Sono la mamma di un bambino di 4 anni che frequenta la scuola dell'infanzia. L'anno scorso l'inserimento è stato problematico, ma pian pianino il bambino si è integrato, ma non completamente, detto dalle insegnanti. Non aveva un buon rapporto con il cibo e questo problema si verifica ancora quest'anno, comunicava poco con le insegnanti: premetto che il bambino ha iniziato a parlare molto tardi.
Quest'anno il bambino non ha iniziato volentieri la scuola, ma soprattutto in questo periodo, le insegnanti lamentano che il bambino, non mangia, quando si apparecchia e gli si presenta la pietanza davanti, va in crisi e piange, tanto che le maestre per non incrociare il suo sguardo gli si pongono di spalle pur osservandolo. Mi hanno comunicato, inoltre, che quasi quotidianamente, in alcuni momenti vissuti in aula, il bambino si isola e gioca da solo; predilige sfogliare libri: lo hanno definito "un bambino triste",, ma che è comunque intellettivamente aperto, ed è anche autonomo , hanno aggiunto che è palese che è seguito e motivato dai genitori che sono quotidianamente presenti. E' vero, è un bambino amato e desiderato, ha un ottimo rapporto con noi, a casa, quando è possibile, giochiamo sempre con lui, ci alterniamo io e il suo papà. I nonni lo adorano e lo accudiscono quando noi genitori non possiamo per motivi di lavoro, ma non capita spesso. Fuori dall'ambiente scolastico è un bambino felicissimo e sereno, a casa mangia, non gradisce alcuni cibi, ma progressivamente, sta imparando a mangiare gli alimenti che prima rifiutava.
Mi ha colpito molto la frase che le maestre hanno detto: "é un bambino triste", perché fuori dall'ambito scolastico è felicissimo, sorridente, ama molto giocare con i suoi giochi: soprattutto con i Lego. Parlando con il bambino, é venuto fuori che non vuole dormire a scuola, ma che vuole disegnare, infatti le insegnanti fanno dormire tutti i bambini, e che non vuole assaggiare le pietanze che lui non gradisce come penso giustamente gli chiedono le maestre; questi due
problemi sono risolti, comunque, ma tutte le mattine non è sereno nel recarsi a scuola. Come comportarci?
Ringrazio per l'attenzione e saluto cordialmente.
Sara
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30 GEN 2021
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Buongiorno carissima, il suo bimbo come tutti i bimbi ben cresciuti in casa, si sente smarrito in un ambiente molto diverso da quello di casa. certo magari per certe cose avrà piacere a stare con i coetanei ma per altre troverà nostalgia di casa sua. Le consiglierei di affrontare un percorso con l'aiuto di un professionista, per aiutarlo a superare tale disagio e aiutarlo a stare bene nel contesto scolastico. Se il problema l'ho affronta subito attraverso un percorso sereno fatto di gioco, riuscirete a risolverlo senza particolari conseguenze, se aspetta, il disagio potrebbe portarlo ad allontanarsi dall'ambiente scolastico sempre di più. io sono a sua disposizione anche on line.
Cari saluti.
Dott.ssa Barbara De Luca
30 GEN 2021
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Gentile Sara,
alcuni comportamenti di suo figlio mi sembrano normali, come ad esempio quello di non manifestare grande piacere per andare alla scuola materna. Bisogna tenere presente che l’organizzazione che si è data la società con dei tempi precisi e dei ritmi stabiliti, per l’ingresso a asilo nido, materna scuola materna ecc., sono una necessità organizzativa del lavoro adulto e un bambino si deve adattare. Certamente è necessario gradualmente fare in modo che un bambino si socializzi. Ma ogni bambino è diverso ed è importante comprendere che quell’età può preferire di stare a casa, ma questo non significa che poi a scuola non si adatti serenamente alle regole e a stare con gli altri bambini. Si tratta di lasciare al bambino i tempi di cui ha necessità.
Invece mi sembra che qualche difficoltà ci sia con il cibo, non tanto perché seleziona alcuni cibi, quanto perché piange di fronte al cibo. Ecco questo comportamento va indagato perché può segnalare un problema, che tuttavia non è immediatamente individuabile.
Prima di concordare un comportamento condiviso tra scuola e famiglia credo che potrebbe essere utile, per voi genitori, sentire uno psicologo per avere indicazioni utili in merito.
Stia tranquilla e si affidi con fiducia
Giordana Milani
30 GEN 2021
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Buongiorno, io le consiglierei come primo passo di fare un incontro con le insegnanti, nel quale potete ragionare sul malessere del bambino a scuola e sulle eventuali strategie per farlo stare meglio nel contesto scolastico. Nella scuola è presente uno/a psicologo/a? Perché nel caso potrebbe anche rivolgersi a lei. Da quello che ha scritto si evince un malessere a scuola che merita di essere indagato, i docenti le hanno consigliato una valutazione psicodiagnostica?