Salve a tutti ho 27 anni, sono stato lasciato da ormai due anni..quando sembrava mi stessi riprendendo con la quarantena è ritornato il pensiero costante della mia ex..mille domande sapere se si è dimenticata tutto se ormai ama un altri più di quanto abbia amato me mi fa sentire inutile sempre un passo indietro a tutti..si puó dimenticare del tutto chi si diceva di amare? Datemi una mano a poter far evadere il mio pensiero a poter pensare che anche per me ci sia qualcosa di positivo..il mio essere paranoico e pensare sempre male non mi ha aiutato forse anche x questo l’ho fatta allontanare da me e l’ho persa...
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16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 118 persone
Ciao Andrea, non sei tu che l'hai fatta allontanare con le tue paranoie, probabilmente era terminato il pezzo di crescita che avete fatto e che potevate fare insieme. Un errore che facciamo sempre tutti è quello di legare la nostra autostima e il nostro valore al giudizio degli altri: se ho tanti follower sono popolare e quindi valgo, se sto con la ragazza più figa allora sono uno che spacca, se la ragazza che amo resta con me e non mi lascia allora mi sento bello, bravo, buono, importante altrimenti sono tutto il contrario. In realtà noi dovremmo sentirci così a priori. Non dobbiamo conquistare una ragazza per possederla e tenerla nella nostra rete, ma semplicemente amare. Condividere con lei il bello della vita, crescere insirme, scoprire noi stessi e il mondo insieme, avere dei progetti e donarci perché l'altro con noi sia più felice. Dico sia più felice, perché non possiamo pensare di relegare o far dipendere la nostra felicità, così come il nostro valore e la nostra autostima, dalla presenza o dal giudizio di un altro. Se ora lei ama un altro ragazzo non vuol dire che lui sia meglio di te, semplicemente diverso da te, quello che le hai donato tu gliel hai donato solo tu, perché siamo tutti unici e irripetibili, e lo sei anche tu. Si vede che ora per la sua crescita, lei ha bisogno di fare un pezzo di cammino di vita con qualcun'altro, così come anche tu con qualcun'altra. Ritrova la tua gioia di vivere, inizia a vederti bello, dolce e sensibile, profondo quale sei, sii positivo e vedrai che arriverà da te una ragazza che ti donerà tante nuove esperienze di vita da fare con lei. Amati, non dipendere più dal giudizio altrui, e sii felice a partire da te stesso e dalle tue passioni. Coraggio per la quarantena, e quasi finita! Dipende anche da questa situazione tornare a rimuginare sul passato, inizia piuttosto a pensare cosa farai quando uscirai da casa. Divertiti e vivi la vita!
21 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 5 persone
Buona sera Andrea
Ho letto attentamente la sua mail, e mi spiace che lei doo 2 anni sta ancora soffrendo per questo amore che non c e più nella sua vita!
L'argomento dovrebbe essere affrontato on maniera più approffondita e mi vengono in mente moltissime domande che le potrei fare per cercare di indagare e valutare con cura cosa la porta oggi a riaprire dei cassetti appartenenti al passato, cosa nn l ha portata a chiudere certe sue situazioni emotive di vita.
L argomento andrebbe assolutamente affrontato in terapia e da li raccogliere degli spunti per affrontare la sua vita oggi.
Le faccio un in bocca al lupo.
Cordialità
Dott.ssa Alice Vacca
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 30 persone
Caro utente,
la quarantena provoca emozioni e sentimenti contrastanti, in lei rievoca una precedente relazione terminata. E’ un momento difficile, tuttavia ciò può diventare l’occasione per un nuovo sguardo sulla propria realtà. Forse è l’occasione per osservarsi in profondità, per scoprire dentro di se un nuovo modo di vivere. La ferita dell’abbandono non è ancora cicatrizzata, occorre accogliere queste emozioni ed elaborare la perdita. Ora ha una bellissima opportunità di andare fino in fondo a questo problema. Se riesce ad ascoltarsi e sostare in queste emozioni poi potrà rinascere ed utilizzare tutte le proprie risorse, se fatica da solo può richiedere una consulenza specifica, anche on line,
i miei migliori auguri
dr.ssa Donatella Costa
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 32 persone
Gentile Andrea,
la quarantena implica solitudine affettiva e quindi aggrapparsi al pensiero di una relazione passata, nella quale ci siamo sentiti amati, può essere un modo per cercare di consolarsi. Un'arma a doppio atglio però, perchè tiene impegnata la nostra mente con domande senza risposta. Essere paranoico, come lei dice, può difenderci da eventuali illusioni e avere il pregio di tenerci sempre allerta, preventivando il pericolo, ma guastando il nostro presente e impedendoci di avere fiucia nel futuro.
Con un pò di coraggio, credo che lei possa osare di pensare che il futuro ha in serbo per lei molto di positivo.
Si tratta forse di chiedersi cosa fa sì che lei non lo pensi, quale esperienza pesa sulle sue spalle...
Auguri Andrea.
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 7 persone
Gentile Andrea,
dal suo scritto colgo l’emersione di una relazione in cui ha subito un abbandono e di un pensiero, domande a cui non sa dare risposte.
Il tempo della quarantena mi sembra sia un tempo che forse non c’è stato per la sua relazione e per se stesso, accenna a un pensiero invasivo e a sue paranoie al vissuto di inutilità. Forse quello che è stato accantonato lo sente perché c’è un tempo che lo impone....Proverei a riflettere e considerare un aiuto psicoterapeutico per conoscere meglio aspetti della relazione perduta e aspetti di se.
Disponibile per approfondimenti.
Dr. Elisabetta Ciaccia
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 28 persone
Buongiorno Andrea. La situazione di isolamento forzato che stiamo attraversando ci pone nella condizione di rallentare o fermare la routine a cui siamo abituati, mettendo quindi da parte le "cose da fare" che abitualmente scandiscono le nostre giornate. Ciò comporta che alcune questioni meno pratiche e più legate alla nostra emotività abbiano maggior margine d'azione e, quindi, emergano sottoforma di pensieri, sentimenti e, in situazioni come la tua, dolore. Probabilmente questa storia d'amore era solo stata accantonata, messa in un cassetto, ma l'inevitabile contatto con noi stessi a cui ci obbliga questa situazione sanitaria ha dato nuova voce ad una questione ancora irrisolta. Io non conosco la situazione nei dettagli, ma mi pare di comprendere che tu sia consapevole di alcuni comportamenti attuati che temi "l'abbiano fatta scappare": acquisire maggior conoscenza dei nostri meccanismi, del perché delle nostre azioni è il primo passo per maturare strategie più mature e funzionali per affrontare le relazioni ed io credo che tu dovresti rincorrere questo obiettivo. Nella tua vita ci saranno nuove relazioni e questa volta, forse, potranno essere costruite con maggior consapevolezza, se avrai affrontato o almeno osservato le tue paure a riguardo con anticipo. Questa può essere un periodo prezioso per conoscere nuove parti di sé, un lavoro difficile, senz'altro, che potrai anche decidere di non percorrere da solo, ma chiedendo aiuto ad un professionista.
Spero di essere stata d'aiuto.
Dott.ssa Carolina Spriet
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 8 persone
Gentile Andrea,
non può fare a meno di farsi queste domande, anche se sapere se è stato dimenticato del tutto non le è utile, mi corregga se sbaglio, dato che ormai vi siete lasciati da due anni, periodo più che sufficiente per voltare pagina. Dai problemi possono nascere le opportunità a volte, che sono in questo caso il lavorare sui suoi processi di pensiero, sui suoi dubbi, e sull'imparare qualcosa sulla relazione in modo che la sua prossima sia vissuta più serenamente, e che la sua vita sia vissuta in maniera più ricca.
Potrebbero esserle utili dei colloqui con un esperto su queste tematiche. Si merita maggiore tranquillità e una rinascita personale.
Le faccio tanti auguri
dott. Giovanni Iacoviello
16 APR 2020
· Questa risposta è stata utile per 9 persone
Salve, la quarantena è un periodo di limitata possibilità esistenziale: non possiamo essere, se non in modi ristretti e contenuti. Non possiamo fare esperienza, e non possiamo progettare, se non limitatamente. E' comune che con la riduzione delle possibilità verso il futuro, questo collassi nel presente e nel rimuginio del passato. Senza la possibilità di fare esperienza, scivoliamo nella (iper)riflessività. Allora comincia a chiedersi: perché l'ha persa? è colpa Sua? l'hai mai "avuta" (qualsiasi cosa voglia dire)? Rivive con il pensiero vuote possibilità esistenziali che non possono comunque essere verificate, cercando di dare un senso a quanto accaduto, e resta bloccato in queste. Così, non riesce a riprogettarsi; il fatto che siano passati due anni fa comprendere che la quarantena ha accentuato qualcosa che verosimilmente era ancora da risolvere del tutto. Per farlo il problema sarebbe opportuno aprire il contesto relativo alla relazione (come era, come vi siete conosciuti, cosa è successo, ecc...) e quello attuale, per comprendere i motivi della Sua sofferenza odierna. Con una psicoterapia potrebbe rifigurare correttamente esperienze che ha solo parzialmente inserito in coerenza nella Sua storia di vita, e aprire possibilità di essere altrimenti, ovvero, di riprogettarsi secondo un più coerente orizzonte d'attesa. C'è sicuramente qualcosa di positivo nel domani, per chiunque, tanto più che Lei è giovanissimo; ma per vederlo è preliminarmente necessario poter guardare al futuro e Lei in questo momento è orientato verso un passato vuoto e impossibile. Contatti un terapeuta (durante la quarantena è possibile fare sedute online e i pazienti ci confermano quotidianamente la bontà del mezzo) e cominci un percorso con motivazione e fiducia. In bocca al lupo, cordialità. DMP
