sono in un periodo di forte crisi esistenziale. Sto per accingermi a intraprendere una psicoterapia per farmi aiutare a guarire.
Sono molto sensibile in questo periodo, e sono ancora più distrutta dal fatto che mio fratello cerchi in tutti i modi di dissuadermi dalla mia scelta, premetto che non gli ho chiesto nulla e che è un investimento che faccio con le mie tasche. Rifiuta il fatto che a volte si pensa di aver chiuso con il passato, in questo caso traumi infantili, ma che a volte anche se non lo vogliamo, il passato non chiude con te. Mi rinfaccia aggressivamente di strumentalizzare le violenze subite per prendermi una pausa dalle mie responsabilità. Ho provato a dirgli di prender le distanze finchè non mi sento meglio, ma mi sento quasi stalkerizzata, ferita, mortificata perché sono in difficoltà, perché non sono in grado di seguire le sue direttive. Non riconosce il mio malessere, e si adira perché lo attribuisce al fatto che voglio far la fannullona. Premetto che mi ha fatto da padre. Visto che non ci sente vorrei prendermi una pausa da lui, ma non lo accetta. E' molto stressato anche lui per altri motivi, ma ultimamente ogni volta che ci confrontiamo o piango, o mi vien il panico, o vomito e lui esplode, e mi cerca più volte al giorno. Aiuto, mi sta complicando la situazione! Non so cosa fare! E' invadentissimo!!!! Ma non gli chiedo nulla! Non riesco a difendermi. Perché si comporta così? Non lo reggo più.
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6 DIC 2016
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Buongiorno persefone,
leggo che sta pensando di intraprendere una psicoterapia e questo è molto importante per poter comprendere meglio l'origine del suo malessere attuale anche in riferimento al rapporto con suo fratello. Mi sembra di capire, da quello che scrive, che il rapporto con suo fratello sia molto stretto forse anche per un passato doloroso che avete dovuto affrontare insieme. Il consiglio che mi sento di darle è proprio quello di non desistere dall'iniziare un percorso personale ma anche quello di non allontanare del tutto il fratello; si prenda i propri spazi per stare meglio e con l'aiuto di una terapeuta impari a gestire le proprie emozioni e i rapporti interpersonali soprattutto con lui.
In bocca al lupo.
Cordiali saluti
Dott.ssa Elena Moretti
6 DIC 2016
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Cara Persefone,
Nessuno può sapere con certezza cosa porti suo fratello a pensare e comportarsi in questo modo. Chiaramente partite da presupposti diversi, il fatto di aver avuto esperienze simili o aver condiviso la vita familiare non vi rende necessariamente uguali dal punto di vista psicologico. Dal momento che è prossima a intraprendere una psicoterapia anche questo aspetto relazionale potrà sicuramente essere motivo di indagine di lavorazione.
Rimango a disposizione.
Cordialmente,
6 DIC 2016
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Gentile Persefone,
la sua scelta di intraprendere una terapia è il gesto più bello che può fare verso se stessa. Il fatto che suo fratello tenda a mortificarla è il sentore di una difficoltà che probabilmente investe anche lui. Mi sembra di capire dal suo breve racconto che, dietro la vostra storia, ci siano emozioni difficili da riconoscere e gestire. La sua richiesta di aiuto individuale potrebbe diventare, da subito o magari con il tempo, un lavoro di terapia familiare che coinvolga anche suo fratello e che riesca ad aiutare a mettere dei confini utili per entrambi. Non si lasci scoraggiare, dietro la rabbia spesso c'è anche tanta paura.
In bocca al lupo.
Dottoressa Laura Tullio