Comportamento di tipo schizoide

Buonasera Adelmo, la psicoterapia più adatta al suo bisogno, a mio parere, credo sia quella che, nel proprio armamentario, abbia strumenti e strategie orientate alla comprensione delle difficoltà relazionali ed affettive, dunque una psicoterapia meno orientata alla sintomatologia presente e più orientata ad un percorso di individuazione delle cause (quindi passato) che la stanno condizionando (presente) ad avere delle proiezioni su di Sè (futuro) incerte. Noi tutti abbiamo un'identità che, per potersi percepire unita, si deve riconoscere sempre con quelle specifiche qualità e proprietà che la caratterizzano (nel passato, nel presente e nel futuro). Questo è un concetto psicologico che, personalmente, ho definito Cronoidentità. Ad es., è importante riconoscere che io mi arrabbio (mi intristisco, gioisco, mi deludo, etc.), più o meno, sempre allo stesso modo (in questa fase i giudizi dei valore, come "bene" o "male", non sono importanti) in quanto ho visto, nel tempo, che quel modo è vantaggioso a raggiungere i miei specifici obiettivi (non esiste che una persona si arrabbi, o agisca altra emozione, una volta con un contenuto relazionale, un'altra volta con un altro contenuto, etc. etc.). Proprio quel modo particolare di agire (o subire la rabbia) ha delle similitudini (non potrà mai essere uguale, chiaramente, viste le continue trasformazioni emotive dovute alle esperienze significative) con quando mi arrabbiavo a 5 anni, a 15 anni, a 25 anni, l'altro ieri, etc. etc. Proprio questo modo di arrabbiarmi, mi definisce e (oltre a tutte le altre emozioni, soprattutto quelle che mi caratterizzano) mi da un senso di me continuo nel tempo. Per questo, una psicoterapia che vada ad esplorare queste particolari tematiche le potrebbe essere maggiormente utile di una che si possa concentrare, ad es., sul perchè, attualmente, ha difficoltà relazionali con le donne (o con gli uomini, o con l'esterno in generale, etc.).
Buona fortuna
dott. Massimo Bedetti
Psicologo/Psicoterapeuta
Costruttivista-Postrazionalista Roma

Gentile Adelmo,
suppongo che la diagnosi di disturbo schizoide di personalità sia stata fatta da uno specialista che avrebbe dovuto darle contemporaneamente delle indicazioni terapeutiche.
Può darsi che ciò sia stato fatto e che sia lei indeciso sul da farsi.
Ad ogni modo, lei dovrebbe intraprendere un percorso di psicoterapia individuale preferibilmente di tipo cognitivo-comportamentale per acquisire competenze emotivo-affettive e abilità sociali carenti.
Tenga conto che la durata di una qualsiasi psicoterapia, a mio avviso, dovrebbe essere di almeno un anno con sedute a cadenza settimanale.
Cordiali saluti.
Dr. Gennaro Fiore
medico-chirurgo, psicologo clinico, psicoterapeuta a Quadrivio di Campagna (Salerno).