Continuare o separarsi?
Mi chiamo Giuseppe, sono sposato da 4 anni tra tanti alti bassi 2 anni fa abbiamo avuto 1 figlia bellissima.
Mia moglie viveva a Salerno da sempre si è trasferita in seguito al matrimonio. Rapporto costellato da tanti litigi e pianti con mia moglie che mi rinfacciava ogni volta del fatto che fosse lontana dai suoi genitori. Non ho mai capito perché non vedesse il nostro inizio più che la distanza dalla sua famiglia per 2 anni tra tante litigate e offese personali che minano la dignità stessa della persona.
In tutto questo tempo mia moglie ha sempre cercato di allontanarmi ed allontanarsi dalla mia famiglia quasi avessero loro colpa di qualcosa e sia loro che io dovessimo scontare una pena soprattutto mia madre più volte umiliata nei suoi discorsi quasi fosse priva di amore nei miei confronti facendo pesare tutto ciò che essa facesse. Non si riusciva ah organizzare un pranzo dai miei 1volta al mese senza che di litigasse. Di contro i miei genitori non possono venire a mangiare a casa più di 2 volte l'anno senza che mi imponga, mentre i suoi genitori quando vengono a trovarci senza che ciò venga concordato con me hanno la totale libertà.
Mi sento frustrato da questa situazione.
Con la nascita della bambina tutto è diventato disperatamente un casino.
Mia moglie a dicembre 2013 ha una minaccia di aborto e va da sua madre a Salerno di come accordo per trascorre la gravidanza, la possibilità di non poter seguire tutte le emozioni mi ha pesato molto soprattutto quando i mesi iniziavano a passare e soprattutto sentivo anche stava nascendo nostra figlia che ci stavamo allontanando sempre più fino a quando a giugno è nata e mia moglie decidete che non poteva rientrare a Reggio Emilia per il troppo caldo della città ed il tutto slitto a fine agosto mentre io lavoravo. Seguirono numerosi litigi soprattutto perché avevo intuito che qualcosa si era rotto, non avevamo più il nostro nido, mia moglie voleva stare lì con i suoi genitori forse il risentimento del fatto che la madre non potesse vedere la bimba una volta lontana ma sta di fatto che mi sentivo un estraneo nella mia famiglia quasi non avessi sentimenti, non fossi nessuno.
Addirittura quando abbiamo fatto il battesimo della nostra bimba scegliemmo una sua cugina ed il regalo senza che lei né lo dicesse era andato a sceglierlo con sua madre senza neanche interpellarmi quasi questa bimba fosse di sua proprietà e di sua madre.
Fatto sta che da lì è stata una escalation di offese reciproche, mi sono sempre guardato di tirare i ballo la dia famiglia di origine mente lei ha sempre quel dente avvelenato con la mia quasi fossero il male del mondo ed ogni volta che litighiamo sempre quella odiosa frase "chi te l'ha detto questo mammina". Più volte sono stato al limite di perdere il controllo di me stesso.
Ad oggi i miei genitori quando vengono a trovarmi lei perde la parola e soprattutto è gelosa di mia madre se gioca con sua nipote mentre io non riesco a provar lo stesso, pendo che faccia parte della normalità tra nonna e nipote io non riesco a provare quel l'odio represso che lei ha. A volte per quanto è cinica nei ragionamenti sembra che non riesca a provare più un briciolo d'amore.
A gennaio siamo andati da uno psicologo di coppia dopo l'ennesima volta che gli e lo chiedevo e dopo avermi umiliato più volte per la mia richiesta siamo andati ma il risultato è stato un fiasco. Arrivati a casa ha iniziato a parlar male dello psicologo quasi lei non ravvisasse che il suo comportamento è privo di rispetto con chiunque si trovi a parlare e non abbia la sua opinione.
Perché non riesce a capire dove sbaglia ed a imparare da questi, quasi lei stia aspettando che io mi stanchi della situazione, alle volte anche con delle battute provocatorie.
Io penso di amare mia moglie ma vorrei che il rapporto cambi con reciproco rispetto perché le famiglie d'origine sono valori che nessuno può intaccare.
Io mi trovo ad oggi con una persona che non pensa a noi come coppia perché pensa sempre ai suoi familiare sta distruggendo poco a poco quello che abbiamo costruito e cercando di distruggere anche la mia famiglia di origine dicendo malignità di ogni che la mia famiglia riferisce su di me.
Ieri sera per giunta mi ha riferito che mia madre parla male di lei davanti a nostra figlia, ma io dico se lei lavora come fa a dire queste cattiverò gratuite, vorrei dirle anche io ma non riesco neanche a pensare ciò che dice a lei di mia suocera.
Non so se il nostro rapporto si possa riparare o è così compromesso da essere una situazione che ha già un finale scritto. Ho molta paura di non vedere più mi figlia se ci separiamo.
Vorrei tanto che mia moglie avesse un aorta di persona che la prenda e le dia una sorta di scossa che le faccia capire come si sta comportando.
Più volte ho provato a chiedere l'intervento di sua madre ma inutilmente perché in famiglia era mi moglie a dettare legge.
Questo sfogo e lì da tanto tempo e credo che oramai io mia moglie il tempo lo abbiamo finito.
Dopo vari tentativi se c'e amore senza rispetto penso che non si possa costruire un lungo percorso.
Sto valutando seriamente se separarmi, e non so se lei si accorgerà mai di quello che ha rovinato.