Salve,
mio padre è sempre stato un uomo instabile e a tratti violento, non ricordo un periodo sereno nella nostra famiglia. Ormai ho 21 anni e la situazione è leggermente migliorata perchè io e i miei fratelli siamo cresciuti, ma lui continua a peggiorare. Alterna periodi di fastidiosa euforia a periodi di rabbia e disgusto nei nostri confronti, specialmente nei miei e di mia madre. Non è più violento quando ci sono io in casa perché riesco a tenergli testa. Ho pessimi ricordi della mia infanzia, ci ha sempre insultati pesantemente e lo fa ancora oggi. Comunque la situazione è insostenibile, mia madre non è intenzionata a separarsi e io temo di essere stata molto influenzata dal suo comportamento poichè mi riconosco in lui in molti atteggiamenti e odio questo fatto, cosa potrei fare?
Risposta inviata
A breve convalideremo la tua risposta e la pubblicheremo
C’è stato un errore
Per favore, provaci di nuovo più tardi.
Prenota subito un appuntamento online a 44€
Ricevi assistenza psicologica in meno di 72 ore con professionisti iscritti all’ordine e scegliendo l'orario più adatto alle tue esigenze.
Miglior risposta
25 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno gentile Eleonora,
può iniziare a lavorare su se stessa, e su queste modalità che ritiene apprese da suo padre, attraverso una psicoterapia ad impostazione psicodinamica imparando con il tempo a comprenderle e ad elaborarle. Inoltre, può proporre a suo padre di consultare uno psicologo psicoterapeuta, ma se suo padre non è daccordo, non si può spingere oltre.
Cordiali saluti
Dr.ssa Anna Mostacci Psicologa Psicoterapeuta Roma
31 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buonasera Eleonora, la situazione affettiva nella quale è cresciuta (e con la quale continua a confrontarsi) è molto brutta, soprattutto se ha il senso di essere l'unica a poter tenere testa a suo padre. Immagino che, finora, i suoi tentativi di convincerlo a farsi curare siano stati tutti negativi. Per questo, credo, al momento ciò che è più importante per lei sia di farsi aiutare lei (da amici o parenti nel contesto familiare e attraverso una psicoterapia nel contesto strettamente personale). Ormai, penso, il momento di addossarsi tutte le responsabilità di gestione di questa relazione e del contesto (intendo soprattutto sua madre) intorno, è terminato. Se ci ha scritto un post di questo tipo, posso ipotizzare che il suo nucleo emotivo abbia già deciso di dire "basta", in quanto percepisce questa situazione come potenzialmente pericolosa per la propria sopravvivenza emotiva. Ora, sarebbe utile che anche la razionalità si allineasse al sentimento emotivo, attraverso un cambiamento importante di tutte le dinamiche relazionali che la riguardano all'interno della famiglia. Quando capirà di essere pronta sul piano cognitivo, sono convinto che avrà il sostegno anche del piano affettivo.
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma
28 LUG 2016
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Eleonora,
quella che descrivi non è una situazione facile ed è evidente che, soprattutto adesso che tu e i tuoi fratelli siete cresciuti, dovreste essere compatti nel fare da contenimento alle eventuali sfuriate di vostro padre alternando empatia (col suggerimento di chiedere un aiuto psicologico) e congruenza (con l'avvertimento di non perseverare nell'uso di atteggiamenti violenti e aggressivi per non rischiare possibili denunce anche da parte di estranei che ne venissero a conoscenza).
Quanto a te, il carico negativo subìto è pesante, e dovrai provare a liberartene attraverso un adeguato percorso di psicoterapia.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).