Come uscire dalla mia condizione di ragazza invisibile?

Cara Arianna, il tuo problema di ansia può essere superato con un percorso in tempi abbastanza brevi. Ti suggerisco una terapia cognitivo comportamentale perché questo essere invisibile ti provoca sofferenza e sicuramente incide negativamente sull'idea che hai di te come persona. Quindi fai questo piccolo passo e prova a rivolgerti ad uno psicologo. Rimango a disposizione. Un caro saluto
Dott.ssa Elisa Zocchi

Gentile Arianna
capiamo dal suo scritto che lei ha un carattere chiuso e che soffre di una grande timidezza.
Questo è il problema e non tanto il fatto di parlare poco che, in un mondo dove si parla troppo e molto a sproposito, potrebbessere anche essere un bene.
Prima di tutto rivaluti la sua condizione di "ragazza timida" e smetta di paragonarsi alle amiche o a chiunque altro. Le posso dire che tanti ragazzi oggi vorrebero e noterebbero una come lei che rappresenta "una perla rara" per le sue caratteristiche contrarie ad un mondo di lustrini e rumori scomposti.
Però lei deve fare una cosa importante deve accettarsi e dare valore a se stessa per Se Stessa e non per come gli altri la vorrebbero.
Lei dovrebbe trovare un Suo Centro e iniziare a valorizzarsi a partire di lì.
Imparare a conoscersi, magari certo aprirsi un pochino, ma sempre stando nel suo "personaggio" che è bello e unico proprio perché è così!!!
Una "Ragazza Invisibile" che si ama Moltissimo e che nella sua Eterea e Sfuggente Bellezza e Compostezza attirerà tutti gli sguardi migliori ... Mi creda
non insegua i canoni altrui trovi i suoi punti di forza .
Uno Psicoterapeuta potrebbe aiutarla e questa pietra Grezza, scoperto il suo valore, diventerà uno splendido Diamante.
Lei è giovane investa su di Sè, ci creda mi raccomando.
Un affettuosissimo saluto:
Dott.ssa Silvana Ceccucci Psicoterapeuta in Ravenna.

Cara Anna,mi permetto di darti del tu,spero non ti dispiaccia.
Intravedo un giudizio che tu stessa dai a te stessa quando dici che hai un carattere chiuso e non riesci a socializzare e ad esporti...di chi sono quelle parole??Chi te l'ha detto??Da chi l'hai imparato??Intanto rispondi a queste domande...La mia risposta non dev'essere una manna dal cielo,nè una pillola magica, però vorrei che ti servisse per iniziare a pensare che "non" sei sbagliata!!!Non è che si nasce con un carattere...ma si forma!!In un contesto familiare preciso,con delle interazioni precise e delle conguenze precise!Da li' impariamo ad aprirci o a chiuderci,a fidarci o no,a parlare o stare in silenzio.Tu vai bene cosi'!!!E se parli poco avrai avuto le tue buone ragioni!!! Devi semplicemente capire quali sono state.Poi,da li,se le vuoi, e magari con l'aiuto di qualcuno,se quello che non ti fa star bene è parlare poco e quello che comporta,potrai imparare a parlare un pochino di più...tutto s'impara! Andare in bicicletta,nuotare,una lingua nuova...bisogna solo esercitarsi!!!Ma il parlare di più ti renderebbe visibile o ti creerebbe disagio?Facci un pensiero...Però forse prima bisognerebbe cercare di capire dove ti sei sentita invisibile per la prima volta...nel momento in cui ne sarai consapevole,li' tu stessa ti renderai visibile!!!Pensa alle tue qualità Arianna,alle tue risorse,a quello che ti piace fare e dove ti senti adeguata,prova a pensare di più a quello che va bene anziché a quello che non va!!L'ansia è una reazione biologica di sopravvivenza di attacco e/o fuga...da cosa volevi scappare o chi avresti voluto attaccare?In bocca al lupo!!
Dr.ssa Carolina Rizzi

Gentile Arianna,
la paura di esporsi, di parlare agli altri, è molto comune. Difficile poter comprendere da qui quali possono essere le cause di questa sua esperienza emotiva.
Solitamente abbiamo a che fare con un'emozione fondamentale, la vergogna, connessa con il non sentirsi all'altezza rispetto a degli standard interni. Vede, più lei cercherà di "nascondersi" al confronto, più questa situazione di inadeguatezza aumenterà; in una sorta di circolo vizioso.

Restiamo in ascolto

Ciao Arianna,
la penosa situazione che stai vivendo sembra il risultato di un accumulo di rinvii che hai realizzato nel tempo. Probabilmente il timore di mostrare qualche parte di te e da te non accettabile, ti ha indotto a creare, senza rendertene conto una barriera difensiva che ora non puoi più sopportare. Da qui trae alimento la tua ansia. Va ascoltato il tuo bisogno di uscire finalmente 'di casa' per dare il via ad un processo di socializzazione di cui non puoi più fare a meno. Ti gioverebbe molto qualche colloquio psicologico, pensaci, e conta sul mio appoggio da qui, se lo ritieni opportuno. Ciao
Dott.ssa Carla Panno
psicologa - psicoterapeuta

Gentile Arianna,
ci sono vari modi per contattare uno psicologo psicoterapeuta che possa aiutarti. Potresti provare a telefonare a un Consultorio, consigliarti con il medico di base per una psicoterapia, cercare i centri e i professionisti più vicini o più disponibili.
Le difficoltà che denunci quasi sicuramente riconoscono fattori che si sono radicati nel tuo percorso evolutivo e che tuttavia possono essere modificati o mitigati con un'opportuna psicoterapia. Ti puoi indirizzare anche verso le terapie brevi che in genere hanno un alto grado di efficacia.

Cara Arianna,
dalle tue parole traspare il disagio che ti crea questa situazione, anche se non mi è ancora ben chiaro se la sofferenza sia legata al fatto che vorresti socializzare ma per qualche motivo non riesci a farlo (e quindi senti di non riuscire a raggiungere un tuo desiderio di più amicizie) o se credi di dover socializzare e quindi essere più simile ad una “norma”, ad una regola della società, per cui bisogna avere tanti amici ed essere in un determinato modo per stare in mezzo agli altri.
In ogni caso un percorso psicologico ti potrebbe aiutare a capire in che modo interpreti e valuti le relazioni sociali, cosa ti preoccupa di quei contesti e come poter fare per gestire l’ansia che sale.
Inoltre, se il tuo carattere ti ha portato fin’ora poche occasioni di scambio sociale e ritieni di non avere i mezzi pratici per sostenere discussioni e opinioni personali, potrai sviluppare assieme al terapeuta delle strategie più efficaci di comunicazione e socializzazione.
Un caro saluto,
Dott.ssa Chiara Francesconi

Buongiorno,
la tua sembra essere un'ansia sociale. Il problema sarebbe di semplice risoluzione se tu stessa riuscissi a capire cos'è che ti dici quando hai l'ansia nel parlare o nell'esporti. A volte crediamo siano le situazioni a metterci ansia, in realtà sono i nostri stessi pensieri a farlo, ed in una determinata situazione è probabile che tu ti dica qualcosa riguardo a quello che potrebbe accadere se parlassi o se ti esponessi. La maggior parte delle volte questi pensieri sono rigidamente distorti e creano dunque ansia.
Ti consiglio una lettura: "Che Ansia!" di Albert Ellis. Ti aiuterà sicuramente.
In bocca al Lupo.