Come vivere una relazione con un ragazzo che soffre di DOC?
Salve Dottori,
Sono una ragazza di 24 anni e fidanzata da quasi 2 anni con un ragazzo che soffre di DOC (dal 2017....causa scatenante del problema, a detta dello psichiatra : brutto rapporto con i genitori e con il fratello maggiore che da piccolo lo picchiava )
Dunque... io mi reputo una persona tranquilla e sensibile, in passato ho sofferto di alcuni disturbi (depressione, attacchi di panico , disturbi alimentari) , cosa che mi porta ad essere particolarmente empatica nei confronti delle persone, perché probabilmente so cosa significa provare della sofferenza...
Con tanta volontà ne sono sempre uscita da questi problemi, anche se ogni tanto sfocio in qualche ricaduta soprattutto dal punto di vista alimentare
Io ed il mio ragazzo condividiamo tante cose ed abbiamo un legame forte, dovuto anche al fatto che riusciamo a metterci spesso nei panni nell'altro ed a ritrovare l'equilibrio dopo ogni discussione
È un bravo ragazzo ma purtroppo questo disturbo che si porta dietro in silenzio credo stia peggiorando e sta condizionando la nostra relazione.....Ha iniziato la sua prima terapia con uno psicologo nel 2017, fino ad arrivare ad essere seguito da uno psichiatra il quale poi gli ha prescritto l' assunzione di sertralina, ed ha continuato a prenderla per tutti questi anni diminuendo il dosaggio (50 mg ) solo da qualche settimana.
Purtroppo la situazione per me sta diventando difficile, sono innamorata di lui e purtroppo tendo ad essere eccessivamente premurosa nei suoi confronti , cerco sempre di invogliarlo a fare delle belle attività come allenarsi, leggere, fare meditazione , passeggiate in montagna ( tutte cose che facciamo insieme ) , ultimamente però ho notato che i momenti in cui si chiude iniziano ad essere sempre più frequenti... ad esempio si chiude in camera e lo sento girare su se stesso con una camminata irrequieta, oppure lo vedo seduto che fissa il vuoto,
ed ha conseguenti scatti di ira, tanto che capita che mi lancia il telefono in aria o inizia a sbattere porte e tutto quello che si trova davanti...
A volte succede anche che lo ritrovo in piedi che si fissa davanti allo specchio, oppure capita che una volta tornati a casa da un'uscita mi dice " Vero, cosa è successo prima in macchina? C'eri? Sono stato male hai visto?"
Ed io non so dargli risposta......
Spronarlo a svolgere certe attività è diventato faticoso , tra queste mi riferisco anche ai rapporti sessuali , è come se vorrebbe ma non ce la fa...
Mi domando se mai potrò avere un futuro felice , la cosa mi rattrista molto perché nei momenti in cui sta bene è davvero bravissimo e molto dolce.
La sua famiglia non sa più come comportarsi con lui e si affida a me , non capendo che io non posso guarire nessuno ma posso solo aiutare e sostenere laddove c è bisogno...
Ho diversi pensieri per la testa legati alla mia attività lavorativa ed altre problematiche legate alla salute dei miei genitori , la situazione con il mio ragazzo mi sta rendendo più stressata e per questo a volte anche a me capita di avere degli scatti di ira ( che fortunatamente si placano poco dopo )
Come dovrei comportarmi? Il mio pensiero è : se dovessi lasciarlo potrei solo peggiorare il suo malessere...ma allo stesso tempo mi sentirei in colpa per aver "gettato la spugna" e per aver perso un ragazzo che in fondo non ha nulla che non va, se non solo questo disturbo maledetto che condiziona la sua vita di tutti i giorni..
Dottori secondo voi cosa dovrei fare? Convincerlo a ricominciare ad effettuare le sedute con il suo psicologo, convincerlo a fare una terapia di coppia oppure mettergli un ultimatum ed intanto intraprendere un mio percorso individuale dallo psicologo in modo da potermi sentire meglio..?
Vi ringrazio per il vostro prezioso consiglio per aver dedicato il vostro tempo a leggere quanto ho scritto
Buona giornata a tutti !