Ciao, sono Giulia .
Questo problema riguarda in parte la scuola, in parte una determinata persona. Mi spiego, lo scorso anno c'è stato uno sbaglio di punteggio in graduatoria fra due professoresse, così abbiamo dovuto cambiarla verso metà anno. Questa professoressa mi incaricó di raccogliere tutte le verifiche svolte e di consegnargliele, dato che lei non faceva più parte dell'istituto. Da qui è partito un po' il tutto: ho iniziato a sentirla, a confidarmi, a chiederle consigli e ad affezzionarmi tremendamente. Per me siamo diventate molto amiche, per me era il mio punto fisso, quel punto che, anche se lontano, c'è sempre. A febbraio peró dovette partire per la sua città natale per conseguire la specializzazione all'università (era neolaureata, molto giovane), ma abbiamo sempre continuato a sentirci, fino al 22 Settembre, il giorno in cui l'ho rivista perché è tornata. Non potete immaginare la mia emozione in quel momento, non potete immaginare quanto ho pianto per lei, non potete immaginare quanto io voglio bene a quella ragazza.
Il problema è sorto ora: qualche giorno fa mi ha scritto un sms dicendo che l'avevano ripresa nella mia scuola ed era nuovamente mia prof.
Per me è un trauma, non so esattamente come superare tutto ciò, pensavo che dopo 7 mesi di 1000 km tutto ciò potesse finire e invece no, affatto.
È orribile non poter dire neanche "ciao" alla persona alla quale si vuole più bene al mondo, non poterla chiamare per nome, non poterle dire "ti voglio bene", non poterla abbracciare come prima facevo, è tutto pietoso.
Grazie.
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8 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Cara Giulia,
credo che ti stai facendo un problema che non esiste.Puoi parlare tranquillamente con questa prof. ed esprimere da un lato la gioia di averla di nuovo in classe e dall'altra il tuo imbarazzo nel merito.
Una soluzione potrebbe essere che la stessa prof., al suo rientro, dica alla scolaresca che ha avuto modo casualmente nel suo periodo di assenza di conoscere bene una delle allieve che sei tu, in modo che gli altri non facciano caso al fatto che le dai del tu o la chiami per nome.
Toccherà piuttosto a te non sentirti una privilegiata e studiare più degli altri per dimostrare che non godi di privilegi immeritati.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
9 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Cara Giulia,
Prova a separare le due cose. Questa ragazza é una persona importante per te, una confidente, ma anche ora la tua professoressa. Una cosa non esclude l altra, il dover mantenere una distanza a scuola non vuol dire cancellare i sentimenti puri che hai per lei. Rispettare i ruoli in classe, non vuol dire cancellare quelli costruiti in precedenza nella vita quotidiana. Continua a vederla come punto di riferimento e come una tua brava insegnante, ciò può essere per te un arricchimento non un'esclusione.
8 OTT 2015
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Cara Giulia,
alla fine del tuo messaggio descrivi una relazione molto affettuosa e intima, diversa da quella che si intuisce qualche riga sopra (che sembrava essere più distante e maggiormente regolata dalla gerarchia insegnante-allievo).
Ad oggi non è possibile tornare indietro e non vedo il motivo per cui non poter chiamare per nome la tua insegnante. Quel che conta è che entrambe manteniate un comportamento, in ambiente scolastico, che non possa dare adito a pettegolezzi o far pensare a preferenze.
Immagina un ragazzo che trovi sua madre come insegnante: potrebbe darle del lei a scuola e del tu a casa?
Nel caso questa situazione fosse per te difficile da gestire, rivolgiti allo psicologo della scuola o del consultorio.