Buongiorno.
Da poche settimane ( tre sedute ) sono in analisi da una psicologa, alla quale mi sono rivolta per superare gli effetti della morte improvvisa di mia sorella.
Questa signora ha incominciato a porre sul tavolo concetti del tipo "sacralità della vita", vita come sofferenza inevitabile e necessaria; concetti tipici di un orientamento Cristiano.
Mi chiedo se non sia deontologicamente scorretto che la Psicologa tenti di importare concetti "di parte" dal punto di vista morale o religioso.
Sono atea, e mi sono risentita.
Intendo chiudere il rapporto senza pagare la parcella.
Voi che dite?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
23 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Silvana,
succede che tra il terapeuta e il paziente non si inneschi un feeling, una buona relazione per tanti motivi.
Ogni professionista ha un orientamento di base, dei valori, ideali a cui fare riferimento. Tuttavia il setting dovrebbe anche adattarsi alla persona che si prende in carico, evitando di esprimere giudizi etici o morali. Ora è difficile comprendere esattamente come è avvenuta la comunicazione, errori di interpretazione sono frequenti.
D'altra parte Lei ha usufruito di un servizio che richiede un compenso, cercherei prima di chiudere di parlarne con la professionista individuando possibili soluzioni.
Forse per lei è necessario una diversa figura in cui si senta maggiormente accolta e compresa.
Resto a disposizione
Dott.ssa Donatella Costa
23 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Salve Silvana
dal mio punto di vista potrebbe essere utile chiarire il suo risentimento (rabbia?) alla terapeuta ed esprimere in tutta sincerità i suoi dubbi e perplessità. Potrà poi scegliere se interrompere il percorso se e' quello che desidera. Buona giornata! Dott.ssa Federica Fornaciari Roseto degli Abruzzi (Te)
23 NOV 2017
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Silvana,
lo psicologo per deontologia non dovrebbe effettuare discriminazioni di nessun tipo, ne tanto meno imporre le proprie credenze siano esse religiose o di altra natura.
Lei ha usufruito di un servizio pertanto come è corretto che sia dovrebbe pagare il compenso pattuito, prima però le consiglio di parlare con la collega di come si sente e cosa non le è piaciuto.
Purtroppo non sempre si instaura una buona alleanza psicologo-paziente.
Per qualsiasi informazione resto a disposizione,
Cordiali saluti
Dott.ssa Claudia Giusi Giuffrida