Buongiorno, mia figlia ha 24 mesi e si strappa i capelli ogni volta che le si nega di fare qualcosa. Quando non è d'accordo con la decisione dei genitori inizia tirando graffi e schiaffi a chi la ha in braccio, testate e morsi e quando non può fare altro tira i suoi capelli e li strappa. Ho notato che sgridandola la cosa peggiora, e ora che sa che stiamo attenti a questo insiste con questo gesto. So che non si dovrebbe farsi vedere allarmati ma non è affatto semplice perche le rimangono on mano ontere cioche e non impedirle di fare questo gesto è piu doloroso che vederglielo fare..ho provato a parlarle e a chiederle cosa fosse a farla arrabbiare ma la cosa funziona solo sul momento poi è tutto come prima. Consigli?
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25 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 4 persone
Buonasera Lorenzo!
La sua situazione è molto comune e frequente, quindi non deve allarmarsi perchè con pochi piccoli accorgimenti può rientrare in tempi brevi. La sua piccola ha capito che quando fa così ottiene le vostre attenzioni (positive o negative che possano essere). Quindi se la sgridate o se cercate di parlarci chiedendole spiegazioni e spiegandole che così non si fa, otterrete il risultato che avete ottenuto fino ad adesso. Per una risposta più dettagliata avrei bisogno di maggiori informazioni riguardo le soluzioni che voi avete tentato e state tentando, ma intanto quello che vi suggerisco di fare e di intraprendere una linea e mantenerla. A volte si imbocca la strada giusta, ma se non si vedono risultati immediati, crediamo che non funzioni e la abbandoniamo. Vi consiglio due cose:
1- Quando le date un "no" e, quindi, immaginate che di lì a poco comincerà con le sue proteste, anticipatela (ripetendo verbalmente quello che lei in genere fa...del tipo:" ok, adesso comincia pure a strapparti i capelli, a mordere e a dare calci, mamma e papà ti guardano e aspettano che hai finito"
2- Squalificate l'atteggiamento allontanandovi da lei e ignorandola.
Da genitore mi rendo conto di quanto possa sembrare faticosa la cosa, ma vi posso garantire che nel momento in cui la vostra piccola capirà che, anche se si strappa i capelli, voi non vi allarmate, smetterà di farlo.
Detto questo, una volta che si sarà calmata, è importante che la riaccogliete e a quel punto le spiegate che ci sono altri modi di manifestare la rabbia e la frustrazione.
E' molto importante che i bambini, fin da piccoli, imparino a tollerare la frustrazione e questo si impara proprio gestendo i no.
L'importante, però, è che voi cessate di aver paura dei suoi gesti...è una bambina e tutto quello che fa in questo momento è volto ad avere la vostra attenzione e ottenere ciò che vuole. Clinicamente ho seguito genitori di bambini che si sono inventati le strategie più improbabili per evitare od ottenere cose (dal vomitare a comando prima di entrare all'asilo al digiunare tutto il giorno pur di non rimanere a mensa)...e anche per la mia esperienza personale di genitore posso dirvi che mia figlia, quando aveva più o meno 18 mesi, ogni volta che riceveva un "no" sbatteva la testa per terra. Sia ai miei pazienti, che nella mia esperienza diretta, ho adottato la strategia che vi ho suggerito sopra e ha sempre funzionato in breve tempo. Ristabilite la gerarchia senza farvi impressionare e tutto andrà bene! In bocca al lupo!
25 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Buongiorno Sig. Lorenzo, capisco la vostra preoccupazione, proverò a darvi degli spunti di riflessione ma il comportamento della bimba andrebbe analizzato meglio. Infatti sarebbe utile capire esattamente quali impedimenti la fanno arrabbiare, se il comportamento cambia in base ai contesti e alle persone e sarebbe utile anche osservare la bambina quando è da sola. Detto ciò, sicuramente ignorare queste reazioni non è possibile, quello che potete fare è anticiparle. Prima di dire no provate a capire se ci sono alternative e proponetele alla bimba in modo chiaro, tranquillo e semplice. A 24 mesi seguirà ciò che le piace e incuriosisce piuttosto che comprendere discorsi e spiegazioni. Se il no è inevitabile fate si che ci sia un'alternativa. Alcune volte il comportamento di un bambino riflette le tensioni del proprio ambiente, provate a prestarci attenzioni, altre volte non necessariamente è dovuto al contesto. Se le difficoltà continuano vi consiglio di chiedere una visita da uno specialista. Il vostro pediatra saprà darvi indicazioni.
I migliori auguri.
Dr. ssa Sabrina Burato
24 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 3 persone
Gentile Lorenzo,
occorre innanzitutto escludere patologie importanti come il disturbo pervasivo dello sviluppo e l'ADHD per cui è utile una valutazione del neuropsichiatra infantile.
Escluse queste patologie occorre indagare se ci sono stati traumi psicologici o cambiamenti importanti nella vita della bambina e qual'è lo stile educativo e di attaccamento che ha ricevuto dalle figure di riferimento nonchè la personalità di queste ultime.
In linea generale può essere conveniente adottare con la bimba molta pazienza evitando rimproveri, contenendola fisicamente se necessario ed insegnandole ad esprimere con le parole anzichè con l' autolesionismo le sue emozioni e frustrazioni.
In ogni caso è vivamente consigliabile consultare un terapeuta dell'età evolutiva per un approfondimento e relativo trattamento.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).
24 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 1 persone
Gentile Lorenzo,
comprendo la sua preoccupazione per il comportamento aggressivo e autolesivo della bambina. Sicuramente sta attraversando una fase di disagio che manifesta attraverso l'azione.
Ci sono stati eventi particolari nell'ultimo periodo (ad esempio iscrizione al nido, cambiamenti di casa, presenza di altri bambini, allontanamento di figure significative)?
Rimango a disposizione
Dott.ssa Vanda Braga
22 SET 2017
· Questa risposta è stata utile per 2 persone
Gentile Lorenzo,
Forse la bimba sta vivendo un momento di stress e frustrazione transitoria che scarica attuando un acting-out.
Utilizzi il gioco, disegni o altro per avvicinarsi alla sua sfera emotiva così che la bimba prenda consapevolezza delle proprie emozioni piuttosto che sgridarla. Ignori il problema quando si presenta in modo da non rafforzarlo, per quanto faticoso.
Se questo problema non diminuisce e si associa ad un disagio genitoriale significativo consiglierei di consultare una psicologa per supportarvi.
I miei migliori auguri
Dott.ssa Donatella Costa
