Consiglio per quale percorso prendere

Inviata da vogliadiguarire · 17 feb 2025 Autorealizzazione e orientamento personale

Salve sono un imprenditore di 54 anni (lavoro da quando avevo 18 ann) la mia azienda dopo tanti anni va male, sono molto preoccupato per il mio futuro e della mia famiglia. L attività l ho iniziata con mio padre e i miei fratelli poi alla morte sua abbiamo litigato noi fratelli e da un po’ da solo. Ora l azienda va male ed il fatto di essere solo con i problemi enormi mi svilisce e non dormo la notte penso sempre la stessa cosa: FALLIMENTO.
Vivo anche in un paese dove mi conoscono, ci sono i miei familiari e la cosa accentua la mia ansia di andare male…Sarà l educazione che ho ricevuto da mio padre ma la cosa mi mette terrore. Uno psichiatra dopo una bella chiacchierata mi ha diagnosticato appunto depressione reattiva mi ha prescritto xanax per dormire la sera e Zarilis 75 mg dopo colazione al mattino.
Lo so che tutto dipende dallo stress del lavoro che va male ma correi viverla “in modo più leggero “ Cosa mi consigliate? Magari anche un percorso psicologico che mi “insegni a prendere le brutte notizie?” Che tipo di terapia se esiste dovrei percorrere….
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Miglior risposta 18 FEB 2025

Gentile VgG,
mi permetto di darle un consiglio paradossale che ribalta, in realtà solo in apparenza, la richiesta finale che emerge dal messaggio.
Lei non deve prendere più alla leggera la sua situazione ma, anzi, deve affrontarla con maggior “peso”.

Mi spiego e mi permetta di condividere alcune riflessioni e suggerimenti concreti.

La sua situazione presenta diversi livelli di complessità che si intrecciano: Il peso della tradizione familiare e l'eredità paterna; la dimensione sociale in un contesto di provincia dove, come lei evidenzia, "tutti si conoscono"; Il carico emotivo del gestire da solo un'impresa con una storia familiare; l'impatto del possibile fallimento sulla sua identità personale e professionale.

La diagnosi di depressione reattiva è comprensibile in questo contesto: le crisi lavorative possono minare profondamente il nostro senso di identità, specialmente quando l'attività professionale ha radici familiari così profonde e le crisi professionali possano attivare dinamiche di perdita simili a quelle del lutto, richiedendo un processo di elaborazione analogo.

Ecco, partendo dal riconoscimento della sua situazione come complessa, tuttavia, già come ha visto dalla separazione in fattori che ho proposto, essa stessa può essere meglio analizzata, “domata”. Non ceda alla tentazione di un processo mentale che io chiamo “Effetto Minestrone” che la porta a buttare nel pentolone problemi che hanno bisogno di un taglio e di una cottura specifica.
Affronti e analizzi le cose in maniera differenziata, perché esse sono cose differenti che avranno bisogno di differenti approcci. Ecco cosa intendevo con “maggior peso”, intendo un approccio più fermo, chirurgico al problema; cosa che, comprendo, è resa complessa dalla sua condizione emotiva. Ecco dove può tornarle assai utile l’aiuto psicologico e non si preoccupi tanto dell’approccio, quanto del fatto di trovare un/una professionista con la quale si trova bene, con il quale o la quale istaurare un proficuo rapporto umano. Si fidi, il rapporto umano è tutto nella relazione terapeutica!

Inoltre, la invito a considerare il percorso terapeutico non come un "corso per imparare a prendere le brutte notizie", ma come un'opportunità per sviluppare una maggiore resistenza, resilienza e flessibilità emotiva, perché, mi creda, le crisi possono diventare opportunità di ridefinizione personale. E ovviamente prosegua con le indicazioni farmacologiche datele dal medico.
Chiedere aiuto, come lei sta facendo, è già un segno di grande consapevolezza e forza interiore.

Questa situazione che sta vivendo è un “segmento”, non è tutta il suo tempo, è solo una parte. Le cose si risolveranno. Come e il tempo che ci vorrà, quello, sì, può dipendere da lei.

Resto a disposizione nel caso volesse scambiare qualche idea.
Cordialità
Dott. Alessandro Pedrazzi

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dott. Alessandro Pedrazzi Psicologo a Settimo Milanese

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19 FEB 2025

Gentilissimo,

Prima di tutto il fatto che sia qui a chiedere aiuto e supporto è già un primo importantissimo passo verso l'apportare un cambiamento nella sua vita.
Un percorso di terapia personale può sicuramente aiutarla a ridefinire ciò che sta accadendo dentro e fuori di lei in questo momento: a sbrogliare le matasse emotive di quello che lei percepisce e vive come "fallimento", trovando nuove strategie più funzionali per raggiungere i suoi obiettivi di vita (e magari ri-scoprirli!).

Le auguro il meglio,
Angelica Pipitò
Psicologa Psicoterapeuta Cognitivo Comportamentale

Dott.ssa Angelica Pipitò Psicologo a Napoli

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18 FEB 2025

Salve, intanto voglio stimarla per il fatto che è venuto a chiedere aiuto mediante un percorso psicologico, poiché come sappiamo il farmaco di per se non cura la causa.
Le cause in questo caso del suo malessere, non sono tanto i problemi in cui versa il futuro della sua azienda, quanto più come li sta affrontando e quale giudizio gli rivolge.
Lei sa bene che ogni cosa può cambiare, poiché richiedere sempre una riqualifica. Prenda il problema in modo oggettivo, all’infuori di sé e si domandi quale azione potrebbe migliorare le cose? E poi, è utile o conviene lasciare e aprirsi al nuovo?
Se lei è giunto qui, è perché la sua vita richiede un cambiamento è inquietante quanto tale un passo avanti da parte sua. Se lei si trova qui, è perché è in grado di affrontarlo, ma il nemico più grande è la paura, è lei che può farle fare le mosse sbagliate ed è lei che va indagata.
Ora come ora ha bisogno di supporto per non andare in burn out e capire quali strategie migliori applicare per la sua azienda e per far fronte ad una situazione stressante che può allarmarla tanto da farle perdere lucidità.
Sino certa che ne verrà a capo, rimango a disposizione per qualsiasi aiuto
Dottoressa Anna Elena Comune

Dott.ssa Anna Elena Comune Psicologo a Roma

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18 FEB 2025

Capisco la paura, il senso di fallimento può far sperimentare ansia e terrore. Trovo prezioso che tu ti sia rivolto ad uno psichiatra e che stia valutando un percorso psicologico per poter prenderti cura di te.
I diversi approcci di psicoterapia sono efficaci, si basano su metodologie e tecniche differenti. La letteratura scientifica dice che ciò che fa la differenza è la relazione tra paziente e terapeuta, più è salda e di fiducia la relazione terapeutica, più è probabile che il percorso risulti efficace.
Consiglio perciò di scegliere un terapeuta (dopo aver controllato online se è iscritto all'Ordine degli Psicologi) focalizzandosi sulle proprie sensazioni, valutando se ci si sente accolti, se si crea sintonizzazione, se fa le domande giuste, notando come usciamo dalla stanza di terapia e che effetto ci fa dopo. E' fondamentale che ci si senta capiti e che ci si stia bene con il proprio terapeuta affinché si pongano le basi per costruire una buona alleanza, che è la base per far partire un buon percorso di psicoterapia.

Dott.ssa Francesca D'Alessandro Psicologo a Pisa

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18 FEB 2025

Caro Voglia di guarire,
direi che questo nick dice già molto!
La terapia farmacologica può essere un buon alleato, ma la scelta più efficace è che sia assunta in concomitanza ad una terapia psicologica, così da comprendere e agire sulle "cause" e non solo sul sintomo.

Dalla sua storia emerge un grande impegno e responsabilità dettate dal suo lavoro che, nel tempo, ha anche indubbiamente subito dei cambiamenti pesanti dato il periodo storico. È comprensibile che nel tempo, tutto ciò abbia creato un accumulo che ora sente pesare "sul groppone". Per questo, come anticipato poco fa parlando della terapia farmacologica in abbinamento a quella psicologica, la sua idea di intraprendere un percorso personale potrebbe essere vincente.
Sul "che tipo di terapia", mi permetto di darle il consiglio che lascio ad ogni persona che pone tale domanda: scelga il professionista prima che l'approccio. Cerchi qualcuno (sui social, qui sul portale GuidaPsicologi, su Google) che la ispiri, che abbia un modo di scrivere/parlare/presentarsi che la stimola positivamente. Gli approcci sono tutti validi da un punto di vista scientifico, molto in questo lavoro lo fa la compatibilità umana!

Le mando un saluto e rimango a disposizione, anche online!

☽ Dott.ssa Valeria Carbone
Psicologa - Consulente sessuologa - Counselor professionista
Torino e online
psy_s3x_and_why sui social

Dott.ssa Valeria Carbone Psicologo a Torino

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18 FEB 2025

Salve,

Mi sento di consigliarle una terapia da affiancare all’uso dei farmaci. È stato infatti dimostrato da diverse ricerche che unire la terapia farmacologica alla psicoterapia, ne aumenta l’efficacia. Nello specifico, la letteratura scientifica consiglia la psicoterapia cognitivo-comportamentale, che rappresenta la terapia d’elezione per la depressione. Perciò le consiglio un terapeuta cognitivo-comportamentale.

Rimango disponibile a fornirle ulteriori informazioni,


Dott.ssa Ilaria De Mola,
Ricevo a Milano e online.

Dott.ssa Ilaria De Mola Psicologo a Milano

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18 FEB 2025

Salve,
il momento di vita che sta attraversando è sicuramente complesso ed è comprensibile che le provochi stress o ansia per il futuro. Un percorso psicologico potrebbe senz'altro aiutarla ad affrontare questo periodo così difficile ed a trovare le sue risorse psichiche per poter gestire al meglio le proprie paure.
Capire quale sia il percorso più adatto a lei non è facile: è una scelta personale e soggettiva, spesso determinata dalla personalità del professionista.
Faccia qualche ricerca e valuti chi le sembra possa fare per lei, che le trasmetta fiducia e un'impressione positiva: avrà modo poi di valutare di persona.
Un caro saluto,
dr.ssa Alessia Foronchi

Dott.ssa Alessia Foronchi Psicologo a Pesaro

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18 FEB 2025

Ciao! Prima di tutto, ti faccio i miei complimenti per aver avuto il coraggio di condividere la tua situazione e di cercare aiuto. La tua preoccupazione è assolutamente comprensibile, soprattutto in un momento così delicato per la tua attività e per il tuo stato emotivo.

Vivere il fallimento o la sensazione di non riuscire a gestire la propria attività può essere molto pesante, ma il fatto che tu sia consapevole della situazione e desideri affrontarla in modo più sereno è già un passo importante.

Ecco alcuni suggerimenti che potrebbero esserti utili






Dott.ssa Ada Palma Psicologo a Giugliano in Campania

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18 FEB 2025

Capisco quanto questa situazione sia pesante per te. Il fallimento, o anche solo il rischio di fallire, può far sentire schiacciati dalla pressione, specialmente quando hai sempre portato avanti l’azienda con dedizione e sacrificio. La paura del giudizio degli altri e il senso di responsabilità verso la famiglia rendono tutto ancora più difficile.
La depressione reattiva che ti è stata diagnosticata è una risposta naturale a una situazione estremamente stressante. È positivo che tu stia già seguendo un supporto medico, ma è fondamentale affiancare un percorso psicologico che ti aiuti a gestire l’ansia, il senso di colpa e la paura del futuro. È importante che tu sappia che non sei solo e che esistono strumenti per affrontare questa fase con più lucidità. Se vuoi, possiamo approfondire alcuni aspetti della tua situazione e trovare strategie più concrete.
Dott.ssa Antonella Bellanzon

Dott.ssa Antonella Bellanzon Psicologo a Massa

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18 FEB 2025

Salve carissimo, mi spiace molto per la situazione che descrive poichè comprendo il disagio che può sperimentare e quanto sia impattante sulla sua vita quotidiana. Ritengo fondamentale che lei possa richiedere un consulto psicologico al fine di esplorare la situazione con ulteriori dettagli, elaborare pensieri e vissuti emotivi connessi e trovare strategie utili per fronteggiare i momenti particolarmente problematici onde evitare che la situazione possa irrigidirsi ulteriormente.
Credo che un consulto con un terapeuta cognitivo comportamentale possa aiutarla ad identificare quei pensieri rigidi, disfunzionali e maladattivi che le impediscono il benessere desiderato mantenendo la sofferenza in atto e possa soprattutto aiutarla a parlare con se stesso utilizzando parole più costruttive.
Credo che anche un approccio EMDR possa esserle utile al fine di rielaborare il materiale traumatico connesso ad eventi del passato che possono aver contribuito alla genesi della sofferenza attuale.
Resto a disposizione, anche online.
Cordialmente, dott FDL

Dott. Francesco Damiano Logiudice Psicologo a Roma

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18 FEB 2025

Capisco perfettamente la tua situazione e il peso che senti sulle spalle. La depressione reattiva è una condizione seria che può manifestarsi in momenti di forte stress e difficoltà, come quelli che stai vivendo.

Innanzitutto, vorrei dirti che non sei solo. Molti imprenditori, soprattutto in periodi di crisi, si trovano a dover affrontare sfide simili e sentono il peso della responsabilità non solo verso se stessi, ma anche verso le proprie famiglie e la comunità in cui vivono.

È importante riconoscere e accettare le proprie emozioni, senza vergogna o timore di giudizio. La depressione non è un segno di debolezza, ma una reazione comprensibile a una situazione difficile.

Il fatto che tu abbia cercato aiuto in uno psichiatra è un passo fondamentale. La diagnosi e la terapia farmacologica sono importanti per gestire i sintomi più acuti, come l'ansia e l'insonnia. Tuttavia, come hai intuito, è altrettanto importante affrontare le cause profonde della tua depressione e sviluppare strategie per gestire lo stress e le difficoltà in modo più efficace.

Cosa è consigliabile?:
- Psicoterapia: un percorso psicologico può aiutarti a esplorare le tue emozioni, i tuoi pensieri e i tuoi comportamenti, e a identificare le dinamiche che contribuiscono alla tua depressione. Insieme al terapeuta, potrai lavorare per sviluppare nuove strategie di coping, ovvero modi per affrontare le difficoltà in modo più costruttivo.
- Tecniche di rilassamento: esistono diverse tecniche, come la mindfulness, la respirazione profonda e la meditazione, che possono aiutarti a ridurre lo stress e l'ansia. Puoi trovare molte risorse online o seguire corsi specifici.
- Attività fisica: l'esercizio fisico è un ottimo modo per scaricare le tensioni e migliorare l'umore. Anche una breve passeggiata al giorno può fare la differenza.
- Supporto sociale: parla con la tua famiglia, i tuoi amici o altri imprenditori che hanno vissuto esperienze simili. Condividere le proprie difficoltà e ricevere supporto può essere di grande aiuto.
- Cura di sé: non dimenticare di prenderti del tempo per te stesso e per fare le cose che ti piacciono. Anche piccoli momenti di piacere possono fare la differenza.

Terapie psicologiche?
Per quanto riguarda il tipo di terapia, esistono diverse opzioni che possono essere utili nel tuo caso. La terapia e, in generale, i suoi vari approcci possono essere utili per alcune persone e meno utili per altri. Molto dipende dall'esperienza del professionista su tali temi e sulla relazione terapeutica che si crea. Quindi, è importante trovare un terapeuta con cui ti senta a tuo agio e che abbia esperienza nel trattamento di problematiche simili alle tue.
Vorrei sottolineare che il percorso di guarigione può essere lungo e richiedere impegno e costanza. Non scoraggiarti se non vedi risultati immediati e non aver paura di chiedere aiuto se ne hai bisogno.

Ti auguro di trovare la serenità e la forza per affrontare questo momento difficile e di tornare a vivere la tua vita con gioia e soddisfazione.

Dott. Mirko Manzella Psicologo a Trieste

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18 FEB 2025

Capisco quanto tu stia affrontando un momento molto difficile e che le tue emozioni e ansie possano sembrare opprimenti. E' importante sottolineare che, sebbene la terapia farmacologica possa essere utile per alleviare i sintomi, non è una soluzione completa o definitiva, soprattutto se non accompagnata da un percorso psicoterapeutico. Ti consiglio di riflettere su un percorso terapeutico che ti aiuti ad esplorare più a fondo le tue difficoltà e a trovare soluzioni più radicate e durature come ad esempio la terapia psicoanalitica o psicodinamica.



Luigia Zito Psicologo a Pescara

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18 FEB 2025

Buongiorno,
da economista non riesco a capire se la sua situazione è effettivamente grave o se è percepita come grave. Dalle sue parole sembra che lei stia ingigantendo il problema.
Da economista il mio suggerimento è sempre quello di anticipare un fallimento andando in procedura di liquidazione o cercando di vendere l'azienda, il fallimento comporta una aggressione del patrimonio personale che è sempre meglio evitare. Evitando il fallimento può sempre aprire una nuova attività con una dimensione e un collocamento più adatto al mercato che si trova di fronte. Ma questa non è una rubrica di consulenza economica.
Da psicologo le suggerisco di valutare come approccio una tecnica chiamata Metodo Tomatis, si tratta di audiopsicofonologia. Una pratica che attraverso la rieducazione dell'ascolto attiva la capacità di problem solving, riduce l'ansia, lo stress e aumenta l'energia cerebrale. Di fatto lavora su tutti i sintomi che mi ha descritto e le ridarà la forza per gestire nel modo più opportuno quello che le capita.
Saluti
AG

Adriano Grandi Psicologo a Modena

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18 FEB 2025

Mi dispiace molto per il fatto che la sua azienda vada male

È comprensibile tutta la sua sofferenza ed il suo dolore.

Per poter prendere una decisione sul da farsi, è necessario approfondire e comprendere meglio la sua situazione.

Se fosse possibile, sarebbe opportuno anche una pacificazione con i suoi fratelli.

È opportuno associare alla cura farmacologica un percorso terapeutico che la possa aiutare a comprendere meglio la sua situazione ed affrontarla

Per ulteriori informazioni, mi contatti lei risponderò con piacere

Dott. Luca Ferretti Psicologo a Pontedera

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18 FEB 2025

Buongiorno,

la ringrazio per aver condiviso il suo vissuto e i suoi pensieri. Comprendo la sua situazione e ciò che sta affrontando, immagino quanto sia impegnativo. Potrebbe per questo integrare un percorso di tipo psicologico alla cura farmacologica che lo psichiatra le ha prescritto, non tanto con la finalità di "insegnarle a prendere le brutte notizie", quanto per affrontare e analizzare adeguatamente la situazione che sta sperimentando e i suoi correlati psichici.

Resto a disposizione,
Un saluto.

Dott.ssa Paola Cocozza Psicologo a Brescia

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18 FEB 2025

Buonasera gentile Utente, comprendo profondamente la sua preoccupazione e il peso che sta portando sulle spalle. Il fallimento, o anche solo il timore di esso, può essere un’esperienza estremamente difficile da affrontare, soprattutto quando si lega alla propria storia familiare, alla propria identità e alla paura del giudizio altrui. Sentirsi soli in un momento del genere non fa che amplificare l’ansia e la sofferenza.

Il fatto che uno psichiatra le abbia diagnosticato una depressione reattiva è importante, perché significa che il suo malessere è direttamente collegato a questo periodo di forte stress. I farmaci possono aiutarla a gestire i sintomi più acuti, come l’insonnia e l’ansia, ma è assolutamente comprensibile il suo desiderio di imparare a vivere questa situazione in modo più leggero, senza sentirsi schiacciato dal peso delle difficoltà.

Un percorso psicologico potrebbe davvero esserle utile, soprattutto se orientato a lavorare sulla gestione dello stress, sulla resilienza e sulla capacità di affrontare le difficoltà senza farsi travolgere da pensieri catastrofici. Tra le varie terapie, una terapia di matrice integrata potrebbe essere una buona opzione, perché aiuta a riconoscere e modificare quei pensieri automatici che alimentano l’ansia e la paura, ma anche in un lavoro più profondo sul funzionamento che è scaturito nella costruzione della sintomatologia. Anche un percorso di supporto focalizzato sulla gestione delle emozioni e sulla ridefinizione delle proprie aspettative potrebbe aiutarla a ritrovare un senso di controllo sulla sua vita.

In momenti come questo, può essere utile ricordare che il valore di una persona non si misura esclusivamente dal successo lavorativo e che, anche se oggi la situazione appare nera, esistono vie d’uscita che potrebbero sorprenderla. Non è solo in questa battaglia, e chiedere aiuto, come sta facendo ora, è già un passo nella direzione giusta.

Dott. Luca Vocino

Dott. Luca Vocino Psicologo a Bergamo

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18 FEB 2025

Buongiorno,
Dalla sua descrizione sembrerebbe che lei abbia sempre considerato, in maniera significativa, il ruolo della sua mansione lavorativa, nel valore generale che ha di sé. Questo potrebbe essere il motivo per cui, ad oggi, un eventuale fallimento in quest'area sembra incidere tanto. Al contempo, è plausibile considerare che sia stata l'educazione ricevuta/i feedback appresi dell'esterno, ad aver determinato questa eventuale concezione di sé.
Un percorso di terapia breve (un orientamento CBT potrebbe risultare idonea) potrebbe risultarle utile, al fine di considerare altre aree nel valore generale di sé, per acquisire maggiore consapevolezza di proprie aree di risorse, ciò nella finalità più generale di abbassare un livello di ansia eccessivo che, in una modalità a circolo chiuso, potrebbe determinare, a sua volta, un rendimento meno efficiente nella sua dimensione lavorativa.

Sperando di esserle stata d'aiuto,
Dott.ssa Elisa Folliero

Dott.ssa Elisa Folliero Psicologo a Spino d'Adda

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18 FEB 2025

La situazione che stai vivendo è estremamente difficile e, dato che il problema principale è il fallimento dell'azienda, è normale che ti senta sopraffatto. Essere un imprenditore, specialmente quando si è costruito tutto con anni di sacrifici e con la propria famiglia, rende ancora più pesante il peso della responsabilità. La tua preoccupazione non è solo economica, ma anche identitaria: il lavoro è stato parte della tua vita per decenni, e l'idea di perdere tutto è devastante.

La diagnosi di **depressione reattiva** è comprensibile, perché il tuo stato d'animo è una risposta diretta allo stress e alla paura per il futuro. I farmaci che ti sono stati prescritti possono aiutarti a dormire meglio e a stabilizzare un po’ l’umore, ma da soli non risolvono la situazione di fondo. Quindi, **un percorso psicologico potrebbe davvero essere utile**, sia per aiutarti a gestire l'ansia e la paura del fallimento, sia per darti strumenti pratici su come affrontare questo momento in modo più lucido.

### **Che tipo di terapia potrebbe aiutarti?**
1. **Terapia Cognitivo-Comportamentale (TCC)**
- Ti aiuta a **riconoscere e modificare** i pensieri catastrofici (es. "fallirò, sarò rovinato, non mi riprenderò mai").
- Ti insegna tecniche concrete per **ridurre ansia e stress**, migliorando il tuo approccio ai problemi.
- Ti aiuta a prendere decisioni più lucide e razionali, senza farti travolgere dalla paura.

2. **Terapia strategica o breve focale**
- Si concentra su soluzioni rapide e pratiche per affrontare il momento critico.
- Lavora sulla tua percezione del problema e ti aiuta a **ritrovare risorse** dentro di te.

3. **Psicoterapia di supporto**
- Se ti senti solo con il peso di tutto, parlare con un terapeuta può darti un punto di sfogo e di confronto.
- Ti aiuta a elaborare il senso di colpa e la paura del giudizio degli altri.

4. **Mindfulness o tecniche di gestione dello stress**
- Ti aiutano a **vivere nel presente** senza farti schiacciare dalle paure del futuro.
- Migliorano il sonno e riducono l’ansia.

### **Cosa puoi fare subito?**
- **Valuta un consulente aziendale o finanziario**: magari c’è una via d’uscita che non hai considerato. Avere una guida concreta potrebbe ridurre l’ansia.
- **Non isolarti**: anche se ti senti solo, prova a parlare con qualcuno di cui ti fidi (amici, familiari, altri imprenditori).
- **Datti un piccolo spazio di respiro**: anche se ti sembra impossibile, cerca di fare qualcosa che ti distolga almeno per un po’ dal problema (sport, camminate, hobby, meditazione).
- **Trova un terapeuta specializzato in stress da lavoro o in gestione del fallimento**: può darti strumenti per affrontare questa fase nel miglior modo possibile.

Capisco la paura e il senso di impotenza, ma non sei solo in questa situazione. Tantissimi imprenditori passano momenti simili e, anche se ora ti sembra impossibile, c’è sempre una possibilità di ripresa. Il primo passo è **gestire la paura**, così da affrontare i problemi con più lucidità.

Dott. Fabrizio Toti Psicologo a Todi

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18 FEB 2025

Buongiorno,

Capisco quanto possa essere pesante la situazione che stai vivendo. Dopo una vita dedicata al lavoro, trovarsi in difficoltà, sentirsi soli ad affrontare problemi enormi e avere il timore di non farcela è qualcosa che logora dentro. È normale che la paura del fallimento ti tormenti, soprattutto considerando che l’azienda non è solo un’attività economica, ma una parte della tua storia, della tua famiglia e della tua identità.

Il fatto che tu stia cercando un modo per affrontare questa situazione “in modo più leggero” è già un passo importante. Hai riconosciuto che il peso che porti è diventato troppo grande e che hai bisogno di strumenti per gestirlo meglio. I farmaci che ti ha prescritto lo psichiatra possono darti un aiuto nel breve periodo, ma è fondamentale accompagnarli con un percorso psicologico che ti permetta di affrontare questa crisi con maggiore lucidità e meno angoscia.

Un approccio che potrebbe esserti utile è la terapia cognitivo-comportamentale (CBT), che aiuta a ridimensionare quei pensieri che ti tormentano – come la paura costante del fallimento – e a sviluppare strategie concrete per affrontare le difficoltà in modo più efficace. A volte, quando siamo immersi in una situazione difficile, la nostra mente continua a ripetere gli stessi schemi, amplificando il senso di ansia. La CBT ti aiuterebbe a interrompere questo ciclo e a trovare modi più funzionali per reagire.

Un altro approccio che potrebbe darti strumenti preziosi è l’analisi transazionale (AT). Visto il legame tra il tuo lavoro e la tua storia familiare, potrebbe esserti utile per comprendere meglio come l’educazione ricevuta da tuo padre e i rapporti con i tuoi fratelli abbiano influenzato il tuo modo di vivere il successo, il fallimento e la responsabilità. A volte portiamo dentro di noi regole implicite che ci spingono a vivere certe situazioni con una rigidità e un senso di colpa che potremmo imparare ad allentare.

Non si tratta di cambiare la realtà dei fatti, ma di riuscire a guardarli con una prospettiva diversa, che ti permetta di affrontare questa fase con più forza e meno paura. È una strada difficile, ma non devi percorrerla da solo. Con il supporto giusto, puoi ritrovare un po’ di respiro e capire quali passi fare, senza lasciare che l’ansia ti soffochi.

SC

Dottor Sebastiano Consolandi Psicologo a Milano

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18 FEB 2025

Buongiorno
Purtroppo nella vita non sempre tutto si svolge come vorremmo, e occorre imparare ad accettare che molti eventi non sono sotto il nostro diretto controllo.
Lei è un imprenditore, quindi avrà subito le conseguenze della crisi economica, del Covid e dell'impennata del costo della vita subito successivo alla pandemia.
Inoltre lei è una persona, provi a non identificarsi con il suo lavoro.. se l'azienda dovesse fallire (scenario possibile ma non necessario) questo non fa di lei un fallito, ma una persona che non è riuscita a gestire qualcosa che forse era troppo grande per lei da solo (infatti tutto era nato dalla collaborazione con suo padre ed i suoi fratelli).
Provi a chiedere la collaborazione di un esperto, potrebbe aiutarla nella stesura di un Business plan, magari questo è un momento di difficoltà passeggera , come spesso succede nella vita.
Inoltre non è detto che la sua azienda fallisca, ma se così fosse magari dopo il comprensibile sconforto potrebbe scoprire che la sua vera vocazione era un'altra.
Spero che le mie parole le abbiano dato qualche spunto di riflessione e un minimo di speranza per un futuro diverso da quello che descrive.
Saluti

Ludovico Pino Psicologo a Torino

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