Controllo e senso di colla
Buonasera gentili dottori,ho una mia attività e per la tutela nostra e dei nostri clienti ho il dovere ogni qual volta mi trovo davanti ad una situazione di pericolo riguardante il covid,prendere dei provvedimenti.lo posso fare solo ed esclusivamente nel momento in cui ho una certezza,o se come è accaduto,mi viene detto direttamente da loro(es,vivo con un positivo,ho avuto un contatto rischioso con un positivo ecc).in questo caso ho sempre sentito il dovere di chiedere che fino a quando la situazione non si fosse risolta di evitare il negozio.mi sono recentemente trovata ad ascoltare da un cliente una sua situazione dubbia, potenzialmente pericolosa(sempre riguardo il covid), priva di certezze,(se pur paurosa per me e traumatica)come posso io agire per la sicurezza? probabilmente chiedendo al momento del racconto se avessero preso precauzioni ma in quale momento non mi è venuto in mente.il fatto di affrontarlo mi avrebbe forse aiutata.avrebbe risposto anche fintamente un "sì, certo"e mi sarebbe probabilmente bastato.(per la serie, almeno io ho fatto qualcosa)io però in quel momento non ho avuto né la prontezza, né la necessità di fare questa domanda se vogliamo anche un po' indelicata.e' un pensiero emerso dopo.questo non fare niente è il pezzo mancante,lo scalino che non riesco a passare, devo allora trovare un altro sistema per mettere a tacere il mio malessere.lo psicologo mi aiuta solitamente con lo schema"io ho fatto ciò che era possibile fare.io ho fatto il mio"aiutandomi a trasferire la responsabilità sull'altro.cosi' invece, senza fare nulla,non so come andare avanti.per favore sono completamente bloccata in questa situazione che mi dà molta sofferenza e sensi di colpa, grazie di cuore