Cosa fare con una madre problematica

Inviata da alex9_172 · 10 ago 2020

Salve. Scrivo qui per raccontarvi la mia situazione e, magari, ricevere qualche consiglio concreto. Ho 28 anni (quasi 29), sono figlio unico. Mia madre non ha passato una bella gioventù, ultima di 3 figli, trattata sempre come la "schiavetta" di casa e ali tappate per qualsiasi sogno aveva nel cassetto. Con la mia nascita, ha ricevuto praticamente il suo primo vero dono e da li mi ha sempre protetto. Solo durante le mie prime storielle amorose ho notato che questa protezione era un qualcosa di più, forse possessività. Caratterialmente riesce più facilmente a trovare i difetti nelle persone che i pregi. Li trovava (per convenienza) anche in queste ragazze e mi condannava di essere cambiato come figlio ogni volta che mi frequentavo con qualcuna. Una volta ritornato single, tornava tutto come prima. Ma i veri problemi sono sorti con la mia attuale storia. Fidanzati dal 2015. I primi 4/5 mesi tutto ok, le voleva bene, le faceva qualche pensierino, si scrivevano. Ma con il passare del tempo in concomitanza con un periodo particolare di salute della mia ragazza (quindi passato più tempo con lei) e con l'aumentare delle certezze che fosse una storia importante, notavo mia madre sempre più cattiva, misteriosa, informandosi tramite le mie amicizie di tutti i miei spostamenti e se uscivo con lei, oppure inventando storielle false sul conto mio o della mia ragazza per cercare in qualche modo di staccarmi da lei. Dai litigi alle parole grosse, alle minacce, fino al punto di sbattermi fuori di casa più e più volte e per diverse settimane (mesi nel complesso). Non vi dico le spese che dovevo affrontare nonostante negli ultimi 2 anni sono disoccupato. Ci tengo a dire che mia madre oltre alla depressione post-partum, da circa 20 anni soffre di depressione (seguita da diversi professori durante questi anni) anche se periodica. Secondo me però, oltre la depressione c'è qualcosa di ben più profondo in mia madre (oltre l'essere lunatica, cattiva): quando capita che controbatto in un discorso, lei ha quel classico comportamento dei bimbi che o si tappa le orecchie, o sbatte i piedi per terra, o "sbrocca", impedendomi di dire la mia perché non vuole sentire ragioni. Difatti più e più volte ho provato a farle capire che le idee che ha sulla mia ragazza sono sbagliate, ma non c'era santo che teneva e soprattutto non ha mai avuto il coraggio di parlarle per un chiarimento! Ho addirittura provato un dialogo tramite sue amicizie, parenti, ma lei tendeva ad allontanare queste persone e chiudere i rapporti (quando lei nota che hanno idee diverse dalle sue). In conclusione, tengo a dire che ho anche provato ad entrare in contatto con il suo attuale medico dove ha seguito una cura, ma senza ricevere risposte. Ho chiesto un consulto al nostro medico generico e mi ha detto che loro per segreto professionale non possono fornire informazioni o quant'altro. Ma sono il figlio!!!!!! E' mai possibile???
Ho provato a passare più tempo con loro per fargli capire che non sono come lei pensa, ma senza risultato. Ho provato a chiedere aiuto anche a mio padre. Però purtroppo gli conviene più sottomettersi a mia madre e darle ragione, anziché ribellarsi e difendermi (o farla ragionare). Inoltre nemmeno posso portarla con la forza da uno psicologo/psichiatra o chicchessia. Non so davvero più come fare perché mi trovo in una situazione che mia madre attualmente non sa che sto ancora con questa ragazza, che non si impegna al massimo (per esempio) ad aiutarmi a trovare un lavoro (un genitore lo farebbe) forse per paura che poi me ne vado. Come faccio sbaglio con lei e non ne posso più di vivere in casa con questo clima di tensione, ma soprattutto circondato dalla famiglia che non comprende le mie esigenze. Non siamo come lei pensa e lei non vuole capirlo. Chiedo a voi qualche bel consiglio concreto. Grazie

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Miglior risposta 17 AGO 2020

Caro Alex,
le tue parole sono chiare e cariche di sensibilità. La tua mamma, se ho ben compreso, non ha avuto una vita semplice e ha investito molto emotivamente sul rapporto con te. A volte, per una serie di circostanze umanamente comprensibili, il confine del sano amore materno viene perso, non per cattiveria ma per bisogno, per incapacità di dare al figlio ciò di cui necessita per crescere emotivamente libero e forte. Siamo solo esseri umani e reagiamo come riusciamo, in base al nostro bagaglio emotivo e al nostro vissuto...lei non può dare la comprensione che non ha ricevuto (per questo ci vorrebbe tanta forza che magari non riesce ad avere). Ho compreso le tue difficoltà e ad oggi il consiglio che posso darti è puoi lavorare su te stesso, sulla comprensione di chi sei a prescindere da quello che tua madre dice o dalle reazioni che ha. Tu hai diritto di essere felice e creare un tuo percorso di vita. Ciò che tua madre pensa o si aspetta da te purtroppo non puo essere modificato, se non sarà lei a voler intraprendere un percorso psicoterapeutico. Puoi pero modificare e gestire il dolore che recano le sue parole.
Un consiglio pratico: contatta uno psicoterapeuta cognitivo comportamentale e fai un training di assertività. Un caro saluto

Anonimo-179981 Psicologo a Torino

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12 AGO 2020

Gentile Alex
Complimenti per la lettura della situazione. Spesso, in casi analoghi, si generano rapporti simbiotici madre-figlio che comportano co-dipendenze.
Probabilmente una paura inconscia di perderla porta sua madre ad assumere questi comportamenti e pare che alcuni suoi tratti caratteriali non siano di aiuto in tale situazione.
E' evidente che lei abbia cercato in tutti i modi di aiutarla e di usufruire dell'appoggio delle persone a voi vicine, ha fatto un bel lavoro a prescindere dall'esito.
E' vero, non la si può costringere ad andare in terapia, ma una soluzione potrebbe essere invitarla ad andarci insieme e iniziare un percorso volto a "tagliare il cordone ombelicale" che ancora vi lega, in modo da avere, entrambi, la possibilità di intraprendere due cammini di individuazione separati ma connessi, come madre e figlio di 28 anni.
Sperando di essere stata d'aiuto, resto a disposizione.
Cordiali saluti.
Dott.ssa Eleonora Bono Psicologa

Dott.ssa Eleonora Giulia Bono Psicologo a Vibo Valentia

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11 AGO 2020

Salve Alex,
Quello che le dicono i medici sul segreto professionale è vero e riguarda la deontologia professionale. Non possono darle informazioni senza il consenso di sua madre, se lei è considerata capace di intendere e di volere.
Il consiglio più concreto che posso darle è di cercare un modo per non essere troppo legato a queste dinamiche, concentrandosi su se e sulla propria vita.
Inoltre, se ha difficoltà a farsi ascoltare da sua madre, potrebbe chiederle di partecipare ad un percorso di psicoterapia familiare, dove poteste parlare dei vostri dubbi e delle vostre difficoltà davanti ad un professionista che fa da mediatore.

Dott.ssa Alessia Musicò Psicologo a Firenze

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