Buongiorno,
sono un ragazzo di 26 anni apparentemente molto fortunato, ho una bella famiglia che mi supporta con i quali vivo, intendo i genitori e mia sorella. Ho un lavoro appagante e molto successo lavorativo, buoni amici e fisicamente mi sento forte e sano... in poche parole tutto quello che una persona può desiderare, ma nell'ultimo anno ho molti alti e bassi e forse perché sono stato lasciato dalla ragazza storica e questo i primi mesi mi ha scombussolato la vita ed ho avuto periodi euforici e periodi depressi che si alternavano, ma questo credo sia normale.
Adesso però è passato un anno e ho le sensazione di sentirmi sempre peggio. Ogni giorno che passa la mia ansia nei rapporti umani aumenta (e soprattutto con il genere femminile) e tutto quello che faccio, tra sport, amici, lavoro, ecc.. che una volta mi davano molte soddisfazioni adesso non hanno più senso... mi sento perso e anche se ho scelto una direzione nella vita non ho nessuna energia e voglia come una volta. Oltre a questo non riesco più ad esprimere le mie opinioni, mi sento sempre inadeguato e inferiore agli altri. Vedo gli altri come sono stabili e sicuri di sè mentre io in compagnia sto zitto e ho paura di parlare... Ogni volta che voglio esprimere una mia opinione contraria mi sento soffocare dall'ansia e mi si stringe il cuore, come se fossi pugnalato. Tutto questo succede soprattutto quando parlo con le ragazze.. Quando sono solo sto un po' meglio, ma sospiro spesso e mi sento come se avessi un peso sul cuore che mi blocca... ridere ormai sta diventando un ricordo dei bei tempi...
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31 AGO 2017
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Ciao Diego,
arriva molto la sua sofferenza, e il suo umore basso. Mi dispiace. Non è semplice venire fuori da una relazione significativa, talvolta la rottura può influire sulla percezione che abbiamo di noi stessi e su cosa pensano gli altri di noi. Lei ad esempio in questo periodo si sente inadeguato e questo complica anche il rapporto con gli altri. Sarebbe importante capire cosa pensa quando, parlando con una ragazza, si sente soffocare o come se la stessero pugnalando, ossia in quel momento secondo lei cosa sta pensando quella persona di Diego, oppure, se Diego dice qualcosa come reagirà quella persona? Comprendendo questo aspetto potremmo capire perchè tende ad evitare di comunicare o di dire la sua opinione.
Resto a sua disposizione,
Dott. Geremia Napolitano
31 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Diego. La fine di una relazione sentimentale può essere ben paragonata ad un evento luttuoso, perché una nostra persona cara ci lascia. E come evento luttuoso porta con sé determinate sensazioni ed emozioni, che per un po' di tempo sono, come dice anche lei stesso, da considerarsi reazioni normali a situazioni anormali. Tuttavia, da come scrive, queste reazioni sembra che stiano diventando invalidanti per la sua vita sociale e relazionale. Le stanno, insomma, creando troppa sofferenza. Ha pensato a rivolgersi ad uno specialista?
Cordialmente
Dott.ssa Francesca Carubbi
psicologa - psicoterapeuta, Fano (PU)
30 AGO 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Diego,
può capitare che la rottura di rapporti per noi molto significativi incidano negativamente sul nostro benessere, non solo per la perdita in sé di tale legame ma anche per come ci sentiamo e per cosa pensiamo su di noi a causa della rottura stessa. Nelle relazioni sentimentali, infatti, ci mettiamo in gioco nella maniera più intima possibile.
Sembra come se la chiusura della sua relazione abbia lasciato uno strascico, motivo per cui lei ora si sente inadeguato nelle situazioni in cui debba mettersi in gioco con le persone, soprattutto del genere opposto.
Sarebbe utile indagare in che modo tale rottura sia avvenuta e che corde abbia toccato in lei, ma questo non è ovviamente il contesto adatto.
Potrebbe rivolgersi ad un professionista per affrontare tali tematiche in modo da ritrovare l'energie emotive per sentirsi di nuovo in grado di mettersi in gioco senza provare ansia.
Un caro saluto
dott.ssa Elisa Davi, psicologa psicoterapeuta, Venezia