Cosa dire a psiCologno e psichiatra
Salve,
ho 19 anni e da quasi un anno sono in terapia da uno psicologo per una forte timidezza che mi accompagna praticamente dalla nascita e, essendo peggiorata nel tempo, mi ha portato ad avere, negli ultimi anni delle superiori, ad avere pensieri suicidi e tanta tristezza. Poiché con l'inizio dell'università la situazione è peggiorata e mi sono tornati gli attacchi d'ansia, che avevo già avuto in passato dalla fine delle elementari ai primi anni di superiori e che avevo imparato a gestire da sola, però più "aggravati", tanto che non riuscivo nemmeno a uscire di casa e tantomeno andare a lezione, ho iniziato anche ad andare da uno psichiatra, che mi ha prescritto delle medicine per cui ora sto meglio e riesco a frequentare e vivere da fuori sede, nonostante la timidezza sia ancora invalidante come sempre e nonostante alcuni dubbi sulla scelta universitaria.
Scusate il poema, vengo al dunque: vi scrivo perché ora sto andando dallo psicologo ogni settimana e dallo psichiatra una volta ogni due settimane circa, con il primo faccio una terapia, con l'altro parlo comunque ogni volta circa un'oretta della mia situazione, solo che a volte avrei voglia di dire all'uno, soprattutto allo psichiatra, cose che all'altro mi sento un po' a disagio a dire, o che magari semplicemente gli avrei detto la volta successiva e non so se vada bene così, e se debba considerare le due cose separatamente, o se devo dire a entrambi le stesse cose o comunque se devo dire le cose più profonde prima allo psicologo che allo psichiatra, perché comunque quello è il suo lavoro, mentre lo psichiatra in teoria sta un po' più in superficie...
Non so se si capisca qualcosa, comunque ringrazio per l'attenzione...