Mi chiedo se un narcisista e un dipendente affettivo, impegnati in un percorso terapeutico sia individuale che di coppia possano guarire dalle rispettive "patologie" e cominciare a vivere una vita normale.
Se è possibile quali sono le condizioni ideali?
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28 MAR 2020
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Gentile Severina,
effettivamente l' "incastro" tra narcisista e dipendente affettivo è difficile da scardinare e curare perchè risponde ad una gratificazione di reciproci bisogni individuali attraverso il rinforzo ricevuto dall'altro.
Comunque la psicoterapia, essendo un percorso di crescita e di consapevolezza, può senz'altro contribuire almeno a contenere questo incastro senza che ne risulti eccessiva patologia o sofferenza che comunque esiste anche negli incastri.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
26 MAR 2020
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Buongiorno Severina, mi sembra già "fuori media" in positivo che entrambi stiano svolgendo un percorso terapeutico, individuale e di coppia. Mi piace sempre pensare che ogni persona sia qualcosa di più o di diverso rispetto alla somma delle proprie diagnosi e-o tratti di personalità. Certo, questo tipo di "accoppiata", spesso, va proprio ad "intrecciare perfettamente" i rispettivi possibili "traumi infantili". Quando affermo che la terapia potrebbe davvero essere la soluzione penso proprio ad una sorta di "cura del proprio bimbo interiore". Di norma, chi presenta tratti narcisistici così come dipendenti non ha ricevuto dalle figure di riferimento valorizzazioni funzionali allo sviluppo affettivo e sociale. Credo che sia possibile comunque possibile iniziare a valorizzarsi funzionalmente anche da adulti, a livello individuale e di coppia. La terapia potrebbe essere una buona palestra anche per imparare e allenarsi a fare questo "giochetto". Auguro ad entrambi di riuscire in questa sfida e migliorare la propria e rispettiva qualità di vita.