sappia che non è sola. Sul territorio esistono molti professionisti specializzati, associazioni e cooperative che aiutano bambini e ragazzi con bisogni educativi speciali, inclusi i disturbi linguistici e dell’apprendimento. Nello specifico, se suo figlio frequenta la scuola, può rivolgersi all’Asl di competenza per richiedere una valutazione diagnostica utile ai fini scolastici affinché possa usufruire di piani didattici personalizzati o di un insegnante di sostegno (qualora fosse necessario).
Mi rendo disponibile se ha bisogno di supporto e aiuto in questo difficile momento.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Salve Thaila, mi dispiace molto che si senta così sola e spaesata. Prima di tutto volevo dirle che è normale, due figli è già una responsabilità enorme e da soli ci si addossa tutte le colpe. Il fatto che lei abbia espresso in modo così umano la sua preoccupazione verso i suoi figli e per le loro scelte fa trasparire la sua presenza e il suo impegno costante. Andiamo in ordine, prima di tutto capisco lo spavento per sua figlia ma vorrei rimandarle il fatto che lei non è una cattiva mamma e sua figlia non è una cattiva figlia. I tempi, anche per i primi approcci sessuali, si sono accorciati. Viviamo in un epoca dove i ragazzi a quella età si ritrovano a crescere prima del previsto, per esempio se ci sono separazioni di mezzo come in questo caso. Dovrebbe stare vicino a sua figlia e chiederle come si sente, come è andata, se ha preso questa scelta con sicurezza, se si sentiva pronta e parlare anche delle misure contraccettive per spiegarle che è importante fare scelte responsabili. Si tenga aperta al dialogo con lei, non la faccia sentire giudicata, un clima accogliente dove insieme si traccino delle linee sicure può far stare più serene entrambe in questo momento di transizione. Le consiglio per suo figlio un consulto psicologico, se ha bisogno di misure compensative a scuola farà molta meno fatica e si sentirà più realizzato ed efficacie. Se in questo momento si sente sola e pensa che gestire tutto sia difficile non esiti a chiedere aiuto, a volte parlare come ha fatto adesso è rassicurante e ridimensiona i problemi perchè lei può avere tutte le carte per gestirli. Non si addossi tutte le colpe, non ne ne vedo ma vedo tanta voglia di capire e proteggere i suoi figli. Per loro lei è il loro punto di riferimento, se lei sta bene anche loro staranno bene.
Resto a disposizione se volesse parlare ancora, non trascuri come si sente.
Dott.ssa Valentina Nardella
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Thalia, non deve colpevolizzarsi, non è colpa sua, né delle sue attenzioni distratte. Per lei è stato un anno difficile e affrontare tante problematiche da soli non è semplice.. Cerchi di cambiare la prospettiva , l’angolazione con cui guarda gli avvenimenti della sua vita: sua figlia ha avuto il suo primo rapporto , le statistiche ci dicono che l’era del primo rapporto di sono abbassate notevolmente. Tant’è ragazzine anche figlie di famiglie unite compiono lo stesso passo.. Le parli , non la sgridi così da diventare sua complice. Per quanto riguarda suo figlio , lei accenna che ha problemi di linguaggio, ma sicuramente sarà una cosa che supererà facilmente con l’aiuto giusto. La sua ferita è ancora aperta e lei vede tutto ancora con gli occhi della sofferenza. Parli con uno specialista sicuramente l’aiuterà a trovare la sua serenità . Dott.ssa Beatrice Canino
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Thalia,
Mi dispiace per la sua situazione dolorosa. Affrontare un tradimento può essere davvero devastante, e anche continuare la vita senza il supporto del padre dei suoi figli è molto difficile. Tuttavia il padre è obbligato a mantenere i figli fino alla loro indipendenza, quindi se non lo sta facendo lei può rivolgersi a un avvocato.
Per quanto riguarda sua figlia di 15 anni, è nel pieno dell'adolescenza, periodo nel quale si scopre la sessualità. I corpi dei ragazzi cambiano, a quell'età aumentano gli ormoni sessuali e i ragazzi imparano a relazionarsi sia con persone dello stesso sesso che del sesso opposto. Nascono quindi le prime relazioni sentimentali e anche sessuali, fa parte del ciclo della vita.
Capisco che per una madre apprendere che una figlia a 15 anni abbia avuto il primo rapporto sessuale può essere fonte di preoccupazione, ma questa è una cosa del tutto normale. L'educazione sessuale è importante: può iniziare a parlarne con sua figlia, se non lo ha già fatto, e farle capire i rischi di rapporti non protetti in un clima di accettazione e complicità. Questo non solo diminuirà i futuri rischi e magari anche le sue preoccupazioni, ma potrà anche rafforzare il legame che ha con sua figlia: per gli adolescenti è importante avere una famiglia che li ascolta.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
È comprensibile il suo sconforto.
Sei stata tradita e lasciata dal marito non è una cosa facile da superare.
Ci si sente a accollate tante responsabilità e spesso ci sentiamo soli.
Tuttavia, non bisogna lasciarsi andare!
Si comprende che la situazione non è semplice, tuttavia non bisogna rendersi non bisogna fermarci. È importante ripartire piano piano facendo ogni giorno nel suo quotidiano, quello che può fare per lei e per i suoi figli, che ora più che mai hanno bisogno di qualcuno accanto.
Il fatto che Sofia ha 15 anni abbia avuto il primo posto sessuale, è una cosa che le fa dispiacere.
Tuttavia, nella mentalità giovanile di oggi si tende a vivere la sessualità in maniera leggera. Soprattutto i giovani. Non lo fanno per cattiveria o cattive intenzioni lo fanno senza pensarci, condizionati dalla mentalità e degli altri senza pensare alle conseguenze
Non se ne faccia una colpa. Non è mica colpa sua.
È giusto come Mamma che parli con sua figlia e le spieghi quali possono essere le principali conseguenze di un rapporto sessuale. Tuttavia, se succede, non se ne faccia una colpa. Non è colpa sua.
È la mentalità di oggi e sua figlia come tanti giovani si è lasciata condizionale come sopraddetto non lo fanno con cattiveria lo fanno senza pensarci senza pensare alle possibili conseguenze
Per quanto riguarda la situazione di suo figlio, vi consiglio di informarsi tramite l’Asl se è possibile accertare tramite test specifici se suo figlio ha una dislessia.
Dal suo scritto si comprende che sta vivendo una situazione difficile e si sente abbattuta e sola ad affrontare questa situazione.
Tuttavia, non si rende piano piano il suo quotidiano cerchi di ricostruire sia per il suo bene sia per quello dei suoi figli
Le consiglio di intraprendere un percorso psicologico che la possa aiutare a comprendere meglio ed affrontare questa situazione difficile
Per ulteriori informazioni, mi contatti le risponderò con piacere
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao, ti ringrazio per aver condiviso la situazione che stai vivendo, immagino possa essere difficile, capisco perfettamente il tuo senso di smarrimento e di fatica. Non sei sbagliata e non stai fallendo come madre: sei una donna che sta attraversando un periodo molto difficile, con sulle spalle il peso di un tradimento, la gestione da sola di due figli, e ora questa nuova preoccupazione.
Il tuo stato interno in questo momento probabilmente ti stai parlando così: “Ho sbagliato tutto” – “Non sono capace” – “Non riesco nemmeno a guidare mia figlia”. Questi sono messaggi interni che la tua parte critica ti sta ripetendo. Ma non sono verità assolute: sono pensieri appresi nel tempo, magari anche dai modelli educativi che hai ricevuto. In questi casi è importante prendere i dati di realtà per non farsi travolgere da emozioni tanto forti e giudicanti, e per fare ciò può essere utileosservare con lucidità, senza giudizio, così da poter riflettere e fare scelte concrete.
Riguardo a tua figlia, avere un rapporto sessuale a 15 anni non significa automaticamente “perdersi” o “fallire” come persona. È una fase di ricerca di sé, del proprio corpo, del piacere, della relazione. Forse potrebbe essere più utile accertarsi del contesto, capire se lo ha fatto per scelta o per pressione, se si sente in grado di affrontare le conseguenze affettive ed emotive, assicurarla può parlarne con te senza paura di essere giudicata.
Il bisogno di tua figlia ora non è il rimprovero, ma una madre che sappia essere un riferimento stabile, anche nella delusione.
Per tuo figlio più piccolo (dislessia o difficoltà linguistiche) anche qui, il rischio è che tu ti senta “sommersa”, come se tutto stesse crollando. Non sei sola: ci sono specialisti (logopedisti, neuropsichiatri infantili) che possono aiutarti a inquadrare meglio la situazione. Affidarsi ai giusti supporti ti alleggerirà.
Infine, parliamo di te. Il rischio ora è che tu stia vivendo una realtà di svalutazione: “Non sono abbastanza → Perdo tutto → Mi sacrifico → Resto sola → Confermo l’idea che non valgo”. Tu vali, indipendentemente da quello che ti sta accadendo. La tua parte legata al presente, al qui ed ora, ha bisogno di riprendere il timone: Un passo alla volta, non puoi risolvere tutto insieme. Cerca cura per te, non solo dei figli, anche tua. E soprattutto, non sei il tuo passato, puoi riscrivere ciò che hai appreso, anche se fa paura.
Se vuoi, mi rendo disponibile ad aiutarti in questo cammino, che potrebbe essere fatico ma che ti aiuta a mettere insieme i vari pezzi. un passo alla volta. Se ti va, dimmi da dove vuoi partire.
11 GIU 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Gentile Thalia,
le sue parole sono cariche di dolore, delusione e senso di inadeguatezza. È comprensibile che si senta sopraffatta: si ritrova a dover affrontare la separazione, crescere due figli, gestire la scoperta della sessualità della figlia e le possibili difficoltà del figlio più piccolo. È davvero tanto per una sola persona, ed è normale sentirsi smarrita.
Il primo passo è riconoscere che sta facendo del suo meglio, anche se adesso sente di non avere il controllo. La sessualità della figlia, sebbene sia un argomento delicato, può diventare un’occasione di dialogo e di costruzione di fiducia reciproca. Provi a parlarle con calma, non per giudicarla ma per ascoltarla e farle sentire che lei c’è, senza punizioni o minacce, ma con presenza.
Riguardo al figlio, valutare una visita specialistica per escludere o confermare una diagnosi di dislessia potrebbe aiutarla a sentirsi più preparata e supportata. Non è sola e può chiedere aiuto, anche solo per alleggerire il peso emotivo che oggi sta portando. Un percorso di supporto psicologico personale potrebbe darle maggiore forza e serenità.
Rimango a disposizione.
Dott.ssa Covini
11 GIU 2025
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Grazie per aver trovato il coraggio di raccontarti: le tue parole parlano di un grande carico emotivo, di solitudine e di fatica, che stai affrontando tutta da sola. È importante riconoscere prima di tutto questo: stai reggendo molto, e nonostante tutto sei ancora lì, accanto ai tuoi figli, anche se ti senti persa.
Il fatto che tua figlia abbia vissuto il suo primo rapporto sessuale è un passaggio delicato, sì, ma non un fallimento. Non è un giudizio su di te come madre. È una fase dell’adolescenza, che può accadere anche prima o dopo, e che non misura il valore della relazione che avete. La cosa importante ora è restare per lei un punto di riferimento, non reagire con durezza o delusione, ma con disponibilità all’ascolto. Se riuscirà a parlarti senza paura, avrai già fatto qualcosa di prezioso: proteggerla con la fiducia, non con il controllo.
Per tuo figlio, se sospetti una difficoltà come la dislessia, è fondamentale cercare una valutazione specialistica, che potrà fare chiarezza e permettergli di essere aiutato nel modo giusto, senza colpe o frustrazione. A volte, comprendere la natura di una difficoltà cambia radicalmente la vita di un bambino e del genitore.
Infine, non dimenticare te stessa. Dopo un tradimento e l’abbandono, è normale sentirsi svuotate e deluse. Ma non sei sbagliata, né inadeguata. Sei una madre sotto pressione, ferita, e stanca. Meriti sostegno. Un percorso psicologico, anche breve, potrebbe aiutarti a rimettere ordine nei pensieri, ritrovare un po’ di forza e leggerezza, e magari anche perdonarti per errori che in realtà non sono colpe.
Non sei sola a vivere momenti così. E da questi momenti si può uscire, passo dopo passo. Con amore, per te e per loro.
11 GIU 2025
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Gentile Thalia, grazie per aver parlato francamente e chiesto aiuto. Penso, innanzitutto, che non puoi colpevolizzarti di niente, ed iniziare a pensare che stai facendo quello che puoi, da sola, senza un sostegno, e che i problemi che poni, alcuni sono risolvibili, altri affrontabili con la calma. Forse la cosa che puoi fare è iniziare ad avere uno spiraglio di speranza chiedendo aiuto per un supporto per te, riprenderti qualche spazio di responsabilità nei tuoi confronti come donna e come madre, e ricercando il senso di quello che sta accadendo ed è accaduto nella vita. Non siamo robot, ma persone fragili che non vanno "a carrarmato". Da quello che dici leggo il fallimento, ma io parlerei di crisi, possibilità di trasformazione e responsabilità per te e per i tuoi figli. La priorità è prendere la tua vita in mano, chiedere aiuto, innanzitutto per tuo figlio, approfondendo, se non l'hai fatto ancora, nel pubblico o in un centro convenzionato, l'eventuale diagnosi di disturbo dell'apprendimento. E poi ti consiglierei di intraprendere nel pubblico o nel privato un percorso di supporto psicologico per te, per ritrovare il senso, attraversando le emozioni che stai provando, e cercando da lì di rafforzarti come donna e come madre.
Ti auguro di poter chiedere aiuto non colpevolizzandoti, bloccando energie, ma responsabilmente riconoscere fragilità e bisogni.
Dott. Carlo Maria Cananzi
11 GIU 2025
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Carissima Thalia
Comprendo i suoi sentimenti e delicatezza del momento che sta affrontando. Non si colpevolizzi e si concentri invece sulle sue risorse e quello che può fare da adesso in poi.
Un caro abbraccio
11 GIU 2025
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Buongiorno Thalia, in poche righe emerge tutta la tua sofferenza che stai passando e una certa insoddisfazione e impotenza. Un percorso psicologico ti aiuterebbe a mettere ordine ai tuoi pensieri ed emozioni, a capire da dove partire per riconquistare la tua vita e la tua serenità. Le tue difficoltà riguardano diversi ambiti relazionali ( ex coniuge, figli..), se ti va di affrontarle senza essere giudicata, mi rendo disponibile, anche on line. Un caro saluto. Dottoressa Patrizia Buffoni
11 GIU 2025
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Buongiorno Thalia,
un momento di Grande Fragilità è quello che stai vivendo. Hai subito un tradimento che ti ha lasciata in una situazione difficile, con due figli da gestire e un futuro incerto. È naturale sentirsi delusi dalla vita e da sé stessi quando si affrontano prove così grandi. La notizia del primo rapporto di tua figlia, unita alle preoccupazioni per tuo figlio, arriva in un momento di estrema vulnerabilità. La tua delusione è una reazione umana ma in realtà non c’è da essere delusi, ne per le scelte di tuo marito che non devono sminuire te, ne’ per quelle di tua figlia, che non sono di per se’ negative, ne’ per le difficoltà di tuo figlio che oggi sono molto comuni e affrontabili. Anzi il fatto che tua figlia abbia parlato con te di questa cosa per lei così importante testimonia come tu sia riuscita a creare una relazione intima di fiducia e di sostegno con lei. Capisco che il suo primo rapporto sessuale, specialmente alla sua età, può generare preoccupazione e ansia. È fondamentale, però, che tu trovi la forza di non reagire con rabbia o delusione direttamente verso di lei. Tua figlia ha bisogno di sentirti vicina, non giudicante. Prima di tutto, ascoltala. Chiedile come sta, come si sente, come ha vissuto e come vive questa esperienza. Non serve un interrogatorio, ma uno spazio sicuro in cui lei possa esprimersi. Parla con lei della possibilità di andare in un consultorio per fare una visita ginecologica. Ci saranno dei professionisti che le daranno informazioni riguardo la contraccezione. Tua figlia ha bisogno di sapere che, nonostante la tua preoccupazione, tu sarai lì per supportarla. Per i problemi linguistici di tuo figlio, un professionista specializzato in disturbi dell'apprendimento potrà fare una valutazione accurata e indicarvi il percorso migliore, che sia logopedia o altro.
Detto questo sarebbe importante che tu cercassi un supporto per te stessa. Parlare con uno psicoterapeuta può aiutarti a elaborare il tradimento, a gestire lo stress e l'ansia, e a trovare strategie per affrontare le sfide con i tuoi figli.
Hai affrontato il tradimento e ti stai prendendo cura dei tuoi figli in un momento difficile. Questo dimostra una forza incredibile. Non lasciare che la demoralizzazione ti impedisca di cercare l'aiuto che meriti e di cui hai bisogno.
Se desideri un supporto per essere aiutata a trovare un equilibrio in questo momento così delicato, sono a tua disposizione.
11 GIU 2025
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Buongiorno,
comprendo le difficoltà e il senso di disorientamento che sta provando.
È fisiologico sentirsi delusi e demoralizzati quando le nostre aspettative e progetti vengono disattesi oppure quando capitano eventi del tutto inaspettati.
Potrebbe esserLe utile iniziare un percorso di sostegno psicologico per sentirsi ascoltata e supportata da un professionista, il quale l'aiuterebbe a riscoprire le Sue risorse personali e genitoriali.
Restando a disposizione, Le porgo cordiali saluti.
Dott. Alessandro Vesco
Psicologo Clinico e Professional Counselor