Buongiorno sono un ragazzo di 18 anni e nell'ultimo periodo ho i vari sintomi riconducibili all'ansia (tachicardia, fiato corto, oppressione toracica ecc) tra questi anche un continuo fastidio alla gola che mi rende difficile la deglutizione e questo mi sta preoccupando molto non riuscendo a capire se è ansia o un problema più grave, ne ho parlaro con il medico di base che mi ha fatto fare esami del sangue e urine usciti perfetti e mi ha indirizzato a un psicologo senza fare altri accertamenti, ho fatto 1 seduta come inizio e anche lei faceva capire di essere sintomi riconducibili al disturbo di ansia generalizzato ma non capisco più cosa fare
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6 GEN 2023
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Gentilissimo Lorenzo,
se, come giustamente avete fatto lei è il suo medico, avete escluso cause organiche, attraverso opportuni accertamenti clinici, la causa può essere assolutamente attribuibile ad un disturbo psicosomatico legato allo stress.
Visto che lei afferma di avere altri sintomi legati all'ansia, sarebbe opportuno, come le è stato consigliato dal suo medico, di rivolgersi ad uno psicologo esperto nel trattamento di stress e ansie e, conseguentemente di disturbi psicosomatici, per i iziare un percorso di supporto psicologico.
Se vuole, possiamo fare una chiacchierata esplorativa senza impegno, anche on-line.
Le auguro di risolvere il problema.
Cordialmente
dott. Rodolfo Vittori
13 GEN 2023
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Buonasera e grazie per averci parlato dei tuoi dubbi. Penso che tu ti sia mosso perfettamente: hai fatto accertamenti rivolgendoti al medico e poi, esclusi problemi organici, ti sei rivolto ad una psicologa. Penso che tu debba dare tempo a te stesso e al lavoro psicologico che hai appena intrapreso di dare i suoi frutti. I risultati non sono immediati, ci vuole tempo, ma se il lavoro è svolto bene può portare a togliersi diverse soddisfazioni. Cordialmente, dott. Andrea Brumana
9 GEN 2023
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Lei ha avuto il Covid?
Eventualmente, da quanto tempo?
Un controllo medico di sicurezza io lo farei.
Tipo una spirometria.
Escludere a priori cause organiche solo perché lei è giovane mi sembra azzardato.
Poi possiamo parlare dell'esordio del suo malessere.
9 GEN 2023
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Caro Lorenzo,
il tuo è un un disturbo da ansia generalizzata legato, ma non sempre, ad attacchi di panico, che si presentano saltuariamente al culmine di una escalation di ansia dovuta a preoccupazioni circa problematiche comunemente ritenute di scarsa importanza.
Probabilmente ti senti costantemente irrequieto, in perenne stato di allarme, come se una forte minaccia fosse sempre in agguato.
Il trattamento con farmaci può essere utile soprattutto a breve e talora a medio termine, mentre la psicoterapia cognitivo-comportamentale può offrire qualche beneficio in virtù della sua maggiore utilità nella prevenzione delle ricadute. Puoi associare i farmaci con una psicoterapia analitica che ti può aiutare a conoscerti meglio e a gestire meglio i tuoi sintomi.
Per quanto riguarda i farmaci è comprovata l'efficacia terapeutica delle benzodiazepine che ti può prescrivere o uno psichiatra o il medico di base. A volte questi farmaci devono essere associati ad antidepressivi SSRI o TCA.
Colgo l'occasione per augurarti un buon 2023.
Dott.Gabriele Lenti
Psicoterapeuta Genova
9 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo, una seduta non è sufficiente per risolvere il problema...è necessario capire per quale motivo somatizza. Si affidi alla collega e le chieda delle strategie di fronteggiamento dell'ansia come prima cosa...il resto dovrebbe venire da sé. Un caro saluto. Maria dott.ssa Zaupa
6 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo,
ritengo che abbia fatto bene a rivolgersi al proprio medico di base, in modo tale da escludere cause organiche del suo disturbo, così come affidarsi ad uno psicologo. Tuttavia, sono necessari più incontri per comprendere al meglio cosa stia accadendo. Sono sicura che continuando con il percorso intrapreso riuscirà ad alleviare la sua ansia.
Rimango a sua disposizione anche per un colloquio online.
6 GEN 2023
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Gentilissimo Lorenzo, grazie per la condivisione. La sintomatologia che descrivi, come già sembra che ti abbiano confermato anche i medici, sembrano essere riconducibili alla sintomatologia ansiosa. Consiglio di approfondirne l'eventuale causa con un terapeuta, soprattutto perché comprendo quanto fastidiosi e limitanti siano. Con pazienza capirai l'origine!
A disposizione
AV
6 GEN 2023
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Gentile Lorenzo,
Capisco la sua confusione rispetto ai sintomi che descrive e che la riportano a una preoccupazione fisica. Si è mosso nel migliore dei modi, chiedendo un aiuto e un parere al suo medico di base che, escludendo una patologia organica, l'ha indirizzata a prendersi cura del suo stato emotivo e psicologico. L'ansia è espressione di emozioni non ascoltate, che nel tempo possono diventare ingombranti e destabilizzanti.
Penso che abbia da affidarsi al medico e alla psicologa a cui si è rivolto, cercando di rassicurarsi, sta facendo tutto il meglio per prendersi cura di sé. Dare voce alle emozioni e capire che tipo di segnale è per lei l'ansia che prova, l'aiuterà senza dubbio a conoscersi meglio e a stare meglio. L'attenzione che sta mettendo sul suo corpo andrà spostata su quanto le sta capitando nella sua vita e come lo sta vivendo ed elaborando.
Un caro saluto, buon lavoro!
Dott.ssa Lucia Orlando
6 GEN 2023
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Buongiorno
Comprendo il suo problema , e la sua angoscia. Non è nulla di preoccupante.
Sono d 'accodo con la collega ,che i i suoi sintomi sembrano riferirsi all' ''ansia generalizzata
il problema della difficoltà della deglutizione è riferibile all'ansia. Le sarebbe utile effettuare anche fare la tecnica del training autogeno e la Mindfulness. Tecniche molto utili per l'ansia .
Dott.ssa Patrizia Carboni
Psicologa Psicoterapeuta
Roma
6 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo,
Effettivamente se gli esami escludono una causa organica verosimilmente i tuoi sintomi sono riconducibili ad un disturbo d’ansia, confermato anche dalla collega psicologa.
Il mio consiglio è quello di continuare la terapia, ci sono diverse cose che andrebbero approfondite.
Rimango a disposizione, anche online.
Dott.ssa Domenica Deborah Panarello
6 GEN 2023
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Salve Lorenzo, ho letto il suo messaggio e comprendo la sua sofferenza. Lei si sta focalizzando sul suo fisico ma io vorrei portare la sua attenzione su un altro piano. Cosa le è successo nell’ultimo periodo? Ha vissuto esperienze dolorose/difficili ?
Un’altra cosa che mi preme sottolineare è che lei parla di “sintomi riconducibili all’ansia”, ma si sta parlando di un’emozione, non di una malattia. Le emozioni hanno normalmente correlati fisiologici, manifestazioni fisiche , non sono sintomi di una malattia. È proprio la sua enorme attenzione sul fisico a far percepire le sensazioni corporee come più grandi di quello che sono (vedi problema deglutizione). In questo momento le sue preoccupazioni non la fanno essere lucido , ma sono sicuro che il percorso psicologico che ha intrapreso l’aiuterà a superare questo periodo. Resto a disposizione in caso di necessità.
Saluti
Dr Mariano Casella
6 GEN 2023
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Buongiorno Lorenzo,
Secondo me lei sta facendo la cosa giusta. Cioè aver fatto gli esami medici prescritti e aver iniziato con la prima seduta dallo psicoterapeuta. Se si comprende insieme allo psicoterapeuta che si tratta di ansia, con componente somatica, allora si va nella direzione di colloqui che esplorino il senso di questo fastidio, capendo quando insorge, in quali contesti e quali pensieri lo anticipano, fino ad arrivare alle emozioni sottostanti. Insomma ci vuole un po’ di pazienza e così si può venirne a capo. Buon lavoro
Dott. Pietro Salemme