Buongiorno, sono la mamma di due bambini maschi gemelli di quasi 8 anni. Da un po’ di tempo a questa parte in particolare uno dei due bambini prova curiosità per il mio seno, lo guarda tutte le volte che ne ha la possibilità (non mi sono mai nascosta mentre mi cambio o faccio la doccia) e prova a toccarlo anche facendo finta di nulla. All’inizio pensavo fosse solo semplice curiosità ma certe volte diventa fastidioso. Credevo fosse più una fase che i bambini passano in età più tenera non a 8 anni. E’ normale questo atteggiamento? Inoltre non so se per timidezza ma non provano nessun tipo di simpatia o “attrazione” nei confronti delle coetanee che evitano giocando sempre e solo con i maschietti. Grazie in anticipo
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7 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Buongiorno, grazie per aver condiviso la tua esperienza con sensibilità e attenzione. Quello che descrivi è, nella maggior parte dei casi, una manifestazione normale di curiosità legata allo sviluppo psicosessuale dei bambini. Verso gli 8 anni, i bambini iniziano infatti a esplorare con più consapevolezza le differenze tra i corpi e a interrogarsi sul significato della sessualità, anche se in modo ancora molto ingenuo e privo di intenzionalità sessuale adulta. Ecco alcuni punti importanti da considerare:
Curiosità verso il corpo materno
Il seno, per un bambino, può avere un significato affettivo (legato all’allattamento o al contatto fisico rassicurante) ma anche simbolico, rappresentando la femminilità e il corpo “diverso” da esplorare.
A questa età, i bambini sono abbastanza grandi da notare le differenze corporee, ma non ancora capaci di gestire del tutto le emozioni o i pensieri che ne derivano.
È normale che possano guardare o tentare un contatto fisico per curiosità, ma è importante iniziare a porre dei limiti chiari e sereni.
Cosa puoi fare tu:
- Riconosci la curiosità come legittima: “Capisco che tu sia curioso del mio corpo perché è diverso dal tuo”.
- Dai un limite affettuoso ma fermo: “Il mio seno fa parte della mia intimità, e va rispettato come tu vorresti che il tuo corpo fosse rispettato”.
- Se il contatto fisico avviene “per gioco” o “per finta”, puoi usare una frase semplice tipo: “Non è un gioco adatto. Parliamone se vuoi sapere qualcosa”.
- Evita di colpevolizzarlo: la vergogna può bloccare la comunicazione futura su questi temi.
Relazioni con i pari
Il fatto che giochi solo con altri maschi è comune a quest’età: spesso si cerca chi è più simile per interessi, energie e stile di gioco.
La “simpatia” per l’altro sesso non è un indicatore precoce di orientamento né deve preoccupare. I bambini possono mostrare interesse verso l’altro sesso più avanti, e comunque in forme molto varie.
Quando potrebbe essere utile un confronto in più? Se notassi che:
- La curiosità diventa ossessiva o accompagnata da forti emozioni (ansia, rabbia, eccitazione intensa),
- Il bambino sembra ripetere comportamenti visti altrove (ad esempio contenuti non adatti all’età),
- Oppure hai dubbi o disagio crescente nel gestire la situazione,
allora può essere utile parlarne con uno psicologo dell’età evolutiva e/o un sessuologo, anche solo per essere rassicurata e avere strumenti adatti.
9 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buongiorno Manuela,
grazie per la sua condivisione. Ha già ricevuto risposte molto ricche dai colleghi e dalle colleghe che condivido pienamente, incluso l'invito a consultarsi con uno/a psicologo/a senza alcun timore. La genitorialità è un viaggio in cui ci si trova a mettersi continuamente in discussione e in cui non si è mai completamente preparati: appena sembra di aver finalmente capito qualcosa, i bimbi sono già alla sfida o alla scoperta successiva e per la mamma o il papà è di nuovo la prima volta, anche con due gemelli. Però le cose che si imparano man mano sono anche dei mattoncini con i quali si contribuisce alla crescita psicologica dei propri figli - e alla propria come genitori! - e quindi niente va perso e tutto aiuta a supportare il passo successivo.
In aggiunta a quanto condiviso dai colleghi sulle sue preoccupazioni la invito quindi a cogliere questa occasione per riflettere su aspetti che potrebbero esserle utili anche in altri momenti del percorso di crescita con i suoi bimbi.
Prima di tutto la crescita dei gemelli pone, per loro, temi unici da affrontare e che li accompagneranno per tutta la vita, come il conflitto tra somigliarsi e differenziarsi, che rispecchia due esigenze presenti in tutti noi: il bisogno di appartenenza e allo stesso tempo di definirsi come individui unici. E' quindi possibile che lei osservi l'alternarsi di fasi in cui i bambini sembrano volere da lei le stesse cose e competere un po' tra loro e momenti in cui al contrario si differenziano molto: magari uno dei due si sta lanciando verso esplorazioni più autonome mentre l'altro al sembra voler tornare verso un contatto più antico e corporeo con la propria mamma. Se le capita di osservare questo, la invito a non guardare a queste differenze con preoccupazione o comparando lo sviluppo e la personalità dei sui bimbi: magari stanno solo esplorando uno spazio che precedentemente non è stato libero, in questo movimento un po' "a molla" tipico dello sviluppo normale, in cui ci si allontana e ci si avvicina... dovendo gestire la complessità aggiuntiva (e anche bellissima!) di una danza da inventare in tre, non semplicemente in due.
In secondo luogo questa è un'occasione importante, ad un età assolutamente adeguata, per affrontare il tema del consenso, parlandone anche con l'aiuto di tantissimi libri illustrati davvero molto belli sul tema. Come hanno già detto i colleghi e le colleghe, il suo bimbo non sta facendo niente di sbagliato di per sé, ma quello che può iniziare a comprendere è che il corpo è uno spazio personale e se, ad esempio, la mamma preferisce che non le venga toccato il seno in questo modo... se ne può parlare, riconoscendo il bisogno che c'è alla base e trovando una soluzione che vada bene per tutti e due. Si può iniziare con frasi come "la mamma c'è per fare tutte le coccole che vuoi, ma vorrei che non mi toccassi il seno: possiamo trovare insieme un altro modo per accarezzarci e starci vicini!".
Imparare a rispettare quello che alla mamma piace e non piace può migliorare non solo la vostra relazione ma anche quella con gli altri bambini e bambine, soprattutto in questa fase di crescita e nuove curiosità, ed è fondamentale per imparare che anche lui ha questo potere nei confronti del suo corpo: anche lui ha tutto il diritto di dire NO se qualcosa non gli piace, e gli altri devono rispettarlo, bambini a adulti che siano!
Quello che state attraversando è quindi una nuova sfida, ma anche una nuova importantissima opportunità di apprendimento e crescita insieme che le auguro di riuscire ed esplorare con la maggiore serenità possibile, sapendo che non è da sola e si può sempre chiedere un aiuto, in famiglia e fuori (come d'altronde sta già facendo!)
8 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno signora
E normale che il bambino sia curioso.
Ma se gli da fastidio glielo dica che gli da fastidio quando gli tocca il seno.
Lo faccia frequentare con tanti bambini e bambine.
Ed osservi il suo comportamento.
Dottoressa Patrizia Carboni
Psicologa psicoterapeuta
Roms
7 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentilissima Manuela, grazie per la condivisione innanzitutto. Capisco la situazione che descrive, e posso solo immaginare le preoccupazioni ma anche la frustrazione e il fastidio che sta vivendo rispetto a questa attenzione particolare del suo bambino verso il seno. è difficile dire se è giusto o sbagliato un comportamento, e spesso diventa più utile provare a comprendere che bisogno sottostante all'atteggiamento di suo figlio sta provando ad esprimere. Intraprendere dei colloqui con uno specialista infantile potrebbe aiutare voi genitori ma anche il bambino stesso a comprendere meglio quello che sta accadendo.
Cordiali saluti
AV
7 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Ciao Manuela, in questi casi penso che sia importante poter aprire una conversazione con i tuoi bimbi rispetto a un tema che, evidentemente, comincia ad affacciarsi nelle loro menti e attraverso il loro corpo: la sessualità intesa come diversità dei corpi e la curiosità che ne può derivare.
Prova a proporre loro delle storie che raccontino questo argomento, provando ad accompagnarli con parole semplici adatte a loro. Provate a ripercorrere insieme anche le fasi che li hanno visti uniti al tuo seno, per poi separarsene durante la crescita.
Mostrare loro che non vi è colpevolizzazione o giudizio per una sana curiosità, ma che allo stesso tempo bisogna cominciare ad avere a mente il rispetto dei confini del corpo altrui.
Ti auguro di poter trovare la strada giusta e che tu ti possa sentire autenticamente te stessa nel percorrerla!
Fabrizia
7 MAG 2025
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Manuela, la ringrazio per aver condiviso con tanta attenzione la sua osservazione: è del tutto naturale che certi comportamenti possano suscitare domande, incertezze o anche disagio, soprattutto quando sembrano non rientrare nelle tappe evolutive più comunemente attese.
Il comportamento che descrive, ovvero lo sguardo insistente o il tentativo di toccare il seno, può rientrare in una fase di curiosità corporeo-affettiva che, sebbene più frequente nei primi anni di vita, può persistere o manifestarsi nuovamente in età scolare. Intorno agli 8 anni, i bambini iniziano a osservare con maggiore consapevolezza le differenze tra i corpi e possono mostrare interesse verso aspetti legati alla corporeità, soprattutto nei confronti delle figure di riferimento, come la mamma.
È importante accogliere questa curiosità come una parte del processo di crescita, pur ponendo dei limiti chiari se per lei il comportamento diventa invadente o fastidioso. È assolutamente legittimo far comprendere al bambino, con dolcezza ma fermezza, che alcune parti del corpo appartengono alla sfera privata e vanno rispettate. Un messaggio come “capisco che sei curioso, ma questo è il mio corpo e ho bisogno che tu rispetti i miei spazi” può essere molto utile per educarlo al rispetto e al concetto di confine personale.
Per quanto riguarda invece il fatto che entrambi preferiscano giocare con i maschi e non mostrino interesse per le coetanee, si tratta di un comportamento del tutto normale per l’età. In questa fase, l’identificazione con il gruppo dei pari dello stesso sesso è molto forte, e i giochi tendono ancora a seguire stereotipi di genere. L’interesse verso le relazioni con l’altro sesso, di tipo affettivo o romantico, solitamente compare più avanti, in modo graduale.
In sintesi, ciò che sta osservando nei suoi figli sembra rientrare nella varietà del normale sviluppo infantile. Se col tempo dovessero emergere segnali più marcati o comportamenti che le causano disagio persistente, un confronto diretto con uno specialista dell’età evolutiva potrà offrire uno spazio di approfondimento utile e sereno.
Le auguro una buona giornata,
Dott.ssa Grazia Melchiorre.