Cosa fare quando non ci si fida più del proprio psicologo

Inviata da Laura · 26 gen 2022 Psicoanalisi

Come ci si deve comportare quando la relazione con il proprio psicoterapeuta causa più stress e nervosismo che benefici?
So che questa persona mi è stata di profondo aiuto, che mi ha cambiato la vita, che mi ha fatto stare meglio... Ma proprio perché ora sto meglio non riesco più ad accettare i continui cambi di orario delle sedute, i ritardi (anche di due ore), le videochiamate programmate e poi saltate senza nemmeno chiedere scusa (il tutto magari avendo preso dei permessi al lavoro o evitando di fare straordinari, straordinari utili a pagare la terapia) la sensazione alcune volte di ripetere le cose dette nelle scorse tre sedute, la sensazione che stia al telefono durante la seduta, il rinfacciarmi che "ora che sto bene, non mi vanno più bene certe cose"... Tutte cose discusse, ripetute e... finite nel dimenticatoio...Come posso riorganizzare la mia vita e la mia quotidianità se sono sempre in balia dei suoi cambiamenti d'orario? So di non essere alla fine del mio percorso, ma io così non riesco a proseguire, è difficile fidarsi in questa situazione... La sua professionalità vale davvero più del mio tempo e del mio benessere?

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Miglior risposta 27 GEN 2022

Ciao Laura.
Evidentemente qualcosa si è incrinato nel rapporto, che non può e non deve essere di sudditanza. Sei tu l'artefice e la responsabile della tua vita! Hai fatto presente al tuo psicoterapeuta le tue difficoltà? Hai provato a parlargliene? Forse è un attimo in difficoltà e parlandogli forse le cose si sistemano... è anche lui umano.
Ad ogni modo è importante che tu faccia chiarezza, in modo da capire se continuare il percorso o cercare un nuovo terapeuta, nel caso il tuo psicoterapeuta non sia in grado di gestire la situazione ...
Se ti serve, resto a tua disposizione per un breve colloquio conoscitivo gratuito online, per capire se posso aiutarti.
Un caro saluto
Angelo

Dott. Angelomaria Alessio Psicologo a Castelfranco Veneto

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28 GEN 2022

Gentile Laura,
ciò che lei racconta è insolito e fa nascere delle perplessità anche perchè lei afferma di aver avuto finora buoni risultati dalla terapia fatta. E' anche strano che, pur avendo lei espresso le sue esigenze e le sue ragioni, il terapeuta le abbia risposto che "ora che sta bene non le vanno più bene certe cose..."
Comunque le suggerisco di reiterare la richiesta di rispettare gli appuntamenti concordati e se tale richiesta continua ad essere costantemente ignorata non le resta che continuare la psicoterapia con un altro professionista.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).

Dott. Gennaro Fiore Psicologo a Quadrivio

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27 GEN 2022

Buonasera Laura, se le cose che ci ha raccontato sono vere (utilizzo il dubitativo solo perché non conosco lei e perché, fino a prova contraria, devo seguire il Codice Deontologico degli Psicologi), se già ne ha parlato con il "collega", ma non si intravedono soluzioni costruttive per la relazione clinica, allora la invito a lasciare questa terapia e, se ne sente il bisogno, di iniziarne un'altra. Se, invece, ancora non ne avete parlato direttamente, sarà il caso di farlo, per comprendere anche se vi sia una sorta di strategia terapeutica nell'operato clinico del "collega". Infine, rispetto alla domanda finale (retorica) che fa a se stessa, più che a noi, sono sicuro che sarà in grado di rispondere da sola. Ultimissima cosa: il suo focus si indirizza sulle azioni del terapeuta: ma la relazione clinica (come qualunque altra) è portata avanti da due persone. Per cui, le chiedo: cosa lei ha fatto/detto/percepito/emozionato/etc. affinché questo "collega" si comportasse in questo modo? Insomma, il focus di attenzione, analisi e giudizio, può essere utile girarlo anche verso se stessi.
Le auguro buona fortuna qualunque decisione prenda.
Dott. Massimo Bedetti
Psicologo/psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Dott. Massimo Bedetti Psicologo a Roma

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27 GEN 2022

Buongiorno.
Più che comprensibile il suo fastidio e mi dispiace se sente che questi fattori all'interno della terapia stanno influendo sul suo benessere. La prima cosa che le suggerisco è di parlare a cuore aperto con il suo terapeuta di tutto ciò che non le sta bene. Il compito di noi terapeuti è far si che il paziente si senta libero di dire tutto ciò che ha in mente. Se la terapia funziona, i momenti di blocco attraverso il dialogo continuo possono evolvere in qualcosa di bello ed essenziale per il cambiamento in termini di benessere. Qualora dopo aver parlato con il suo terapeuta non ne trovasse ugualmente alcun beneficio, valuti anche l'ipotesi di cambiare professionista. È compito del terapeuta stesso indicargliene un'altro e fare eventualmente un invio. Spero lei possa star meglio e fare la cosa che più la fa star bene con se stesso.
Un caro saluto
Dott. Gabriele Fichera

Dott. Gabriele Fichera Psicologo a Torino

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27 GEN 2022

Buongiorno Laura.
Non è chiaro se lei ha parlato con il suo terapeuta su queste situazioni e il quanto le disturbano. Ho l'impressione di sì. Se non è opportuno parlarne chiaramente, senza inibizioni. Se ne ha parlato e continuano a succedere è un segnale che c'è qualcosa che non va. C'è mancanza di professionalità e sarà lei a dover valorizzare il suo tempo e il suo benessere. È comprensibile perdere la fiducia e non voler proseguire la terapia con un professionista che si comporta in questa maniera. Al di là e nonostante i benefici avuti precedentemente . Lei sente che il suo percorso non è finito ma potrà proseguire la terapia con un altro psicoterapeuta. Le auguro di trovare la miglior soluzione.
Un saluto e una buona giornata.











Dr. Gilberto G. Villela Psicologo a Roma

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27 GEN 2022

Buongiorno,
devo dire che stupisce sentire questo racconto. Di solito il professionista è molto attaccato ai suoi ritmi di lavoro e spostare gli appuntamenti non è per niente facile, anche quando si capiscono bene le ragioni del paziente.
Scrive poiché si tratta di “psicoanalisi“ e che notoriamente è molto rigorosa in fatto di orari… Forse fanno eccezione i l’amaca Iano, ma non troppo. Per orientarla potrei dire questo: la terapia serve a migliorare la propria vita, anche se sicuramente richiede l’impiego di risorse di tempo, di denaro e di lavoro su di sé a volte doloroso. La terapia non può compromettere aspetti importati della vita come, per esempio, il lavoro. Anzi!

Dott.ssa Giuliana Gibellini Psicologo a Carpi

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27 GEN 2022

Buongiorno Laura,
mi spiace molto per il comportamento di questo collega che a questo punto forse dovrebbe sapere da Lei quanto la vostra relazione terapeutica si sia modificata e anzi praticamente trasformata. Le consiglio di parlarne con lui, proprio in virtù del fatto che da questa persona ha ricevuto molto aiuto,. Se è un serio professionista farà di tutto per riacquistare la sua fiducia ed instaurare nuovamente la corretta relazione necessaria a portare a conclusione il suo percorso.
Cordialmente
Loredana Luise

Dott.ssa Loredana Luise Psicologo a Ponte San Nicolò

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27 GEN 2022

Buongiorno Laura,
immagino la Sua difficoltà nel trovarsi a dover decidere tra proseguire un percorso iniziato, che Le ha permesso di stare meglio all'interno di una relazione terapeutica funzionante, e lasciare con la sensazione di non aver concluso e con la fiducia che viene a meno. Da quel che capisco si sente mancare di rispetto ed è comprensibile. È un periodo impegnativo questo, le richieste di aiuto psicologico sono in aumento. Allo stesso tempo è difficile per i professionisti organizzare il lavoro a causa di diverse disdette e cambiamenti d'orario da parte dei pazienti, perché si scopre di essere positivi o di avere dei contatti a rischio. Ovviamente, non è colpa di nessuno. Ma tutto questo certo non giustifica la mancanza di rispetto nei confronti delle persone che hanno bisogno di aiuto.
Ha fatto molto a bene ad aver parlato apertamente con il Suo terapeuta di quel che sta succedendo e del Suo vissuto rispetto a questo. Ha ragione che la fiducia reciproca sia indispensabile e si basa anche sulla gestione degli appuntamenti. Direi di riparlarne un'altra volta, anche se ne avete già discusso e ripetuto. Dica al Suo terapeuta tutto quello che ha scritto qui, spieghi come si sente e come vorrebbe si gestisse tutto quello che riguarda l'organizzazione della terapia. Se nemmeno dopo cambia niente e se Lei continua a sentire mancare la fiducia, probabilmente il percorso non potrà darLe ulteriori benefici. A quel punto sceglierà se concludere ed eventualmente potrà rivolgersi a un altro professionista per dedicarsi ancora ai temi che sente irrisolti.
Le auguro di risolvere nel modo migliore possibile. Un caro saluto.
Dott.ssa Katarina Faggionato

Dr.ssa Katarina Faggionato Psicologo a Vicenza

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27 GEN 2022

Buongiorno Laura, la relazione terapeutica è la base della Psicoterapia, tanto che molti esperti sostengono che sia più la relazione a curare delle tecniche applicate. In buona sostanza noi possiamo andare dal luminare più bravo ma se non riusciamo ad instaurare una buona relazione terapeutica, quel luminare forse non riuscirà ad aiutarci. Questo per dirle che, come in ogni relazione, se ci sono problemi questi vanno affrontati, comunicati in tutta sincerità cercando una soluzione e trovando nuovi equilibri. La relazione in Psicoterapia è attiva e collaborativa, ossia alla pari. Alla luce anche del percorso già fatto credo sia importante esprimere i suoi bisogni e le sue perplessità con il suo terapeuta nel rispetto reciproco. Solo così potrà capire se è come proseguire nel percorso. Resto a disposizione anche online. Saluti, dott.ssa Agnese Lattanzio Psicologa Psicoterapeuta cognitivo comportamentale e terapeuta EMDR

Dott.ssa Agnese Lattanzio Psicologo a Pescara

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27 GEN 2022

Gentile Laura,
il miglio modo di affrontare questo calo nella fiducia nel suo terapeuta è quella di riportargliela in seduta: gli faccia presente tutto ciò che ha esposto qui, riferendogli anche questa frustrazione che lei prova nei gli spostamenti, nei ritardi e tutto ciò che non le va bene nel percorso che state facendo. Parlatene e chiarite la sua difficoltà a continuare a fidarsi in queste condizioni: è tutto materiale da portare in seduta per ricucire l'alleanza terapeutica o per prendere altre strade, chiudendo un capitolo per riaprirne uno nuovo.
Cordilamente

Dr.ssa Maria Beatrice Brancati

Dott.ssa Maria Beatrice Brancati Psicologo a Macerata

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27 GEN 2022

Buongiorno Laura,
le consiglierei di intraprendere un percorso con un altro professionista.
Resto disponibile.
Cordiali saluti.

Dott.ssa Margherita Romeo

Dott.ssa Margherita Romeo Psicologo a Roma

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27 GEN 2022

Gentile Laura,
sarebbe importante parlarne nuovamente con il suo terapeuta fino a raggiungere una conclusione. Un percorso psicologico (che sia con uno psicologo o con uno psicoterapeuta) esprime la sua funzione di sostegno e cura attraverso la relazione. Una relazione è composta di due persone che sono alla continua ricerca di un equilibrio, un equilibrio che mi sembra di capire, all'inizio c'era, complice anche la sua condizione di partenza. Ora che lei ha raggiunto alcuni obiettivi ed è cambiata, anche la relazione terapeutica ha bisogno di modificare il suo equilibrio. Provi ad esprimere dunque questo suo cambiamento e queste sue nuove necessità al suo terapeuta al fine di raggiungerlo.
Resto a sua disposizione anche online
Un caro saluto
Dott.ssa Simona Delli Santi
di "Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico"

Una Stanza per Sé: servizi per il benessere psicologico Psicologo a Oria

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27 GEN 2022

Gentile Laura, le cose che racconta mi lasciano perplessa. I cambiamenti continui di orario, stare al telefono, saltare le sedute e dimenticarsi le cose non va bene per niente.
Ne parli con lui in modo franco e onesto chiarendo cosa per lei è inaccettabile e cosa no, nella psicoterapia la relazione è alla pari. Il suo tempo vale quanto quello dello psicologo, è importante chiarirglielo. Un caro saluto

Dott.ssa Luisa Fossati Psicologo a Firenze

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27 GEN 2022

Salve Laura, mi spiace per ciò che riporta. Mi spiace sapere che un professionista fa quel che dice perchè comprendo che la persona investa del tempo ed il tempo è una delle cose più preziose. Mi chiedo come sia riuscito ad aiutarla così tanto nel passato e come sia possibile che adesso la situazione sia cambiata così radicalmente. Comunque, potrebbe parlargliene per cercare di trovare soluzioni adeguate.
Cordialmente, dott FDL

Anonimo-181068 Psicologo a Roma

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