Come vi comportereste se un vostro paziente vi dicesse che pensa al suicidio?

Sei stata già molto coraggiosa a scrivere qui e questo lo devi tenere considerare perché sicuramente non è stato semplice e hai dovuto combattere con tante paure e preoccupazioni. Le stesse che forse ti portano ad avere difficoltà a condividere questa cosa con il tuo terapeuta. Probabilmente hai difficoltà a dirlo ad alta voce o guardando qualcun altro e le difficoltà possono anche estendersi alla paura di cosa potrebbe succedere o di come potrebbe reagire qualcun altro, unite a tantissime altre paure e altri pensieri che tu puoi sentire. Però posso dirti che il tuo terapeuta è un elemento prezioso in questo momento e che saprà accogliere questa cosa nel modo più adeguato perché fa parte proprio del nostro lavoro! Ciò che potrebbe succedere in seguito è che tu ti senta meglio per aver condiviso questa cosa con qualcuno che saprà farti sentire non giudicato e accolto. Se dovesse essere difficile dirlo allora potresti anche scriverlo in un foglio e darglielo (se siete di presenza, oppure scrivere un messaggio se siete online) Questo è qualcosa che spesso si fa e che anzi noi terapeuti consigliamo quindi se a te verrebbe più semplice, potresti provare a farlo. scrivere qualunque cosa che possa in qualche modo fargli comprendere ciò che vuoi dirgli, non per forza utilizzare parole difficili per te.
Mi auguro davvero che le parole mie e quelle dei miei colleghi possano darti la forza per condividere anche con il tuo terapeuta ciò che con tanto coraggio hai condiviso con noi. Un abbraccio forte

Buongiorno Franci,
Mi chiedo da cosa voglia tutelare il suo terapeuta. Come sa, seguendo già un percorso, un professionista è dotato degli strumenti che gli permettano di fornirle il supporto necessario. Il mio consiglio è quello di condividere questi pensieri e di discutere il motivo per cui fatica tanto a condividere. Può essere faticoso ma sicuramente sarà una nuova apertura all'Interno della vostra relazione terapeutica.
Un saluto, Dott.ssa Rachele Broggi

Car* Franci,

non devi preoccuparti, è parte del lavoro del terapeuta accogliere senza giudizio questo tipo di pensieri e momenti della vita. Il mio suggerimento è proprio quello di parlarne liberamente, il suo terapeuta saprà comprenderl* sicuramente ed anzi questo potrà aiutarl* meglio a capire la strada da prendere assieme all'interno del percorso terapeutico. Se ha un percorso già avviato con questo terapeuta è giusto che venga a conoscenza di questi pensieri così da dare anche un contesto più chiaro ad essi e così che possa aiutarti se vorrai, con strumenti più adatti all'attuale situazione.
Un abbraccio ed ha disposizione per ulteriori chiarimenti.

Carissima,
capisco il timore di parlarne con il terapeuta perché potrebbe far sembrare che il percorso non stia funzionando o il timore del giudizio o dell’abbandono da parte del terapeuta che nel contesto di una relazione di aiuto sicuramente saprà darle il supporto migliore di qualunque altra fonte di ascolto esterna che non la conosce realmente. A volte è più facile parlare con estranei che ci danno consigli ma che non conoscono le nostre parti più fragili. Sono sicura che parlandone con lui potrà avere un nuovo sguardo su questo momento di vita e sentira meno l’esigenza di rivolgersi altrove. Deve avere fiducia.
Un carissimo saluto!

Buonasera è importantissimo che lei ne parli con il suo terapeuta non ha nessuna importanza di come agirebbe ognuno di noi ma la sua relazione terapeutica è fondamentale

Buongiorno Franci,
anche se lei sente difficoltà di parlare su questo tema le dico che è molto importante poter parlarne con il suo terapeuta. È un argomento che non può essere mantenuto fuori dalla terapia, la quale con questa omissione rimane incompleta e superficiale. Forse lei teme la reazione del suo terapeuta e vuole sapere come noi avremmo affrontato una tale comunicazione di un paziente. A me è capitato diverse volte di trovarmi davanti alla comunicazione di un mio paziente riguardo a tali pensieri e posso dirle che parlare di questo con me è stato molto utile e positivo, contribuendo notevolmente allo sviluppo del processo terapeutico. Forse lei non ha sufficiente fiducia di poter contare con la comprensione del suo terapeuta e la sua capacità di trattare questo tema con lei? Ma se lei non può dire tutto che pensa al terapeuta questi pensieri rimarranno segreti e fuori dalla sfera e dall'azione terapeutica che richiede la condivisione anche dei pensieri e sentimenti più intimi per il bene della psicoterapia.
Un saluto e una buona giornata.

Cara

Le consiglio vivamente di parlarne con il suo terapeuta perché tutto ciò che rimane fuori dalla terapia è controproducente.
Saprà come gestire la cosa in base anche al lavoro che state facendo ed alla sua storia personale.

Buongiorno,
Il mio consiglio è di parlare immediatamente con il suo terapeuta, non esiti a farlo!
Sarete poi insieme a valutare come agire.
Le.mando intanto un abbraccio.

Non è una domanda a cui si può rispondere.
Va valutato il caso in ogni singolo elemento e la risposta è sempre data alla persona im base a ciò che presenta. Non esiste un protocollo standard.

Buongiorno Franci, pensare al suicidio è molto più comune di quanto si pensi, e onestamente non condivido l’enorme tabù che c’è dietro. Ti consiglierei di trovare coraggio e dirglielo, il tuo terapeuta sarà sicuramente preparato al riguardo e affronterete insieme la questione. Se così non fosse troverai sicuramente il terapeuta giusto per te che sa gestire questo argomento. Non ti devi vergognare a dire quello che senti e provi. In bocca al lupo!