Buonasera a tutti, sono una ragazza pugliese di 26 anni.
Per amore ho lasciato la mia regione e la mia famiglia e mi sono trasferita in un paese completamente diverso, con gente di "montagna " molto chiusa mentalmente... vivo a casa dei suoi genitori, con lui e mi aveva promesso che nel giro di poche settimane la cosa sarebbe finita e saremmo andati a vivere da soli. Da quella promessa è passato un anno e mezzo e sto perdendo aria.
La mia disperazione deriva dall'assenza di libertà di uscita, parola.. di tutto perché devo sempre sottostare agli orari di mia suocera e mi da "compiti" da fare quando non lavoro... non posso stare neanche sola con lui perché a volte ascoltano e si intromettono.
Inoltre lui nel tempo si è mostrato egoista e cinico. Pensa a sé, al calcio, agli amici lasciandomi spesso e volentieri a casa da sola con sua madre.. ne ho parlato centinaia di volte con lui per trovare un compromesso ma NIENTE .. dice che è fatto così e che se non lo avessi accettato me ne sarei già andata.
Io soffro ogni giorno di più e quando mi da quelle minimissime attenzioni di cui ho bisogno mi sciolgo e mi passa... dopo un po però ritorna il buio e piango nostalgica della mia famiglia e della mia libertà.
Perché non riesco a fare le valigie e tornare nella mia città/regione /famiglia se non sto bene? Perché continuo ad accontentarmi se soffro sempre? Rimpiango spesso di aver deciso di venire qui e pensare di stare senza lui nello stesso tempo mi lacera ...
Non ho più una mia identità, perché qui non ho amici, vivo in periferia e sono sempre con i suoi. Mi sono spenta e so che sarebbe meglio andare via ma non ce la faccio... aiutatemi, vi prego
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5 GEN 2023
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Gentile Tati buonasera,
ci sono persone che vogliono smettere di fumare e spendono centinaia di euro in surrogati incrementando spesso l'apporto di nicotina precedente.
Ugualmente vale per le diete, l'abuso di alcool, la dipendenza da benzodiazepine o quella affettiva.
Quando siamo innamorati ci sentiamo improvvisamente visti. Come se si accendesse una luce da palcoscenico tutta su di noi.
Ma questo altro l'ha davvero vista?
Non voglio permettermi di violare il suo libero arbitrio, ma se può torni a casa.
Cioè, smetta di fumare.
5 GEN 2023
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Buonasera
Dalle sue parole mi sembra quasi che "dipenda" da questa relazione ed ha difficoltà a troncarla. Se vuole un consiglio inizi un percorso psicoterapeutico per lavorare su quanto detto sopra ed uscire da loop relazionali come quello da lei descritto.
Cordialmente
Dott Giuseppe D'Amico
5 GEN 2023
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Gentilissima, l'unica possibilità che ha di riprendere in mano la sua vita è quella di andarsene. Mi chiedo che cosa l'abbia spinta alla
decisione di allontanarsi da casa per andare a vivere in un posto sconosciuto e per giunta con i genitori del suo ragazzo.
Trovo davvero molto strano e mi chiedo come potesse stare con i suoi familiari se ha fatto questa scelta così drastica . Che bisogno c'era di allontanarsi da casa sua? Come hanno vissuto i suoi genitori questa sua iniziativa? L'hanno approvata oppure hanno dissentito? Le suggerisco di guardare in faccia la realtà e di tornare sui suoi passi. Comprendo che non sia semplice per lei, ma non saprei quali altri suggerimenti darle. Mi spiace!. Se vuole mi può contattare, chiaramente senza alcun impegno, per avere informazioni e consigli più mirati. Dott.ssa Daniela Noccioli.
5 GEN 2023
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Gentile Tati,
La sua analisi è molto lucida e dalle sue parole emergono non solo la sofferenza, ma anche la consapevolezza dei rischi per la sua identità.
Lei ha di fronte due possibilità. O decide che vuole salvare la relazione, e allora deve cercare in tutti i modi di migliorarla, per esempio insistendo fino allo sfinimento per una sistemazione autonoma, e/o creandosi degli spazi personali senza rimanere a far compagnia alla suocera ed eseguire i « compiti » impartiti mentre lui va a giocare a calcio con gli amici; forse, chissà, stimolando anche un processo di maturazione nel suo fidanzato (che, date le premesse, si annuncia però piuttosto lungo e complicato...). Oppure si convince che i suoi bisogni esistenziali sono prioritari e diversi ( per cultura, apertura mentale, aspirazioni) da quelli del suo ragazzo, e con coraggio affronta la sofferenza di una separazione, in nome della libertà e dell’autonomia.
Ciò che colpisce nella sua lettera è l’atteggiamento di un uomo che, avendo testato la sua momentanea debolezza, non solo non è disposto a rimettersi in discussione (« dice che è fatto così »), ma si dimostra « cinico » e sordo alle sue legittime esigenze perché sicuro della sua non-reazione ( se lei non lo avesse accettato se ne sarebbe già andata). Non mi sembrano le basi migliori su cui costruire un futuro di condivisione...
Ne parli con le persone care che forse sono lontane ma che sicuramente la conoscono meglio e vogliono il suo bene. Vedrà che la aiuteranno a chiarire i suoi desideri e a prendere la decisone giusta, infondendole quella forza e quel coraggio che lei ha già dimostrato in passato.
Un cordiale saluto
Dott.ssa Elisabetta Falcolini
5 GEN 2023
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Buonasera carissima, comprendo la sua situazione e nel leggere la sua richiesta d'aiuto, si sente tutta la sua tristezza e la sua infelicità. La poca soddisfazione che lei sta provando in questo momento nella sua vita sta mettendo un freno alla sua vitalità. Le nostre emozioni negative ci dicono qualcosa di importante, ovvero che stiamo andando nella direzione opposta, rispetto a ciò che vorremmo dalla nostra vita. Dobbiamo avere il coraggio di ascoltarle. Le chiedo dunque: è questa la vita che vuole? Questo il suo futuro? La relazione che vive è quella nella quale vorrebbe trovarsi fra cinque - sei anni? Cosa vorrebbe invece dalla sua vita?. Si ricordi che per cominciare a stare bene, bisogna cominciare anche con piccolissimi passi, ad andare verso ciò che ci rende felici e che rende la nostra vita piena. Cosa c'è ora nella sua vita che la rende "piena"? Noi siamo artefici della nostra felicità non aspetti che lo faccia il suo ragazzo lui non può farlo e non lo può fare nessuno solo lei. resto a disposizione.
Cari saluti.
Dottoressa Barbara De Luca
5 GEN 2023
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Carissima Tati, comprendo a fondo la sua sofferenza e la sua malinconia. Suppongo ci sia stato qualche evento nella sua vita che l'abbia portata a credere poco in se stessa, tanto da non riuscire neppure a rispondere a tono alla suocera o mettere dei chiari confini con il suo fidanzato. Capisco il disagio che si può provare in queste situazioni, dopotutto queste persone le garantiscono un tetto sopra la testa, insieme al suo compagno. Le consiglio con il cuore aperto di prendere in considerazione l'idea di una terapia. Lei ha un grande valore e anche un grande coraggio, merita molto di più rispetto alla sofferenza che sta vivendo ora.
Le auguro ogni meglio e la saluto
Dott.ssa Francesca Viani
5 GEN 2023
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Buongiorno Tati,
All'interno di una relazione di coppia é importante trovare il giusto equilibrio e, in casi come il tuo di convivenza con i genitori, mettere dei paletti. Capisco che possa essere difficile in quanto siete "ospiti" ma, per il benessere della coppia, sarebbe bene avere uno stacco. Adesso tu e il tuo ragazzo siete una famiglia ed è importante staccarsi da quelle di origine, che non significa eliminare ogni tipo di rapporto, bensì fare in modo che a scegliere per voi, discutere siate solo voi senza che loro mettano bocca.
Inoltre mi pare di capire, correggimi se sbaglio, che ci sia un problema anche con il tuo fidanzato che poco si dedica a te, questo é un aspetto che andrebbe discusso prima di ogni cosa, probabilmente tra voi dovrebbe essere incrementata la comunicazione assertiva?
Un altro aspetto che andrebbe approfondito é il tuo non avere relazioni sociali al di fuori di fidanzato e suoceri, anche questo é importante per BEN-stare.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Domenica Deborah Panarello
5 GEN 2023
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Buongiorno
Comprendo il suo dolore e il suo stato d'animo.
La difficoltà di rompere una relazione che gli dà sofferenza.
Come mai lui pensa solo a sé stesso. E non a lei?
Come mai lei non riesce a rispondere a tono a sua suocera?
Quando si è coppia le esigenze sono di entrambi.
Le consiglio un percorso di psicoterapia
Anche online
Dottssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma