Sono una donna di 46 anni saparata da due e da circa 16 mesi ho una relazione con un uomo sposato. Premetto che abbiamo convissuto almeno 14 mesi in cui ha avuto diversi tentennamenti e ritorni a casa sua per poi tornare di nuovo da me. Ora dopo l ennesima crisi sua l'ho mandato via ma naturalmente dopo pochi giorni di assoluto silenzio si è rifatto vivo e approfittando del fatto che ne sono innamorata e confermandomi il suo assoluto amore per me e la sola stima e bene per il tempo vissuto con la moglie dalla quale dice di volersi separare per poter finalmente vivere la sua nuova vita con me.. ora io sono molto molto stanca perché vedo di giorno in giorno questa persona li a casa sua dove nel frattempo è diventato nonno e molto preso da questa nuova situazione che lo coinvolge sempre più.. mi dice che sta facendo di tutto per voler vivere con me ma invece di desiderare di tornare qui sta cercando una stanza o casa per poter stare qualche mese e poi venire da me.. non so più cosa pensare ma il suo atteggiamento anche con la moglie col quale continua un rapporto quasi di amicizia (tipo al bar insieme o a portare la nipote a passeggio e altro) mi sta logorando.. e vorrei un consiglio su come comportarmi.
Vi ringrazio per l ascolto
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12 FEB 2016
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Gentile Marianna,
lei vede molto bene che quest'uomo ha ancora dei legami con la sua famiglia che non intende recidere e forse non è nemmeno giusto che lo faccia anche se non si comporta correttamente.
Il fatto che cerchi di dedicare del tempo al nipotino (o alla nipotina) è comprensibile e non lo si può certo condannare per questo.
Piuttosto è da valutare l'ambiguità di quest'uomo con cui lei ha intrapreso una relazione di convivenza o semi-convivenza sapendolo ancora sposato con sua moglie e fidandosi delle sue promesse.
Lei stessa dovrebbe interrogarsi sui motivi che l'hanno spinta ad accettare una situazione del genere fin dall'inizio.
Al momento attuale, se lei, come sembra, vive male questa situazione ma non riesce ad essere con lui assertiva e congruente come vorrebbe, affinché trasformi le promesse in fatti concreti, le consiglierei di intraprendere un percorso di psicoterapia onde poter acquisire tali capacità.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
10 FEB 2016
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Salve Marianna.
Comprendo quanto dolorosa sia la tua posizione.
Al momento sei innamorata e difficilmente riesci ad affrontare la situazione in modo razionale, né piu' né meno di una bambina a cui dicessero di lasciare perdere papa' perché non e' affidabile....non servirebbe a niente. Credo che te abbia innanzitutto bisogno di supporto, per poi cercare di capire come mai questo attaccamento agli uomini di altre donne, e cercare di superarlo. Con un aiuto competente, puoi superare la cosa. Coraggio.
Dott.ssa Papadia
10 FEB 2016
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Marianna
la sua è una situazione "classica" ce ne sono tante così.
Il fatto è che sarebbe sempre bene guardare ai fatti più che alle parole.
Le parole, in queste situazioni, contano poco, i fatti contano molto.
Le parole non costano tanto a dirle, i fatti costano moltissimo a farli.
Prendere una decisione in merito a lasciare la famiglia, coi suoi ruoli abituali, marito, nonno, ecc. significa laasciare qualcosa di consolidato.
Credo che, seppure possa esserci un innamoramento, l'uomo che si trova coinvolto e, contemporaneamente sposato, dovrebbe davvero evitare di fare dichiarazioni in merito a "lasciare la moglie" o "lasciare la casa" ... nel 90 per cento dei casi non lo farà...
Credo dovrebbe almeno dare alla persona coinvolta nella relazione e, soprattutto se libera, la possibilità di comprendere benela sua impossibilità interiore a staccarsi dal conosciuto (e forse significativo per lui) quotidiano ed evitare facili dichiarazioni in merito.
Se davvero è in grado e vuole fare il grande passo...faccia i fatti.
Un caro saluto
Dott. Silvana Ceccucci Psicologa psicoterapeuta
9 FEB 2016
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Buongiorno Marianna,
Da quello che scrive è molto combattuta. Ha provato a staccarsi ma appena lui fa un piccolo passo verso di lei, capitola nuovamente, tornando con lui. Quello che forse dovrebbe chiedersi e capire è perché è così attratta da un uomo così sfuggente e s'è questa realtà può darle benessere. Provi a iniziare una terapia e vedrà che riuscirà poi a scegliere in maniera più consapevole e libera. Buona giornata
9 FEB 2016
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Gentile Marianna,
Da quello che scrive colgo la frustrazione che vive a causa di questa relazione instabile cha ha instaurato con quest'uomo. Nelle prime righe afferma peraltro di essere stata anche lei sposata e oggi é separata da circa un paio di anni. Questo appunto per sottolineare che lei viene da un trascorso di coppia che ha portato ad una separazione e oggi con questa nuova relazione comunque vi é una difficoltà nello stabilire il legame. Il processo di separazione non é semplice e credo che lei lo sappia, ma ancora più complicata é la decisione definitiva di separarsi che a volte richiede molto tempo. Non é possibile entrare in merito di quanto possa pensare o volere il suo compagno perché bisognerebbe parlare ed interpellare lui stesso ma ciò che conta é l'impatto che hanno su di lei Marianna i suoi comportamenti e questa situazione ambivalente che state vivendo. Come é per lei stare in una relazione che dice "la logora" ? Cosa la blocca nel prendere una decisione a prescindere dalle volontà del suo partner? Cosa dice di lei e della sua personale storia questa tendenza a stare su un terreno traballante? Sono domande complesse, ne prendo atto. Ecco perché l'unico consiglio che mi sento di darle é quello di rivolgersi ad un collega psicologo e psicoterapeuta per iniziare un percorso di terapia individuale il quale le permetterà di scoprire, conoscere, accettare e di sentirsi accolta.
In tal senso rimango io stessa a disposizione.
Dott.ssa Anna Gallucci
8 FEB 2016
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Buongiorno gentile Marianna,
la situazione è complessa in quanto il suo compagno diventando nonno ha rinsaldato dentro di lui il senso verso la famiglia da lui creata e questo non si può cancellare e Lei, se intende continuare la relazione con lui, dovrà farci quotidianamente i conti. Provi a valutare per lei un sostegno psicologico che l'aiuterebbe a comprendere il suo senso per questa storia, rifocalizzare le sue priorità di vita fino a vedere se ci sono ancora i margini per restare in questo rapporto. Non ci parla di vostre condivisioni, se ci sono anche passioni (viaggi, hobbys, attività, sport, ecc.) che vi legano o vostre modalità esclusive di vivere la relazione al punto da diventare indispensabili per lui. La sola convivenza può creare noia e routine se non è intessuta da percorsi trasversali comuni.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma