In caso di stato di mania una persona bipolare che tradisce in ambito ospedaliero si può consapevole di ciò che fa?
Questa persona ha rimosso l'accaduto ed è rimasta scioccata nel venirne a conoscenza da terzi,
inoltre l'accaduto sta creando gravi problemi matrimoniali in quanto la stessa è ritenuta responsabile e colpevole di tradimento.
Come si può far comprendere le azioni commesse in uno stato alterato di coscienza?
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8 APR 2022
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Gentile,
Talvolta in situazione di disagio acuto si può perdere lucidità riguardo i propri vissuti e la realtà, perciò è importante inquadrare il singolo caso e valutare le strategie più adeguate per fronteggiare nel miglior modo possibile la situazione. Da quello che lei riporta emergono sia problematiche individuali, in quanto la persona in questione appare turbata da ciò che le viene riferito sulle sue azioni, sia difficoltà di coppia.
Come Centro Clinico - Il Semicerchio, potremmo proporle entrambi i percorsi terapeutici, con l'intento di ritrovare uno stato di benessere.
Ci troviamo in Via Sebastiano Grandis, 1, Roma ma effettuiamo consulti e terapia anche su piattaforma online.
Saluti!
8 APR 2022
· Questa risposta è stata utile per 0 persone
Buonasera, credo che innanzitutto si debba procedere ad una puntuale diagnosi per confermare il disturbo bipolare e per fare una puntuale diagnosi differenziale. Soprattutto è necessario rilevare la presenza di uso o abuso di sostanze e/o alcol che possono precipitare la sintomatologia. A seguito di ciò è importante avviare subito un percorso di psicoterapia e trattamento farmacologico abbinati. Una volta fatto questo, è bene lavorare con i familiari e le altre figure di riferimento per spiegare che purtroppo questo particolare disturbo comporta un'alterazione del funzionamento mentale durante gli episodi maniacali, che comprende anche grandiosità e sottovalutazione dei rischi con un'intensità variabile che può arrivare anche al delirio e perfino alle allucinazioni.
Quindi la risposta è: sì una persona, durante gli episodi maniacali, non ha il controllo delle loro azioni.
Anche se ciò può essere compreso a livello razionale, rimane comunque la sofferenza e la ferita di chi è legato ad una persona che soffre di questo disturbo. Perciò il lavoro da svolgere non è solo di tipo psicopedagogico, bensì anche emotivo: bisogna consentire l'espressione del dolore e della rabbia, ovviamente in un contesto protetto ad hoc. Infine, credo che l'impegno profuso in un percorso volto alla gestione della patologia, nonché la sua efficacia, sia determinante nell'agevolare la comprensione da parte di amici e parenti.
8 APR 2022
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Gentile utente,
suggeriamo un lavoro psicologico volto ad approfondire la dinamica descritta per una valutazione diagnostica chiara e precisa.
Restiamo a disposizione per ogni chiarimento in merito.
Saluti,
Studio Associato Dott. Diego Ferrara, Dott.ssa Sonia Simeoli