Coppia infelice
Cari dottori,
sono una ragazza di 28 anni e da soli sei mesi sono fidanzata con un uomo di 33. Da due mesi viviamo insieme, decisione presa frettolosamente da entrambi. Mi sono innamorata sinceramente di quest'uomo ma, per quanto forte, il mio sentimento è schiacciato dall'infelicità che il rapporto mi causa. Ho provato più volte a parlare al mio fidanzato del disagio che provo per via delle dinamiche malsane del rapporto ma ogni tentativo di dialogare con lui, si è concluso in un litigio in cui lui si dimostrava dapprima aggressivo, poi freddo e infine in un piagnisteo in cui lui si lamentava del fatto che nessuno si fida di lui, per poi tornare ad essere aggressivo. Non siamo una coppia unita, non esistono progetti futuri, dialoghi costruttivi, momenti di intimità. Non condividiamo nessun piano, nessun hobby. Il tempo insieme lo passiamo seduti sul divano, ognuno al proprio angolino, con lui che ride messaggiando al telefono, oppure che gioca alla playstation. Ho provato a spiegargli che mi piacerebbe condividere un obiettivo comune, dei sogni, degli hobby o delle semplici attività insieme. Propongo cose basilari come cucinare insieme, o fare un passeggiata, uscire, pianificare un viaggio, cose che non richiedono sforzi eccessivi. Tuttavia, anche quest sembra troppo per lui che dice di voler stare per i fatti suoi, a pensare alla sua vita. I miei tentativi di conversazione finiscono sempre, o quasi, male, con lui che si gira di spalle appena provo a raccontargli qualcosa, oppure che, nel bel mezzo della conversazione, va in un'altra stanza oppure inzia a messaggiare al cellulare. Non riesco in alcun modo a fargli capire che questo mi sta allontanando e il rapporto, mai decollato, è arrivato ormai al punto di rottura. La pressione psicologica che esercita su di me questa situazione, è tale che non mi sento più entusiasta di nulla. Mi sento rifiutata, sola e triste. Vorrei dare un taglio netto a questo rapporto insensato, non ho più energie fare passi in avanti verso una persona che mi allontana quotidianamente. In tutto ciò, ho ricevuto dei messaggi in cui venivo avvisata che lui intrattiene una relazione parallela. Neppure in questo caso sono riuscita ad ottenere un confronto costruttivo e adesso mi sento più abbattuta e scoraggiata che mai. Come posso ritrovare il sorriso? Purtroppo, per ragioni logistiche ed economiche, alò momento non posso lasciare la casa in cui viviamo. Come posso convivere con una persona che mi causa un disagio simile, senza essere schiacciata dalla sofferenza che i suoi rifiuti mi causano?
Vi ringrazio